N°142 Giugno Luglio

P E R I P R O F E S S I O N I S T I E G L I A P P A S S I O N A T I MILANO Guido Paternollo è il nuovo chef del Park Hyatt SPECIALE Vini rosati, moda o fenomeno passeggero? Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI Chandon Garden Spritz avventura e innovazione READY TO SERVE Mensile • Anno XVII • N°142 Giugno-Luglio 2022 Foto Marco Antinori

In seguito al doppio invecchiamento, il familiare gusto di Unicum viene unito alla sensuale dolcezza del vino Tokaji, rendendo Unicum Riserva allo stesso tempo speziato e fruttato, con sentori di albicocche e un sapore elusivamente erbaceo e di menta come una fresca brezza. Così Unicum Riserva unisce in perfetta armonia il gusto esotico delle erbe aromatiche con l’essenza seducente del miele di Tokaji. Nella seconda fase Unicum Riserva è affinato in una botte di Tokaji Aszu dove per anni questo vino leggendario è invecchiato all’interno delle cantine Dobogò, dando a Unicum Riserva il suo carattere unico e seducente. Unicum Riserva è doppiamente unico perché non è invecchiato una ma due volte in due botti molto diverse e speciali. Unicum Riserva è invecchiato durante la prima fase nella botte più grande e più antica della distilleria che si trova nelle cantine da ottantacinque anni. Nel corso dei decenni il legno ha acquisito un rivestimento di ciò che chiamiamo “miele nero” che dà ad Unicum ancora più profondità e carattere. INVECCHIAMENTO DUE VOLTE IN BOTTE DISTRIBUTORE ILLVA SARONNO S.p.A. Via Archimede, 243 21047 Saronno (VA) Tel. +39 02 967651 – e-mail: contatti@illva.com DUCA DI SALAPARUTA S.p.A. info@duca.it

3 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 EDITORIALE Barbara Amati amati@foodandbev.it i AAA cameriere cercasi Il ristorante di Torino ha un buon numero di coperti, il personale letteralmente corre per la sala, ma il cliente aspetta un’ora per mangiare. La proprietaria di un locale in Piemonte quasi piange quando racconta delle due ragazze che lavoravano lì da anni e che se ne sono andate: hanno preferito un lavoro in cucina in una Rsa. Un’altra giovane ha lasciato il lavoro al ristorante per quello in un bar dove alle 20 si tira giù la serranda. Un altro ristoratore dice che forse ha trovato un cuoco, ne parla come se fosse una pepita d’oro… Di racconti simili su e giù per l’Italia ne potremmo raccogliere a decine, perché da Bolzano a Milano, Roma e Palermo, la storia è sempre la stessa: non troviamo personale. E c’è anche chi, come il proprietario di un agriturismo in Piemonte che ha vicino un istituto alberghiero, lamenta: sono ragazzi che crescono con l’idea del locale stellato dove il cameriere sta fermo e porta un piatto alla volta. Qui bisogna correre. E allora ci si indirizza sugli studenti, ma prendendone più di uno, perché sicuramente ci sarà l’impegno familiare, con la fidanzata o altro, e ogni tanto salterà il turno. E anche chef come Filippo La Mantia e Alessandro Borghese che hanno lanciato l’allarme sulla mancanza di personale di sala e cucina sono convinti che sia un problema generazionale. Le previsioni, dopo un 2021 migliore dell’anno precedente, dicono che il 2022 per la ristorazione sarà l’anno della ripresa. Possibile, se non fosse per la zavorra costituita, oltre che da aumenti vari e dalle bollette, dalla totale mancanza di cuochi, camerieri e lavapiatti. Un fenomeno non solo italiano -e quindi gli strali verso il reddito di cittadinanza sono inutili- che in molti spiegano con i bassi compensi e il duro lavoro. Alzare gli stipendi è la facile ricetta di molti che un ristorante non ce l’hanno, ma ragionare in generale è un po’ difficile. Ognuno deve fare due calcoli sui margini che se ne vanno, il peso delle altre voci di costo e il fatto che trasportare gli aumenti sui prezzi al tavolo è pratica pericolosa. Ma non è neanche un problema di stipendio, come ha spiegato una ristoratrice: i dipendenti hanno scoperto che un’altra vita è possibile, il lockdown gli ha insegnato che le sere in casa non sono poi così male, che se uno nel frattempo si è costruito una famiglia vorrebbe anche godersela, e che con questi chiari di luna il ristorante non è un business così sicuro per i dipendenti. Gli si può dare torto se dopo anni di lavoro ai tavoli hanno cercato e trovato altro? Rimane il fatto che una crisi di questo tipo non può essere affrontata dal singolo ristoratore. Ma negli ultimi dieci anni il numero di bar e ristoranti in Italia è raddoppiato, una crescita che non ha pari in nessun altro settore economico. Occorre un’azione forte di categoria, del protagonismo delle associazioni che suppliscano alla debolezza dei singoli. In Trentino Alto Adige due organizzazioni hanno fatto un accordo per portare cento ragazzi siciliani a lavorare in alberghi e ristoranti della regione. Un’iniziativa significativa che porta a incrociare domanda e offerta di lavoro, un altro dei problemi che affliggono il nostro Paese. È una strada da seguire, ma intanto occorre essere consapevoli che forse un certo mondo si sta avviando alla fine, che in futuro la situazione sarà sempre più difficile, che il calo demografico si farà sentire anche di più, e che qualche ragionamento bisognerà pur farlo. Locali più piccoli? Take away super scontato? Delivery con un menu dedicato e un altro più sofisticato per la sala? Non ci sono risposte valide per tutti. Ma le domande sono quelle e aspettano risposte. Quando si parla con un ristoratore ormai si sa già cosa dirà. Manca il personale, i miei ragazzi mi hanno abbandonato, non trovo nessuno per la cucina e per la sala. Alzare gli stipendi non è così facile, ma qualche risposta bisognerà trovarla

