Maison Ruinart in lutto per Panaïotis

è venuto a mancare tragicamente e all'improvviso lo Chef de Caves della Maison

Frédéric Panaïotis, Chef de Caves della Maison Ruinart è scomparso in un tragico incidente domenica 15 giugno a 61 anni. Figura chiave nel mondo dello Champagne e del vino, addolora immensamente la sua prematura scomparsa. La sua passione, la sua visione e il suo incrollabile impegno alla ricerca dell’eccellenza hanno lasciato un segno indelebile nella Maison Ruinart. Brillante enologo e uomo di grande calore umano e simpatia, ha incarnato lo spirito dello Champagne con eleganza e umiltà in tutto il mondo.

“Frédéric Panaïotis era una personalità davvero unica. Estremamente razionale e profondamente sensibile allo stesso tempo. Appassionato, curioso, impegnato, un uomo di scienza e conoscenza, guidato da un’immensa umiltà, incarnava i valori di Ruinart. La sua visione continuerà a plasmare la nostra Maison per i decenni a venire. Ci mancherà profondamente”, commenta Frédéric Dufour, Presidente della Maison Ruinart


Nato nel 1964, Frédéric Panaïotis ha trascorso gran parte della sua infanzia tra i vigneti dei nonni in Champagne. Amava vendemmiare con loro le uve Chardonnay, ed è stato proprio in quei primi momenti in vigna che ha scoperto il mondo del vino. Ha poi studiato Viticoltura ed Enologia all’Institut National Agronomique Paris-Grignon. In seguito, ha conseguito il Diploma Nazionale in Enologia all’École Nationale Supérieure Agronomique de Montpellier nel 1988.
La sua carriera lo ha portato tra la Francia e la California, prima di tornare in Champagne nel 1991 per entrare a far parte del Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne. In seguito, ha lavorato alla Maison Veuve Clicquot ed è entrato a far parte di Ruinart nel 2007.
Negli ultimi 18 anni, Frédéric ha contribuito a plasmare i vini della Maison grazie al suo approccio attento e innovativo. Lo Chardonnay è stato il filo conduttore del suo lavoro, un vitigno che ha esplorato con delicatezza, cercando sempre di esprimere la sua eleganza e freschezza con chiarezza e sobrietà. Frédéric ha supervisionato l’assemblaggio di tutte le cuvée Ruinart, dai vini non millesimati ai prestigiosi Dom Ruinart e Dom Ruinart Rosé. Oltre ai vini in sé, è stato un convinto sostenitore delle pratiche sostenibili. Ha svolto un ruolo centrale in diversi sviluppi significativi: l’introduzione del nuovo packaging ecosostenibile, l’adozione della vitiforestazione nei vigneti, il ritorno all’affinamento in sughero per Dom Ruinart, la creazione di un’enoteca storica al numero 4 di Rue Des Crayères e il lancio di Ruinart Blanc Singulier, una cuvée concepita per riflettere i cambiamenti climatici attraverso la lente dello Chardonnay. Con precisione scientifica e profondo rispetto per la natura e le persone, il suo lavoro ha lasciato un segno significativo su Ruinart. Un segno che continuerà a guidare la Maison negli anni a venire.

Da Frédéric ho imparato tantissimo sullo Champagne e lo Chardonnay e rimarrà sempre nel mio cuore
Barbara Amati