La cucina italiana? È la più amata dai russi

Secondo Skyscanner Russia, i piatti della tradizione italiana sono i migliori del mondo.

Young woman eating tortellini pasta in front of the food shop in Bologna. Tortellini ring-shaped pasta was invented in Bologna.

Secondo un recente sondaggio effettuato su 500 viaggiatori russi, la cucina più amata al mondo è quella italiana. Parola di Giulio Gargiullo, Digital Marketing Manager specializzato nel business Italia-Russia.

Gargiullo: “È importante sviluppare cultura del vero gusto italiano, ovviamente nel food, ma non solo. Prepararsi per boom turisti russi in Italia durante festività natalizie e nuovo anno“.

Il sondaggio è di Skyscanner Russia: aviaport.ru . I dati sono chiari: il 38% dei russi interpellati considerano la cucina italiana la più buona al mondo. Fra i piatti preferiti dai russi ci sarebbero le lasagne alla parmigiana, gelato e tiramisù. Da segnalare, oltre il sondaggio,anche il vino italiano, il più venduto nella Federazione Russa con un 28% del mercato e quindi molto apprezzato anche questo. I vini francesi sono presenti al secondo posto con il 18% del mercato”.

È un dato molto importante questo – aggiunge Gargiullo in questi giorni a SMAU Napoli con un workshop su comunicare i brand nel mondo grazie al food e alle eccellenze locali – che deve spingere la ristorazione, assieme al settore hospitality e non solo, a creare percorsi ad hoc per i russi rivolti alla vera cucina tradizionale italiana e regionale, con tutte le sue sfumature. Sebbene i grandi classici della cucina italiana all’estero vadano sempre per la maggiore, i russi apprezzano sempre più la cucina locale con piatti meno noti ma con ricchezza diversa di sapori e tradizione. In questo senso è necessario creare delle attività di marketing digitale internazionale e territoriale verso i russi che arrivano copiosi proprio prima delle festività natalizie in Italia e tornano in Russia dopo il Natale ortodosso, fra l’8 gennaio e la seconda settimana di gennaio. Normalmente poi i cittadini russi frequentano l’Italia nei mesi invernali nelle principali località sciistiche e la maggior parte arrivano nel periodo estivo dove alloggiano e visitano le principali località balneari della Penisola”.

Ancora Gargiullo: “Bisogna creare cultura della tradizione italiana verso i cittadini russi, già grandi estimatori del Belpaese proponendo per esempio tour enogastrononici, food tour su prodotti tipici locali, master class, showcooking e tutto ciò che mostri loro la vera cucina italiana e che eviti loro di incappare in ristoranti o bar italiani che propongono cucina di basso livello, non considerabile all’altezza degli standard della cucina italiana reale”.

I russi amano notoriamente spendere molto in Italia, come in Europa e nel mondo. Nell’ultimo anno, per via della stabilizzazione del rublo, i russi sono tornati in Italia e sono i principali top spender subito dopo i cinesi.

Conclude Giulio Gargiullo: “Per accogliere i russi al meglio nel proprio ristorante, come nel proprio hotel, resort o qualsiasi struttura ricettiva – compresi i ricchi banchetti di nozze che amano assieme al matrimonio in Italia- è importante attenersi ad alcune regole d’etichetta russa, rispettando le aspettative dei russi. Questi amano spendere molto anche in cibo e vino, quando comprendono il valore del prodotto”.

Secondo il medesimo sondaggio i russi pongono fra le cucine internazionali favorite: la cucina georgiana 16%, la cucina tailandese 12%,spagnola 4%,  greca 10%, cinese, giapponese e francese 5%, messicana 3%, araba 2%.

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