4 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 SOMMARIO 3 EDITORIALE AAA cameriere cercasi Barbara Amati 12TRENTINO Cembra racconta il territorio Barbara Amati 16LIQUORI Arriva l’Amaro Eroico Barbara Amati 25AZIENDE Il forno per la pizza a regola d’arte Federica Belvedere 38 COVERSTORY L’ innovazionediChandonGardenSpritz Barbara Amati 44 MILANO Solo, il nuovomenu di Wicky Priyan Federica Belvedere 46CHAMPAGNE Debutta La Grande Dame Rosé 2012 Barbara Amati 48 VENEZIA Cucina stellata all’Hostaria Castello Germana Cabrelle 50 PRODUZIONI InPastalive l’aratro rispetta il terreno Rossella Cerulli 52 MILANO Krug Studio per Krug Grande Cuvée Barbara Amati 54RISTORANTI A Hekfan la cucina di Hong Kong Federica Belvedere 56SPECIALE Rosé, moda o fenomeno passeggero? Clementina Palese 70PSICOLOGIA Il malessere degli chef Francesco Torlaschi 72TOSCANA Tutta brace al Podere Belvedere Bibi Monti Direttore Responsabile Barbara Amati - amati@foodandbev.it Redazione redazione@foodandbev.it Collaboratori di Redazione Federica Belvedere Luigi Ferro, Bibi Monti Collaboratori Andrea Ballestra, Massimo Bargna, Paolo Becarelli, Donatella Bernabò Silorata, Elena Bianco, Jerry Bortolan, Luigi Caricato, Manuela Caspani, Irene Catarella, Rossella Cerulli, Giulia Marcucci, Beba Marsano, Gianni Mercatali, Carla Pacelli, Clementina Palese, Alex Pietrogiacomi, Gio Pirovano, Max Rella, Francesco Torlaschi, Micaela Zucconi Foto Marco Antinori, Adam Barker, Alberto Bernasconi, Ag Goblin, Marco Baldini, Gabriele Basilico, Paolo Biava, Alberto Blasetti, Roberto Bosi, James Bort, Sophie Boursier, Brambilla&Serrani, Claudia Calegari, Paolo Castiglioni, Stefano Delia, Andrea Di Lorenzo, Fanny Dussol, Davide Dutto, Foto Ennevi, Alessandra Farinelli, Alex Filz, Nicola Gnesi, Foto Gnudi, Andrea Federici, Giuseppe Ghedina, A. Ghirelli, Julie Lomont, Matteo Lonati, Gaja Menchicchi, Susi Mezzanotte, Andrea Moretti, Michele Nastasi, Hannes Niederkofler, Paolo Pansini, Ph Bassanelli, Ph Adesso Agency, Sandra Pilacchi, Beatrice Pilotto, Dani Porcaro, Ingrid Rasmussen, Max Rella, Marco Parisi, Mauro Pomati, Federica Santeusanio, Andrea Savelli, Umberto Scabin, Stefano Scatà, Aurora Scotto di Minico, Valentina Sommariva, Alberto Strada, Benedetto Tarantino, Diego Tortini, Nao Tsuda, Lido Vannucchi, Francesco Vaona, Marco Varoli, Jacopo Ventura, Gabriele Zanon Responsabile Amministrativo e Commerciale Aldo Ballestra ballestra@febeditoriale.com Grafica e impaginazione Gierre Print Service Srl via Carlo Goldoni 1 - 20129 Milano Stampa Tiber Spa - via Volta 179 25124 Brescia Editore F&B Editoriale Srl - P.I. 05605300960 Registrazione Roc n°15455 del 04/07/2007 Reg. al Trib. di Milano n. 720 del 27/9/2005 Lunedì 20 giugno Abbonamento Italia 6 numeri € 24

5 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 74 ITINERARI A Malta la cucina è storia di fusion Massimiliano Rella 78 ROMA Don Pasquale, ristorante con hotel Federica Belvedere 80 ISCHIA Resort, fine dining, vino: C’est la vie Federica Belvedere 82 SFIZIOFOOD Ungiorno il pomodoroscoprì lapasta Elena Bianco 88 LOCALI AMilano nasce il nuovo Caravella Manuela Caspani 90 QUARTIERI ALTI Paternollo al Park Hyatt Milano Barbara Amati ATTUALITÀ 8 Uomini e Vigne 20 Novità da stappare 22 Food Valley 30 Lodge & Spa 32 Business News 94 Cultura e Gusto 96 Verità nascoste RUBRICHE 6 Chez… chef 36 Mondo in pentola 86 Spiritbarman 98 Buona lettura Direttore Responsabile Barbara Amati Redazione via Carlo Poerio 2 20129 Milano tel. 02.47787220 FOOD&BEVERAGE ONLINE www.foodandbev.it Seguiteci su Food&Beverage vi dà appuntamento al 19 settembre 2022 142 GIUGNOLUGLIO2022 ANNO XVII P E R I P R O F E S S I O N I S T I E G L I A P P A S S I O N A T I MILANO Guido Paternollo è il nuovo chef del Park Hyatt SPECIALE Vini rosati, moda o fenomeno passeggero? Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI Chandon Garden Spritz avventura e innovazione READY TO SERVE Mensile • Anno XVII • N°142 Giugno-Luglio 2022 Foto Marco Antinori 01-47_FeB_142.indd 1 15/06/22 17:34

