Vini equilibrati, precisi e territoriali

La vendemmia 2025 per Umberto Cesari

Si chiude una vendemmia che alla Umberto Cesari lascia spazio all’ottimismo: dopo
un’estate altalenante tra sole e piogge, le uve sono arrivate in cantina con un profilo
complessivamente sano e un livello qualitativo sopra la media degli ultimi anni.

L’annata 2025 è stata segnata da una primavera umida e un’estate meno estrema del
previsto, fattori che hanno garantito riserve idriche e maturazioni più regolari rispetto
alle vendemmie precedenti. Le escursioni termiche di settembre hanno poi favorito
una buona concentrazione aromatica e un ottimo equilibrio tra zuccheri e acidità,
specialmente nei vitigni a bacca bianca.

Podere Laurento – Foto Linda Vukaj

I primi riscontri dei tecnici mostrano come i vini bianchi mostrino un profilo
“croccante e profumato”, mentre tra i rossi spiccano in particolare per i Sangiovesi,
una maturazione fenolica completa e tannini più morbidi del consueto. Un’eccellente
gestione agronomica, ha fatto entrare in cantina uve “pulite” dal punto di vista
sanitario, facilitando il lavoro di cantina.

In termini di volumi, la produzione per l’azienda di Castel San Pietro (Bo) resta
stabile e in alcuni casi leggermente superiore al 2024, ma senza eccessi. E’ la qualità
a fare la differenza: la 2025 si profila come un’annata di equilibrio, capace di offrire
vini eleganti, fragranti e ben strutturati, più che potenti o alcolici.

I rossi avranno freschezza e bevibilità, i bianchi profumi puliti e una bella spalla acida.
La sensazione è che il 2025 sarà ricordato come un anno “classico” per la Umberto Cesari, con vini
equilibrati, precisi e territoriali.