L’Asparago Bianco Dop di Bassano

Gustoso protagonista di piatti primaverili

Un’inconfondibile medaglietta verde è presente sui mazzi e reca stampato il numero progressivo che riconduce al produttore, al giorno preciso di raccolta e alla data di confezionamento degli Asparagi bianchi Dop di Bassano del Grappa che, come soldatini raggruppati in uno stretto girotondo, si presentano tutti perfetti e dall’aspetto invitante. “Da disciplinare, la Denominazione di origine protetta impone anche le caratteristiche estetiche che devono possedere gli asparagi di Bassano -spiega il presidente del Consorzio di Tutela, Paolo Brotto- Innanzitutto devono essere assolutamente di colore bianco, ben formati, dritti, interi e con apice serrato, teneri e non legnosi, di aspetto e odore freschi e privi di sapori estranei”.

Gli asparagi bianchi Dop di Bassano del Grappa vengono venduti in mazzi da 1 kg o 1,5 kg (ancorché il disciplinare consenta la commercializzazione di mazzi compresi fra 0,5 kg e fino a 4 kg) legati con il ramoscello di salice o vimini.


La Strada dell’Asparago si trova sulla Pedemontana Veneta e i dieci Comuni che dal 2007 rientrano nella Dop sono: Bassano del Grappa, Cassola, Cartigliano, Marostica, Mussolente, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto e Tezze sul Brenta. Una ventina di ettari di asparagiaie forniscono mediamente 600 quintali di asparagi all’anno.

L’asparago bianco nasce come un turgido germoglio sotto cumuli di terreno sabbioso coperto da teli per impedire la fotosintesi clorofilliana. La raccolta avviene tra marzo e giugno.
Gli asparagi hanno proprietà nutrizionali notevoli: contengono molto potassio e risultano benefici per il cuore e la salute dei muscoli, oltre ad avere effetti depurativi e diuretici. In Veneto, precisamente nel vicentino e nella stagione primaverile, è il protagonista di primi e secondi piatti in appetitose varianti: crudi e cotti, fanno parte di una storia gastronomica di cinque secoli.

Il piatto tradizionale è costituito dagli asparagi lessati con le uova, per passare al risotto e finire con il tempura. Il miglior abbinamento in tavola resta territorialmente in Veneto: di solito si opta per un Vespaiolo di Breganze o un altro vino fermo come gli aromatici Riesling e Traminer che ben si accordano al palato. Ma è indicato anche un Prosecco Docg.