6 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 CHEZ… … Chef Marco Marras Oseleta, Villa CordevigoWine Relais Cavaion Veronese (Vr) A casa tua chi cucina? La mamma Il tuo piatto preferito? Spaghetto in bianco con Parmigiano La ricetta che ami di più cucinare? Il pesce in generale Una cenetta in pace: cosa ti prepari? Bollicina e un primo La ricetta per conquistare è... Vaniglia lampone e caramello: un dolce La tua cucina in una parola... Mediterranea Il piatto che ti ha sorpreso di più? Le polpette di carne di mia zia Qual è il ristorante dove ti rifugi quando non vuoi cucinare? Vado alla pizzeria Sas Covas, a Bosa, la mia città, in provincia di Oristano Da quale collega vorresti andare a cena? Dai fratelli Cerea Per quale collega ti emozionerebbe cucinare? Per Heinz Beck Con chi faresti uno scambio di ristoranti? Con i fratelli Cerea Per quale personaggio reale o di fantasia ti piacerebbe cucinare? Per Ronaldo, il fenomeno Se non avessi fatto il cuoco... Avrei aperto un’azienda edile Hai un budget illimitato: un ristorante a... In Sardegna Il guanto della sfida a chi lo lanceresti? Al mio collega e amico David Cattoi del Lido Palace a Riva del Garda … Chef Raffaele Amitrano Mammà Capri (Na) A casa tua chi cucina? Quando sono a casa, mia moglie Silvana e i miei figli Daniele e Fabrizio mi costringono a cucinare Il tuo piatto preferito? La Parmigiana di melanzane di mamma Maria La ricetta che ami di più cucinare? La prima riuscita bene: Spaghetti alla Nerano Una cenetta in pace: cosa ti prepari? L’ultimo piatto inserito nel menu: Pasta e patate con polpo, ricciola affumicata e ricci La ricetta per conquistare è... Esaltare i sapori senza stravolgerli La tua cucina in una parola... Tradizione Il piatto che ti ha sorpreso di più? Il Risotto allo zafferano di Gualtiero Marchesi Qual è il ristorante dove ti rifugi quando non vuoi cucinare? In nessuno in particolare, mi piace sperimentare Da quale collega vorresti andare a cena? Da Davide Oldani Per quale collega ti emozionerebbe cucinare? Per Alfonso Caputo Con chi faresti uno scambio di ristoranti? Sono felicissimo del Mammà, non lo scambierei Per quale personaggio reale o di fantasia ti piacerebbe cucinare? Per il calciatore, un mito, Gabriel Batistuta Se non avessi fatto il cuoco... Il parrucchiere Hai un budget illimitato: un ristorante a... Miami Il guanto della sfida a chi lo lanceresti? A me stesso, ogni giorno Ci stupiscono, ci emozionano, ci fanno scoprire sapori nuovi e inaspettati, dando vita ad abbinamenti creativi o perfezionando piatti della tradizione; ma gli chef cosa mangiano? Che segreti nascondono? Quindici domande per scoprire i “vizi privati” dei grandi cuochi a cura di Carla Pacelli

8 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 UOMINI&VIGNE DEGUSTAZIONE Villa Franciacorta incontra Villa Pisani AVilla Pisani di Lonigo, dimora palladiana alle porte di Verona, Villa Franciacorta ha proposto in degustazione alcuni dei suoi vini più prestigiosi. Decidendo quest’anno di non essere presente al Vinitaly, ha voluto celebrare così il ritorno alla convivialità e agli eventi in presenza. Cinque le proposte con un sapiente food pairing con i piatti dell’Osteria del Guà della Barchessa di Villa Pisani. Particolarmente apprezzato l’Uovo a 63° con topinambur, tartufo nero e guanciale croccante perfetto con la nuova annata di Emozione, la 2018, Brut Millesimato, etichetta storica di Villa Franciacorta caratterizzata da una grande complessità dovuta proprio alla particolarità dell’annata. Il 2018, infatti, va ricordato come l’anno successivo alla gelata tardiva che distrusse l’80% della produzione. Un millesimo dalla ricchezza importante data dalle energie risparmiate nel 2017 e frutto dell’esclusiva vendemmia 2018 che racchiude però la potenza della fotosintesi di due millesimi riuniti in un unico raccolto. Realizzato con l’85% di Chardonnay, il 10% di Pinot Nero, il 5% di Pinot Bianco, Emozione 2018 è rimasto 36 mesi sui lieviti; al naso sprigiona note di frutta gialla, frutta esotica, pasticceria, amalgamate da sentori di zenzero; il perlage è delicato e sottile, quasi vellutato, a valorizzare la caratteristica sapidità dei vini dell’azienda di Monticelli Brusati (Bs) presentati dai titolari Roberta Bianchi e Paolo Pizziol. Tra gli altri vini in assaggio l’Extra Blu Extra Brut 2016, il cui nome è un chiaro rimando al mare che i terreni di Villa Franciacorta sono in grado di far riemergere dando vita a un vino fresco e strutturato, dal bouquet ampio e di grande personalità; la Cuvette 2016 Franciacorta, Brut Millesimato dalla struttura generosa e accattivante unita a una vivace freschezza, in un variopinto acquarello di sensazioni: pesca gialla, mela renetta, nocciola e vaniglia; la Selezione Riserva 2011 Franciacorta Brut Millesimato, vessillo delle migliori annate con cinque anni di affinamento sui lieviti: ha nerbo ed eleganza; infine, il Briolette Franciacorta Rosé Demi-sec unisce Chardonnay e Pinot Nero (70%) creando un rosé dai riflessi ramati: esuberante, è un’esplosione di freschezza. ARDBEG Ardcore, whisky punk in limited edition Il 4 giugno è l’Ardbeg Day, che si tiene ogni anno alla Distilleria sull’Isola di Islay, l’ultimo sabato del Festival of Music and Malt of Islay (Fèis Ìle). Quest’anno si è celebrato il lancio dell’ultima limited edition dal gusto “punk rock”: Ardcore, che nasce da malto nero tostato, una novità assoluta per la Distilleria. Un malto praticamente incenerito, dice il suo creatore, Bill Lumsden. Ardcore rende omaggio anche al passato punk di Islay, celebrando tutti i personaggi che orbitavano intorno a “Punk Ellen”, il soprannome dato negli anni ’70 al porto di Islay, Port Ellen. Ardcore ha colore oro tenue, è speziato e sapido, con ondate di fumo, toast bruciato, cicoria carbonizzata e fondi di caffè a cui si aggiunge un classico aroma di testa erbacea, note affumicate emelassa. Al palato dona una sensazione speziata e focosa, con sapori ricchi e affumicati: cacao in polvere, cioccolato fondente, caramello croccante, lime e un accenno di fuliggine e braci di falò; l’anice e il biscotto al malto amplificano le sensazioni. Il finale è dolce, con note lunghe e persistenti di caramella mou, fuliggine e fumo. ORGANIZZAZIONI Frescobaldi e Sartor alla guida dell’Uiv Lamberto Frescobaldi è il nuovo presidente di Unione italiana vini (Uiv); vicepresidenti sono Sandro Sartor, Amministratore delegato di Ruffino Group, Chiara Lungarotti, Amministratore unico delle Cantine Lungarotti. Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi, è stato eletto all’unanimità; succede a Ernesto Abbona. “Tra le priorità del prossimo mandato vi è certamente quella di dare continuità all’attività dei miei predecessori, che hanno fatto di Unione italiana vini una organizzazione in grado di coinvolgere e rappresentare in maniera organica tutte le componenti della filiera produttiva -ha detto Lamberto Frescobaldi- Saremo particolarmente attenti ai temi caldi del settore, a partire quelli legati alla salute fino ai vini sostenibili, che con la nuova la norma unica hanno la possibilità di dare una risposta concreta a un aspetto in altri settori abusato e oggetto di greenwashing. Vorremmo infine riuscire a dare un’identità a una parte cospicua di quel 50% di vino non a Denominazione”.

9 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 DOMORI Mimma Posca guida la Divisione Wine&Spirits Mimma Posca, dal 2013 al 2019 Ceo di Vranken Pommery Italia, è stata nominata Chief strategy & growth officer della neocostituita Divisione Wine&- Spirits di Domori. Posca approda a Domori in un momento di cruciale sviluppo per l’azienda di None (To) impegnata da anni come distributore su tutto il territorio nazionale delle altre aziende -partecipate o di proprietà- del Polo del Gusto e di alcuni esclusivi marchi del settore beverage, da Mastrojanni a Taittinger. Secondo l’Amministratore delegato Lamberto Vallarino Gancia, “Domori può vantare una rete vendita di oltre cento agenti di rara professionalità su tutto il territorio nazionale. In questi anni, il nostro impegno come distributore è stato determinante per il rafforzamento del marchio, lavorando con aziende sempre complementari con i nostri prodotti e fedeli al segmento Top Premium che caratterizza il Polo del Gusto. Con la creazione di una divisione ad hoc dedicata al Beverage, e la nomina di Mimma Posca, ci poniamo l’obiettivo di un’ulteriore fase di sviluppo, riposizionando e ampliando il portafoglio di marchi di eccellenza”. NOMINE Frascari presidente Enoteca Emilia Romagna Davide Frascari è il nuovo presidente dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna; al suo fianco sono stati nominati vicepresidente Stefano Perini delle Cantine 4 Valli di Piacenza e Mauro Sirri dell’azienda Celli di Bertinoro (FC). Agronomo, 47 anni, Frascari conduce un’azienda a indirizzo viticolo con oltre sessanta ettari di vigna in provincia di Reggio Emilia. Presidente dal 2005 della Cantina sociale di Arceto, che nel 2014 si è fusa con altre realtà del territorio per dare origine a Emiliawine, attuale cooperativa che conta 726 soci viticoltori in provincia di Reggio Emilia e della quale oggi è ancora presidente. “Vorrei aprire una stagione di racconto che parta dalla campagna e dal paesaggio e porti la nostra cultura nel mondo: siamo una regione con territori straordinari e per tanti ancora da conoscere -commenta Frascari- Mi auguro che il nostro lavoro sia un’opportunità per una filiera (economica) che ha radici salde e migliaia di famiglie al lavoro nelle vigne”. DISTILLATI La nuova Artic pure Italian vodka Per andare incontro ai consumatori, alla generazione Z e ai bartender, Artic, 100% pure italian vodka, è stata ripensata ridisegnandone la ricetta. Freschezza, personalità, minimalismo oggi contraddistinguono Artic, interamente trasparente, pura, con solo aromi naturali ottenuti tramitemacerazione e distillazione del frutto. È disponibile in 6 versioni: pura e aromatizzata pesca, fragola, limone, melone ementa. La nuova Artic ha rinnovato anche il packaging: la bottiglia, essenziale, polimorfica, dalle linee decise, come scolpita da un blocco di ghiaccio, crea un effetto meraviglia tramite una scelta cromatica minimal. “È un prodotto indirizzato ai cosiddetti consumatori aspirazionali, che si contraddistinguono per consumi ricercati e consapevoli -spiega Claudio Giuliano, marketing manager Italia di Illva Saronno- Siamo dunque nella fascia della premiumization, intesa come capacità di offrire prodotti di eccellenza a prezzi accessibili. La nuova Artic risponde alle aspettative di questi consumatori con la sua ridotta gradazione alcolica, bassi zuccheri e ingredienti tutti naturali”. SOLIDARIETÅ Con Life in Rosé Bosco del Merlo con Lilt Bosco del Mer lo, la pr ima azienda vitivinicola ad aver sostenuto Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Treviso, riconferma