N°143 Settembre Ottobre

55 Food&Beverage |settembre-ottobre 2022 turchesi del Lago di Dobbiaco, come la ricciola e le alghe, si ricompongono in una nuova armonia sincrona con quella del caprino di montagna e del cavolo cappuccio rosso. Per dirla in altro modo, ciò che non è a km 0 perde la sua estraneità. Perché? Forse perché il palato di Chris è un organo (nello stesso senso di un maître parfumeur) così fine che riesce a far risonare tutti gli ingredienti al suono delle Dolomiti. Ma anche perché quando arriva il piatto all’ospite sembra un pezzo unico, qualcosa che lo chef ha fatto davvero solo per lui. È una sorta di dono, fatto da una persona che sembra essere in pace con se stessa e desiderosa di condividere con le persone con cui lavora: i colleghi e i contadini. In quest’ottica Oberhammer il primo aprile di quest’anno (a 12 anni esatti dall’apertura aDobbiaco) ha deciso di fare una corsa di 300 chilometri, da Dobbiaco a Gardone Riviera, insieme all’ex maratoneta Gianni Poli. Il Monslive Tour (mons come monte in latino, che per Chris vuol dire sostenibilità, regionalità, rispetto, onestà e consapevolezza ambientale) ha comportato nove tappe, circa 40 chilometri al giorno, dal Tilia al Grand hotel Fasano per raccontare il territorio, la sostenibilità locale, le eccellenze, perché “i contadini hanno bisogno di un palcoscenico per il loro lavoro”, dice. Così questo chef stellato per nove tappe correndo ha visitato 26 aziende agricole, caseifici, cantine del Consorzio Gallo Rosso. E ogni sera ha cucinato a quattro mani con un collega ospitante, per due volte in partnership con Les Collectionneurs di cui Chris è membro. Il tutto per mettere a fuoco alcuni valori, fondanti per lui, ma necessari per tutti: rispettare la stagionalità, scegliere local sano e genuino, praticare sport, preferire gli spostamenti sostenibili emettersi in gioco. Cosa che lui fa tutte le sere, al Tilia, senza scuse e senza compromessi. Alcune immagini del ristorante e di Chris Oberhammer durante la sua corsa, il Monslive Tour, per raccontare il territorio e le sue eccellenze. La cucina dello chef non si limita a esprimere nei suoi piatti la cultura culinaria dell’Alto Adige. Le esperienze fatte in precedenza lo portano a utilizzare ingredienti estranei alla gastronomia locale che nei suoi piatti diventano, però, parte del mondo della montagna. Come l’Agnello nostrano, verdure, crema di patate, Ricciola cappuccio rosso, caviale Beluga, formaggio caprino e alghe limone e Polenta, uovo in camicia, spuma di Puschtra Graukase Ristorante Tilia via Dolomiti 31/b 39034 Dobbiaco (Bz) tel. +39 335.8127783 tilia.bz/it

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