Il Bursôn a Milano

Livio R. Molino

Le cantine premiate al Concours Mondial de Bruxelles: Tenuta Uccellina, Podere Morini, Daniele Longanesi, Celti Centurioni, Casadio e Randi (Gran Menzione al Vinitaly), si sono presentate grazie al Consorzio Bagnacavallo ai numerosi giornalisti al ristorante milanese Daniel di Daniel Canzian.

uva acino verde

I vini in degustazione sono stati ottimamente abbinati ai piatti realizzati dallo chef Daniel, come il suo risotto alla liquirizia con sughetto di arrosto, in cui si ritrovano alcune delle note olfattive del Bursôn. Il presidente del Consorzio Daniele Longanesi è anche un discendente della famiglia dalla quale deriva il nome del vitigno, che fu scoperto proprio da Antonio Longanesi nel 1921.

La storia del vitigno è legata alla famiglia Longanesi che decise di piantare il primo vigneto nel 1956, ma poi, soprattutto grazie all’enologo Sergio Ragazzini, che intuì la potenzialità di quest’uva, si iniziò a produrre e vendere le prime 1000 bottiglie di Bursôn. Dopo di lui altri produttori della zona impiantarono questo vigneto, fino ad arrivare a 15 produttori che creeranno nel 1999, il Consorzio Bagnacavallo. Oggi il Consorzio conta trenta aziende.

vigneto

L’uva Longanesi ha una caratteristica che la rende unica e inconfondibile; ha un unico acino verde nei suoi grappoli, che quando arriva a maturazione segnala che è pronta per essere raccolta. Ha una gradazione molto alta e per alcuni vini più pregiati viene praticata la tecnica dell’appassimento delle uve e successivo passaggio in botte grande per due anni per poi riposare in bottiglia per un miglior affinamento per altri due. Grazie al Consorzio e al responsabile della comunicazione Francesco Turri, siamo venuti a conoscenza di un vitigno autoctono di cui si sapeva poco, ma che si esprime in grandi vini conosciuti ed apprezzati spesso più all’estero che in Italia, e di cui spero si sentirà parlare sempre di più in futuro.

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