il suo impegno e sostegno della lotta contro i tumori che colpiscono le donne, allargando la collaborazione anche a Lilt Milano Monza Brianza. L’attenzione alla sostenibilità e l’impegno sociale sono punti cardine della filosofia dell’azienda friulana di Pravisdomini (Pn) e del suo Progetto Life in Rosé e a marzo, il mese per eccellenza dedicato alla donna, il contributo di Bosco del Merlo Sostegno in Rosa si è concretizzato nella devoluzione di parte del ricavato delle vendite di Prosecco Rosé Doc e Pinot Grigio Rosé Doc. Ad abbracciare il Progetto Life in Rosé ha contribuito anche lo chef stellato Tommaso Arrigoni del ristorante Innocenti Evasioni di Milano che ha creato un piatto da abbinare al Pinot Grigio Rosé di Bosco del Merlo: Risotto con topinambur e pepe nero, centrifugato di foglie di sedano e ostrica.

10 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 UOMINI&VIGNE PROGETTI Il Premio Ecotechgreen per la Cantina Pieropan Il progetto della cantina Leonildo Pieropan firmato dall’architetto Moreno Zurlo dell’Acme Studio di Verona ha vinto il Premio internazionale Ecotechgreen, organizzato dal Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori. Il progetto vince il primo premio ex equo nella categoria verde tecnologico e ricettività che valorizza i paesaggi ricettivi in cui il verde pensile e verticale ampli l’offerta dei servizi nel rispetto della qualità ambientale. Le motivazioni parlano di “un progetto guidato da principi di sostenibilità dove architettura sostenibile e genius loci convivono attraverso l’involucro di base che prevede un’integrazione tra natura e architettura dalla quale nascono i giardini pensili. Questo crea un legame tra storia e paesaggio attraverso la contrapposizione dialettica tra forme contemporanee emateriali tradizionali”. Il verde, che circonda e avvolge la cantina Leonildo Pieropan, la nasconde con grande rispetto per ciò che la natura ha creato. NOMINE Federico Bricolo presidente di Veronafiere FedericoBricoloè il nuovo presidente di Veronafiere per il triennio 20222025. Nominatoanche il nuovo Consiglio di amministrazione: Romano Artoni (vicepresidente), Maurizio Danese, Matteo Gelmetti (vicepresidente), Alberto Segafredo, Alex Vantini e Mauro Veronesi. Nel suo discorso di commiato il presidente Maurizio Danese ha salutato la fine del periodo più difficile della società veronese: “Il Gruppo fieristico, grazie all’aumento di capitale di 30 milioni di euro sottoscritto da tutti i soci e ai 31,2 milioni di euro di ristori ricevuti dal governo su istanza di Aefi, può finalmente voltare le spalle alla crisi registrata negli ultimi due anni, la più grave dalla sua costituzione”. Federico Bricolo raccoglie un testimone importante e oltremodo sfidante sotto il profilo della competitività della quarta industria fieristica italiana, dell’internazionalità delle manifestazioni a marchio Veronafiere, oltre che delle potenzialità di una società divenuta nel tempo un vero e proprio brand di promozione nel mercato globale. RESTYLING Ruffino rinnova logo ed etichette Ruffino rinnova la propria immagine e intraprende un percorso di restyling di tutte le etichette, a partire dalla leggendaria Riserva Ducale. L’obiettivo è stato quello di evidenziare le radici dell’azienda e il percorso che l’haportata a essereunpuntodi riferimento della viticoltura italiana nel mondo, ma al tempo stesso donare una nuova immagine, fresca e contemporanea, che sapesse interpretare valori e reputazione costruiti in più di un secolo di storia. Un nuovo logo, dunque, e la sua coerente declinazione su tutte le etichette di una ampia gamma di vini in grado di andare incontro alle molteplici esigenze degli appassionati che si aspettano caratteristiche e sfumature differenti da ognuno. Il nuovo logo unisce due simboli intimamente legati alla storia di Ruffino: la “doppia-R” e lo stemma del Chianti, il primo vino prodotto dall’azienda. Nello stemma si trovano i due fiumi, Arno e Sieve, che lambiscono Pontassieve, in perpetuo movimento verso una idea di costante miglioramento, oltre al leone di Firenze, simbolo di fierezza, orgoglio e forza. Il motto semper idem esalta il concetto di identità e fedeltà alla propria anima pur nei mutamenti dei tempi. COMPLEANNI Cantine Montresor festeggia 130 anni Le Cantine Giacomo Montresor di Verona festeggiano 130 anni di storia. La ricorrenza rappresenta l’occasione per riaprire le porte dell’azienda ai clienti dopo due anni di lontananza durante i quali l’attività della casa vinicola ha portato avanti un progetto di ristrutturazione generale che ha visto la realizzazione di un nuovo impianto di imbottigliamento, un nuovo fruttaio per l’appassimento delle uve destinate all’Amarone, una bottaia completamente ristrutturata e una nuova area di cantina. Il tutto per un investimento di 3,5 milioni di euro. E per festeggiare i 130 anni è arrivato a compimento un ambizioso progetto enologico: l’Amarone della Valpolicella Docg Riserva 2012 con dieci anni di affinamento; ne sono state prodotte 6 mila bottiglie, dal tratto satinato distintivo delle Cantine Montresor.

