N°138 Novembre

71 Food&Beverage | novembre 2021 VILLA SANDI Aromaticità fresca e fruttata ne La Rivetta 120 Il nuovo Villa Sandi La Rivetta 120 prende il nome dai giorni di affinamento. Occorrono, infatti, quattro mesi per ottenere questo elegante e complesso Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra brut che s’ispira allo stile del Cartizze La Rivetta, un nome che è garanzia del rispetto di identità territoriale e tipicità varietale. Le uve provengono da vigneti lavorati con estrema cura, come è nella filosofia della famiglia Moretti Polegato, sulle colline del Valdobbiadene con un’esposizione particolarmente felice, su terreni calcarei misti a marna e in alcuni casi anche calcareo-argillosi. La resa in vigna è ridotta e solo i migliori grappoli arrivano in cantina dopo un’attenta selezione. Dopo che le uve intere sono introdotte nella pressa pneumatica il mosto, dopo un primo travaso, viene collocato nei serbatoi a temperatura controllata con l’aggiunta di lieviti selezionati da Villa Sandi. Qui si svolge la fermentazione a una temperatura di 15-16°C, che esalta tutti i profumi della vendemmia; l’imbottigliamento avviene solo dopo 120 giorni di maturazione sulle fecce nobili. Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Brut La Rivetta 120 ha un colore giallo paglierino brillante con marcati riflessi verdognoli e una bollicina fine e delicata; al naso ricorda sentori di mela granny smith, fiori di glicine e acacia; al gusto risulta fresco e fragrante con un ritorno aromatico particolarmente fruttato. Ottimo come aperitivo, si abbina bene a tutto pasto. questi profili. Il vino buono è quello che si beve con piacere e non dà pesantezza e ripercussioni il giorno dopo. Un segnale della maggior attenzione alla propria alimentazione”. Probabilmente i fenomeni appaiono differenti a seconda dell’osservatorio da cui si guardano. Il punto di vista di un distributore come Meregalli, infatti, coglie in anticipo alcuni segnali di segno opposto che potrebbero tramutarsi in tendenza. “Abbiamo vissuto negli ultimi anni una crescita davvero importante dei pas dosé, oggi una tipologia consolidata, mentre è in crescita la domanda per prodotti più morbidi -commenta Corrado Mapelli- In questo periodo è difficile leggere esattamente i dati, in quanto le nostre abitudini di acquisto e di consumo durante la pandemia sono cambiate e di conseguenza le statistiche di vendita sono ancora influenzate dai dati di questi ultimi mesi. Ecco che per il Prosecco Doc, per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e per l’Asolo Prosecco Docg risulta ancora oggi molto alta la percentuale di un consumo domestico, anche se con la riapertura dei ristoranti tale incidenza sta diminuendo a favore del fuoricasa”. È indubbio che le vendite nei diversi canali si stiano riassestando su una “nuova normalità”. I dati della ricerca Iri per Vinitaly, presentati a ottobre a Vinitaly Special Edition, evidenziano la ripresa delle vendite nell’horeca e il persistere dell’abitudine di acquisto nella Gdo, dove nei primi 9 mesi 2021 le vendite sono aumentate del 2%a volume e del 9,7%a valore rispetto allo stesso periodo del 2020, sottolineando la tendenza all’acquisto di vini di fascia più alta, soprattutto di spumanti che crescono del 27,1% a fronte del 4,8% dei vini Doc. Il Conegliano Valdobbiadene Docg ha chiuso il 2020 con lo stesso dato del 2019 e i risultati dei primi nove mesi del 2021 registrano un +16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In questi ultimi mesi, accanto alla ripresa dell’horeca, la Gdo conferma il proprio ruolo con un ulteriore aumento degli acquisti. Sopra, i vigneti di Villa Sandi a Crocetta del Montello (Tv)

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