Irlanda, per chi ama il cibo

Natura e sostenibilità

In Irlanda può accadere davvero di tutto”. Diceva così l’attrice Anjelica Huston parlando dell’incredibile magia che avvolge l’Isola di Smeraldo. Panorami mozzafiato, prati immensi, scogliere infinite e un paesaggio che rimane impresso nella mente, difficile da dimenticare. Non bastano queste poche parole per descrivere l’Irlanda, una delle destinazioni europee più note per la sua tradizione gastronomica e che sta riscuotendo successo non solo tra coloro che amano il buon cibo, ma anche tra chi presta sempre più attenzione alla sostenibilità.

Tantissimi i tour che guidano alla scoperta dell’Isola -ne sono un esempio quelli proposti da Turismo Irlandese– in ogni sua regione, tutte accomunate da un vero e proprio fil rouge: la sostenibilità, sia per la scelta di cosa mangiare, sia per l’attenzione da dedicare al nostro pianeta. L’ente governativo Bord Bia da sempre promuove i prodotti del food&beverage irlandese, ottenuti attraverso una rete di pratiche sostenibili messe in atto dai produttori nel totale rispetto della natura e in armonia con il territorio. Qui l’argomento della sostenibilità è trattato davvero a 360°, perché si fonda non solo sul rispetto dell’ambiente, ma anche su quello degli animali e delle persone coinvolte nel processo di produzione. Alcuni dei punti di forza dell’Irlanda sono le sue infinite distese di prati verdi, un panorama e una biodiversità unici e un clima gradevolmente fresco tutto l’anno grazie alle correnti del Golfo che raggiungono tutta l’isola. Questo permette di avere quasi cinque milioni di ettari di superficie agricola destinata per 80% all’allevamento all’aperto di bovini e di garantire una carne “Buona per natura” con un alto valore nutritivo grazie alle proteine e alle vitamine di alto valore biologico e al betacarotene, un potente antiossidante che nella carne degli animali allevati al pascolo si trova in dose addirittura 7 volte maggiore. Inoltre, l’alto grado di grasso all’interno delle fibre muscolari, la cosiddetta marezzatura, rende questa carne davvero succulenta. La carne irlandese si riconosce subito non solo per via del sapore intenso, ma anche per il colore rosso Borgogna e per il suo tipico grasso dorato (golden fat), derivati proprio dall’alimentazione Grass Fed dei bovini irlandesi.

E così, nell’idea del viaggio sostenibile, cioè nel proteggere e rispettare i luoghi visitati, è necessario anche effettuare delle scelte che permettano di tenere sotto controllo le emissioni di carbonio a 360°. Nell’ambito della sostenibilità alimentare, Bord Bia ha sviluppato il programma Origin Green, per promuovere il miglioramento della sostenibilità lungo l’intera supply chain, dagli agricoltori ai produttori, fino ai rivenditori e alle aziende di servizi alimentari. Un vero e proprio esempio di come prendersi cura dell’unica terra che abbiamo e dei suoi abitanti proprio grazie al programma. Origin Green infatti, collabora con oltre 53 mila aziende agricole e 320 aziende irlandesi di cibo e bevande per migliorare la sostenibilità del cibo che producono, al fine di soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti e dei consumatori globali. E questo non è l’unico impegno degli agricoltori irlandesi per l’ambiente: nei prossimi mesi infatti, saranno piantati oltre 2 mila chilometri di siepi dagli agricoltori che hanno deciso di prender parte al programma Acres per conferire al paesaggio irlandese il suo carattere distintivo e il disegno dei campi. Il nuovo programma agroambientale per il clima in Irlanda aiuta gli agricoltori a migliorare la biodiversità, il clima e la qualità dell’aria e dell’acqua nelle loro aziende proprio grazie alla piantagione di siepi che rappresentano un importante habitat per la fauna selvatica, in particolare per la flora e la fauna dei boschi.