12 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 Cembra Cantina di Montagna racconta il territorio I vini della linea Cembra Cantina di Montagna sono frutto di dieci anni di lavoro che hanno dato vita a blend che possono poi variare negli anni. Per arrivare a questi risultati si è lavorato molto in campagna vinificando separatamente diverse parcelle selezionate Barbara Amati TRENTINO Müller Thurgau, Chardonnay, Riesling, Pinot Nero e il Trentodoc Oro Rosso Dosaggio Zero: una nuova linea che valorizza il territorio raccontando altitudini, sbalzi termici, pendenze estreme e la salinità data dal porfido rosso. Parole d’ordine, precisione, freschezza ed eleganza Dalla Valle di Cembra in Trentino arrivano cinque nuovi vini firmati Cembra Cantina di Montagna. Una linea di monovitigno che intende valorizzare il territorio raccontando altitudini, forti sbalzi termici, pendenze estreme e la salinità data dal porfido, la pietra rossa ricchezza della valle. Sono nati così Müller Thurgau 2020, Chardonnay 2020, Riesling 2020 e Pinot Nero 2019 insieme al Trentodoc Oro Rosso Dosaggio Zero Riserva 2017. “Cembra Cantina di Montagna opera da 70 anni e riunisce 300 viticoltori -spiega il presidente Pietro Patton- nella valle la viticoltura è stata introdotta circa un secolo fa e, da allora, il carattere dei vini cembrani è legato al porfido, roccia che ha reso celebre la Val di Cembra per aver pavimentato le piazze di tutto il mondo”. “In Valle di Cembra i vigneti sono ricamati da oltre 700 chilometri di muretti a secco e i lavori in vigna sono fatti a mano; le viti crescono tra i 500 e i 900 metri con pendenze anche del 40%”, ricorda il direttore tecnico Ezio Dallagiacoma. Aggiunge l’enologo StefanoRossi: “Abbiamo vinificato separatamente le ultime dieci vendemmie di diverse parcelle per verificarne le potenzialità. Dopo 10 anni siamo riusciti a sintetizzare questi vini, blend costituiti da 4-5 vigneti che possono cambiare negli anni. Lavoriamo molto in campagna e poco in cantina. Per salvaguardare la freschezza e il bouquet aromatico delle uve prediligiamo i serbatoi d’acciaio e, per il Pinot Nero, abbiamo introdotto anfore Tava in terracotta. Abbiamo inoltre previsto almeno un anno in più di affinamento per poter sviluppare un ventaglio aromatico ricco e bilanciato”. Il Müller Thurgau 2020 nasce in vigneti tra i 700 e i 900 metri tra cui c’è anche la famosa Vigna delle Forche. Dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso sprigiona aromi intensi con note floreali, agrumate e di frutta esotica. Al palato delinea profondità e verticalità, con una spiccata sapidità e freschezza. Lo Chardonnay 2020 ha un carattere forte e graffiante, dal colore giallo paglierino, al naso è fine con note di frutta gialla matura, banana, mango e una leggera speziatura; al palato si rivela potente, corposo eminerale, con una piacevole vena acida. Il Riesling 2020 ha una complessa personalità; giallo paglierino, al naso evidenzia aromi di frutta matura, pesca bianca, albicocca e frutta candita; al palato è minerale e sapido. Il pinot nero ha trovato a 500-600 metri il luogo ideale per esprimere inedite sfumature. Così il Pinot Nero 2019, dal colore rosso rubino intenso, al naso esprime complessità rivelando note di frutta nera e rossa con sfumature di liquirizia e pepe nero; al palato è strutturato, con una vena di freschezza e tannini morbidi. Infine, il Trentodoc Oro Rosso Dosaggio Zero Riserva 2017, chardonnay in purezza a cui i terreni di natura porfirica conferiscono sapidità, mineralità e persistenza. Oro Rosso è profondo e cremoso, ha un colore paglierino luminoso e un perlage fitto e fine; al naso si rincorrono note di frutta gialla matura, seguite da note di orzo e pasticceria; sul palato ha una straordinaria verticalità, mineralità e sapidità.

