Piacere, Barbaresco!

Dal 9 al 12 settembre torna “Piacere, Barbaresco”, la grande manifestazione di conoscenza e promozione del Barbaresco e di tutto il suo mondo produttivo, giunta alla quinta edizione, che l’Enoteca Regionale del Barbaresco, con il supporto dei Comuni della zona di origine, dedica a questo prestigioso vino Docg,

Piacere, Barbaresco è una manifestazione democratica e aperta, perché è rivolta a tutti gli innamorati del Barbaresco, siano essi operatori professionali o giornalisti o consumatori appassionati. Una grande kermesse con tante proposte che vanno dal culturale al ludico, dall’informativo al promozionale. Una full immersion nel mondo del Barbaresco, che permetterà agli appassionati di questo vino di conoscerlo più a fondo, di confrontare le annate, di scoprire le sfumature dei crus, di incontrare i produttori, visitare il territorio, camminare le vigne e le colline.

L’evento si svolge nel piccolo borgo antico del comune di Barbaresco (Cn), che farà respirare l’atmosfera d’antan di una vecchia fiera di paese di prima del motore.

LE NOVITÀ – In questa quinta edizione sono parecchie le novità. Innanzitutto il borgo antico del paese sarà vestito a festa, chiuso al traffico, decorato da piante, fiori e arredi. Accanto al cortile della Bialera (dove tradizionalmente veniva montato il ballo) ci saranno i giochi d’antan per i tutti i bambini, seguiti da pazienti animatori e affabulanti banditori. Ecco tra gli altri giochi le pignatte, il tiro al pupazzo, la corsa coi sacchi e soprattutto l’albero della cuccagna, il vero simbolo di ogni festa di paese! I genitori potranno dunque avere un po’ di pace mentre esplorano il grande banco d’assaggio.

Poi, risalendo la via Maestra, ecco il Mercato “del bello e del buono”: una lunga teoria di artigiani piemontesi di rccellenza coi loro banchi a righe rosse, una girandola di prodotti unici, preparati da questi straordinari produttori che faranno riscoprire il vero gusto del salame o del torrone, della torta di nocciole o del formaggio di capra. Ecco poi il ballo a palchetto, il protagonista di ogni festa delle Langhe: qui l’orchestrine suoneranno tutto il giorno e la sera, mentre la tradizionale Merenda Sinoira verrà servita dal gruppo di Barbaresco Insieme a tutte le ore, per vivere la vera atmosfera di una festa piemontese che non può mai fare a meno di due ancioe al vert (le acciughe al verde), di una soma d’aj (la bruschetta all’aglio) e di pane e salame. Sarà possibile poi finalmente visitare il Belvedere della Torre, dove l’ambizioso progetto di recupero, ormai in fase di ultimazione, verrà illustrato nei dettagli e dove con l’ascensore panoramico si potrà salire a 15 m e, superato il ponte nel vuoto, entrare davvero nello storico simbolo di questo paese.

Infine gli incontri di “Io preferisco il Barbaresco”: abbinamenti curiosi e stimolanti di esponenti della cultura, dell’arte e dello spettacolo, tutti legati dal fil rouge della passione per il Barbaresco; i protagonisti si racconteranno all’aperto nel prato di Solo Nebbiolo, davanti a un bicchiere del loro vino del cuore. Riserbo assoluto sui nomi che verranno resi noti solo il 1° settembre.

LA CENA DI BENVENUTO – Quattro giovani bravissimi chef, un balcone mozzafiato sull’anfiteatro più bello delle Langhe, un banco di degustazione del Barbaresco con decine di annate storiche, un padrino d’eccezione, la voglia di festeggiarsi e brindare con ottimismo al futuro: ecco la formula di questa cena conviviale da non perdere per nessun motivo al mondo. Andrea Marino (ristorante Antiné di Barbaresco), Stefano Paganini (ristorante Alla Corte degli Alfieri di Magliano), Alessandro Boglione (ristorante Al Castello di Grinzane Cavour) e Massimo Dellaferrera (ristorante La Coccinella di Serravalle Langhe) si alterneranno ai fornelli dell’Albergo–Ristorante Casa Nicolini a Tre Stelle di Barbaresco, in una cena che esprimerà al meglio la qualità della cucina d’eccellenza di Langhe e Roero.

Ospite d’onore Luca Gardini, giovanissimo Campione del Mondo dei sommelier, che apprezzerà (insieme a tutti i commensali) le migliori annate degli ultimi vent’anni di questo vino, ottimo già dopo tre anni e meraviglioso per il resto delle nostre piccole vite.

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