N°138 Novembre

66 Food&Beverage | novembre 2021 SPECIALE che la mia clientela, e non so dire se si tratti di una tendenza generale, si sta allontanando dalla scelta delle bollicine per il marchio in sé. I clienti vogliono provare altro, avere esperienze diverse e quindi chiedono meno bottiglie blasonate e conosciute. E questo è un bel segnale, perché vuol dire che c’è l’interesse e la curiosità di andare oltre i soliti noti per ampliare la propria cultura sui vini”. Si tratta di undesiderio di sperimentare che rispecchia la conquista di una libertà di giudizio da parte dei consumatori che li porta a uscire dalla confort zone delle proprie conoscenze. Un desiderio che deve essere accompagnato dalla competenza del personale di sala. “Menu, carta dei vini e dei dessert devono essere in sintonia assoluta, altrimenti si crea una distonia -spiega Canzian- e su questo si inserisce il lavoro di fidelizzazione della clientela che stanno facendo i responsabili di sala Rosaria Vitale e Barsoum Bazak. Tanto è vero che nel 70-80% dei casi i clienti si affidano ai loro consigli per la scelta dei vini”. ROTARI AlpeRegis Extra Brut, fini bollicine di montagna Dalla migliore tradizione spumantistica trentina unita allo stile enologico di Rotari, nasce AlpeRegis Trentodoc, uno speciale millesimato dedicato agli amanti della buona cucina e del buon vivere. Il nome evoca Rotari, re dei Longobardi e re d’Italia dal 636 al 652, e richiama fortemente il territorio alpino che ha contribuito a rendere leggendaria questa figura e le sue gesta. La Cantina Rotari è una delle più significative strutture di produzione dello spumante metodo Classico, di moderna concezione e perfettamente integrata nel territorio, ideata e costruita nel rispetto dell’ambiente. Il suo suggestivo tetto “a onda” evoca il susseguirsi dei vigneti coltivati a pergola trentina, tipico dell’ambiente che la ospita. AlpeRegis è prodotto esclusivamente con uve chardonnay, varietà internazionale che ha trovato nel cuore delle Dolomiti le condizioni ideali per la perfetta espressione del suo carattere; è un metodo Classico proposto nella versione Extra Brut proprio per interpretare al meglio il territorio e l’impegnativo e accurato lavoro svolto in vigna e in cantina. È un prodotto franco, realizzato evitando l’utilizzo di liqueur troppo invadenti e lasciando spazio agli aromi tipici del terroir e della varietà e a quelli ottenuti in seguito alla rifermentazione in bottiglia. Il vino base fermenta principalmente in acciaio e solo una piccola percentuale in legno, utilizzando barrique con tostature leggere, in modo da lasciare esprimere al meglio il vino senza coprire il frutto dello chardonnay con note di legno troppo invasive. La maturazione sui lieviti di oltre 48 mesi è il momento in cui AlpeRegis comincia a formare il suo carattere, dando vita a numerose piccole bollicine e a fragranti aromi molto complessi e persistenti. Dal perlage elegante, omogeneo e persistente, ha un colore giallo tenue con sfumature paglierine molto delicate. Il profumo colpisce per le intense note varietali di frutta matura, mela golden e ananas, dovute alle notevoli escursioni termiche durante la maturazione dell’uva. Il lungo affinamento in bottiglia porta a ricercate note fruttate e aromi di crosta di pane che completano l’importante bouquet aromatico. Dal sapore intenso, fragrante ed equilibrato, dal finale con note di frutta secca, noci e nocciole, lungo e persistente, Rotari AlpeRegis Extra Brut si caratterizza per uno stile asciutto e minerale tipico di uno spumante di montagna. Anche l’export cresce. I dati indicano che i valori medi sono aumentati perché i clienti stranieri si sono orientati verso vini a più elevato valore aggiunto. Gli spumanti hanno confermato il trend positivo con una crescita del 27% contro il +15% dei vini fermi. Sopra, la suggestiva barricaia di Rotari

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