www. FOOD AND BEV .it L’enogastronomia a portata di click www.foodandbev.it BARDOLINO Giovanna Tantini si racconta in 20 annate Giovanna Tantini è una vignaiola vivace, determinata e capace. Lo ha ben dimostrato nella sua tenuta di Castelnuovo del Garda (Vr) dove ha festeggiato le sue prime 20 vendemmie con una degustazione verticale di Bardolino, dalla 2013 alla 2020, a terminare con La Rocca, prima annata di Bardolino di sottozona. Un percorso parallelo tra i suoi vini e la sua maturità di vignaiola tenace, che ha creduto nella Denominazione 20 anni fa, quando molti produttori ne uscivano, e ha creato un gruppo di lavoro affiatato “perché nel vino si leggono la terra, il microclima, ma anche le persone e la loro crescita collettiva”. A spingerla, la determinazione a produrre un grande Bardolino, elegante e longevo, affidandosi a chi, fuori dal territorio, potesse guardare questo vino con occhi nuovi. L’impegno in vigna, le esperienze con diversi uvaggi fino alla scelta del 90% di corvina, il coinvolgimento nelle attività del Consorzio per la valorizzazione dei vini del territorio: oggi Giovanna Tantini racconta l’identità conquistata dai suoi vini mettendoci la faccia, come nella nuova etichetta La Rocca 2020, elegante e longevo, affinato in legno per dargli una distinzione più marcata. Con una laurea in Legge e un master in gestione vitivinicola ha deciso di produrre vino per passione in quei 12 ettari di vigneto che suo padre le aveva lasciato. E così, confrontandosi e collaborando con esperti e con chi ne sapeva più di lei, Giovanna è stata una delle pioniere del “rinascimento” del Bardolino dimostrando che può essere un vino fresco anche dopo un affinamento più lungo, contraddistinto da sorprendente eleganza e longevità, tant’è che lo immette sul mercato a un anno dalla vendemmia. La vinificazione è “semplice” e la manipolazione della materia limitatissima grazie al lavoro certosino fatto in vigna. E anche sul Chiaretto di Bardolino Giovanna ha innovato per mantenere freschezza e croccantezza del frutto insieme al floreale sulla base salata conferita dal terreno, dimostrando che anche questo vino rosa è godibile non solo giovanissimo. “Sulla corvina, il vitigno preponderante nei miei vini, credo di essere riuscita a fare un lavoro importante per esprimerne tutte le sfaccettature: in ogni mio vino la percentuale di questo vitigno è e al livello massimo consentito dai disciplinari per il Bardolino e il Chiaretto”.

14 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 UOMINI&VIGNE COCKTAIL La gastronomia Peck entra nei ready to drink Peck presenta la sua prima linea di cocktail artigianali ready to drink. La storica gastronomia milanese incontra il mondo del ready to drink con una l inea di cocktai l a marchio Peck: Negroni, Martini Dry e Cosmopolitan, proposti anche in eleganti box con una selezione di food. A caratterizzare ulteriormente questa linea è il concept grafico. Le etichette delle tre bottiglie, nate dalla fantasia dell’illustratore Gianluca Biscalchin, mostrano una galleria dei più famosi fenotipi milanesi immersi nello skyline della città. Dal giovane bon viveur che sorseggia il suo Negroni sullo sfondo di piazza Gae Aulenti, alla signora glamour che gusta il Cosmopolitan di fronte alla Torre Velasca, per arrivare al classico uomo d’affari con il Martini Dry davanti al Duomo. I tre cocktail Peck possono essere acquistati insieme, singolarmente, o in speciali box con tutto il necessario per gustare un aperitivo completo a casa propria. Lo storico negozio di via Spadari, che vanta una delle più grandi enoteche d’Italia con oltre 3 mila etichette, ha aperto nel 2018 il cocktail bar Peck CityLife, diventato un punto di riferimento nel mondo della mixology milanese. DISTRIBUZIONE Rinaldi 1957 importa il Pusser’s Rum Rinaldi 1957 è il nuovo distributore di Pusser’s Rum, l’unico rum al mondo realizzato seguendo le indicazioni della Marina inglese. Un rum il cui proprietario del marchio, l’ex ufficiale di Marina Charles Tobias, ha acquistato i diritti per poter realizzare un Navy Rum fedele a quello che veniva distribuito ai marinai inglesi come razione quotidiana per il lavoro in mare. Il Rum Select Aged 151 è un rum a gradazione piena imbottigliato a 75,5% volumi che matura per oltre tre anni ed esalta il gusto della tradizione del pot still in legno, e rimane molto rotondo nonostante l’alta gradazione. Il numero 151 indica il proof number che corrisponde al doppio della percentuale alcolica che in Italia misura la gradazione. Ha un colore simile a quello della castagna matura, al naso riporta come nota dominante quella dello zucchero Demerara con sentori di tabacco e cannella; al palato è pieno, morbido, con note di spezie, uva sultanina e quercia tostata. Il finale è lungo. CONSORZI Mariacristina Castelletta presidente di Alta Langa Cambio della guardia ai vertici del Consorzio Alta Langa: il nuovo presidente è Mariacristina Castelletta, che si occupa del marketing dell’azienda di famiglia, Tosti1820, e fa parte anche del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Vermouth di Torino. Ad affiancarla come vicepresidente, in continuità con gli anni precedenti, è Giovanni Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto. Castelletta succede a Giulio Bava, della Giulio Cocchi, che ha guidato il Consorzio per tre mandati consecutivi tra il 2013 e il 2022. “La Denominazione Alta Langa Docg sta crescendo e lo sta facendo bene -spiega Castelletta- Più di 50 produttori oggi fanno parte del Consorzio, le cuvée prodotte sono complessivamente 90; la base agricola è composta da circa 90 viticoltori e il vigneto si estende per 377 ettari. Nella vendemmia 2021 abbiamo prodotto tremilioni di bottiglie”. Sul fronte delle promozioni il 6 giugno si è svolta con successo a Torino la nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa: in degustazione 115 etichette -tra vini bianchi, rosati, riserve, millesimi rari- di 46 produttori. TOSCANA Vigna dell’Impero 1935 en primeur la 2018 Vigna dell’Impero 1935 è uno dei maggiori protagonisti della cantina aretina Tenuta Sette Ponti. Un vino iconico che esprime il meglio del territorio e della sua memoria vinicola, realizzato a partire da una vigna di oltre 80 anni, piantata nel 1935 su volere di Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, Vice Re d’Etiopia, per celebrare la vittoria dell’Abissinia. Vigna dell’Impero rappresenta il lato più storico di Tenuta Sette Ponti, la vigna madre che affonda le radici in tre ettari terrazzati di proprietà della famiglia Moretti Cuseri dagli anni ’50. Vigna dell’Impero 1935 è un vino di grande struttura e con un’elevata predisposizione ai lunghi invecchiamenti, contraddistinto da unamacerazione particolarmente soffice e lunga che permette di esaltare le qualità organolettiche del sangiovese di questo Cru. L’affinamento richiede almeno due anni in botti di rovere e viene completato in bottiglia per almeno 12 mesi. Prodotta in edizione limitata e solo nelle migliori annate, è oggi sul mercato con la 2018 en primeur, ancora in fase di affinamento, ma già complessa, intensa, persistente, equilibrata e armonica.

