N°142 Giugno Luglio

32 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 SCENARI Covid e Sugar tax incubi per i soft drink Dopo l’annus horribilis del 2020, nel 2021 i consumi di bevande analcoliche in Italia sono tornati a crescere, raggiungendo i 28,3 milioni di ettolitri (+8% vs 2020). Sono queste alcune delle evidenze contenute in “I soft drink in Italia: status, nuove sfide & scenari evolutivi per il settore”, studio realizzato da Nomisma per Assobibe, l’Associazione italiana industrie bevande analcoliche. A trainare la risalita del mercato delle bevande analcoliche è stata principalmente la ripresa dell’horeca (+30% rispetto al 2020) grazie al venir meno delle restrizioni e al ritorno delle occasioni di socialità. Nel 2021 sono cresciute anche le vendite di soft drinks in Gdo (+1,7% vs 2020 a volume) grazie a bevande piatte, bibite per la mixology e sport/energy drink. Si sono invece ridotte le vendite di bevande gassate (-0,8% vs 2020). Con la crescita dei prezzi di beni e servizi i primi mesi del 2022 vedono segnali di rallentamento per il mercato dei soft drinks in Gdo: i volumi venduti sono calati del 3,6% nel primo trimestre, mentre i valori sono rimasti pressoché stazionari per l’aumento dei prezzi medi. Nel prossimo futuro sul mercato pesano diverse incognite, tra incertezza del quadro economico, il persistere del Covid e l’entrata in vigore della Sugar tax nel 2023. “Sulla base dell’attuale scenario per il 2022 si prevede un lieve calo dei consumi di soft drink (-0,4% vs 2021) e poi una lieve ripresa nel 2023-2024 anche se saremo ancora al di sotto dei livelli pre-Covid. Nel 2022 si potrebbe assistere a una contrazione del 2,3 -dice Emanuele Di Faustino, senior project manager di Nomisma- Con l’introduzione della Sugar tax i consumi subiranno una forte flessione vista l’elevata sensibilità dei consumatori italiani al fattore prezzo: nel complesso il mercato nel 2023 si dovrebbe contrarre del 12% rispetto al 2022 e di ben il 17% se lo si confronta con lo scenario pre-pandemico del 2019”. BUSINESSNEWS VENDING Ladistribuzioneautomatica tornaacrescere Il 2021 è stato l’anno della svolta per il settore della distribuzione automatica italiana. L’anno scorso, il comparto ha registrato segnali positivi rispetto al 2020 quando il settore, a causa del lockdown e della chiusura di scuole, uffici, Università e pubbliche amministrazioni, aveva perso oltre il 30%. Il recupero è stato sensibile: il vending, infatti, ha chiuso l’anno con un fatturato di 1,435miliardi di euro segnando una crescita del 12,11%. Anche le consumazioni sono aumentate del 10,5% (3,7 miliardi) e il parco macchine è cresciuto del +2%. Sono i dati di Confida, Associazione italiana distribuzione automatica (nella foto, il presidente Massimo Trapletti), che, con più di 30 mila addetti, 3 mila imprese e oltre 820 mila macchine installate, rappresenta la più importante catena distributiva automatica alimentare d’Europa ed è anche leader nella produzione e nell’esportazione del parcomacchine: il 70% delle vending machine prodotte nel nostro Paese, infatti, viene esportato. AGGREGAZIONI Caffè Mauro entra nel Gruppo Gimoka Gruppo Gimoka, tra le principali torrefazioni in Italia, e CaffèMauro, storica torrefazione calabrese di alta gamma, si sono uniti per dare vita a una importante aggregazione industriale. L’obiettivo è creare nuove sinergie e porre le condizioni per affrontare la nuova fase del proprio percorso di consolidamento e crescita: da un lato Gruppo Gimoka arricchisce e completa il proprio portfolio di marchi con un brand di alta gamma come Caffè Mauro, dall’altro Caffè Mauro potrà rafforzare e consolidare la propria presenza nei mercati di riferimento, integrando e valorizzando le competenze e gli asset delle singole aziende. L’ingresso di Caffè Mauro nel Gruppo Gimoka, tramite la Holding Capua Investments, avverrà all’insegna della continuità e dell’integrazione, con Fabrizio Capua che rimane presidente del Consiglio di Amministrazione di CaffèMauro e che contestualmente entrerà nel CdA del Gruppo Gimoka. Nella foto, Fabrizio Capua, presidente Caffè Mauro, a sinistra, e Ivan Padelli, presidente Gruppo Gimoka.

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