PREMI Il Nonino45° anno+due allo scrittoreDavidAlmond La Distilleria Nonino ha assegnato i premi Nonino 45° anno+due. Lo scrittore britannico David Almond ha ricevuto il Premio internazionale Nonino 2022, mentre all’intellettuale e femminista statunitense Nancy Fraser e al filosofo italiano Mauro Ceruti è stato consegnato il premio Maestri del nostro tempo. Al progetto sociale Affido Culturale è andato il premio Nonino Risit d’aur Barbatella d’oro. La Giuria del Premio è presieduta da Antonio Damasio e composta da Adonis, Suad Amiry, John Banville, Peter Brook, Luca Cendali, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea ed Edgar Morin. La cerimonia, a Ronchi di Percoto (Ud), sede della Distilleria, ha segnato anche l’inizio delle celebrazioni per i 125 Anni in Distillazione della famiglia Nonino, che ha istituito il riconoscimento nel 1975, con l’obiettivo di salvare gli antichi vitigni autoctoni friulani in via di estinzione e per la valorizzazione della civiltà contadina. Per l’occasione, Salvatore Calabrese “The Maestro” ha preparato, sul palco, il cocktail Speranza con Grappa Nonino 41° con il quale hanno brindato tutti gli ospiti. CONSORZI Giulitta Zamperini guida il vino Orcia Sarà Giulitta Zamperini a guidare per i prossimi tre anni il Consorzio del Vino Orcia. La giovane imprenditrice, già vicepresidente nei due precedenti mandati, è stata chiamata a sostituire Donatella Cinelli Colombini che diventa vicepresidente insieme a Roberto Terzuoli. Un Consiglio in parte rinnovato per dare continuità all’eccellente lavoro svolto dalla precedente amministrazione con l’obiettivo di arrivare al passaggio dalla Doc alla Docg. Classe 1990, Giuditta Zamperini è nata a Siena, ma cresciuta a San Quirico d’Orcia, ed è perito chimico. L’amore per la terra e per il vino arrivano dal padre, Luca, che ha fondato l’azienda nel 1999. Tra i principali obiettivi della presidente c’è quello della salvaguardia del paesaggio agricolo che crea valore economico e dove si registrano ogni anno 1,4 milioni di presenze turistiche, con un milione di escursionisti, molti dei quali sono stranieri che hanno case di proprietà nella zona con un agriturismo o un servizio di ristorazione. QUESTA INSERZIONE POTREBBE ESSERE TUA SENZA SPENDERE UN EURO. adv-aqz-vinitaly-220x280.indd 1 Con Acquazzurra puoi ottenere spazi pubblicitari a costo zero in cambio dei tuoi beni e servizi. Puoi chiamarlo bartering, cambio merce o semplicemente un’idea geniale. adv-aqz-vinitaly-220x280.indd 1 Scopri di più: www.acquazzurra.biz/barter 80.indd 1 16/02/22 16:43

16 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 Eroico, l’amaro che arriva dal Medioevo Amaro Eroico è un liquore artigianale creato da Vittorio Gargaglione, titolare di Essentia Mediterranea: 22 essenze ottenute attraverso processi separati di macerazione a freddo di erbe e botaniche miscelate secondo un’antica ricetta. Un prodotto vellutato dal bouquet fresco e speziato, perfetto da solo con l’aggiunta di ghiaccio o in cocktail Barbara Amati LIQUORI Nasce da un’antica ricetta rivisitata da Essentia Mediterranea ed è distribuito da Pellegrini. È Costituito da 22 essenze prodotte con erbe e botaniche di Calabria Un liquore artigianale, nato ad Altomonte, piccolo borgo in provincia di Cosenza. È l’Amaro Eroico realizzato con 22 essenze ottenute attraverso processi separati di macerazione a freddo e miscelate seguendo un’antica ricetta. Una ricetta rivisitata secondo il gusto moderno da Vittorio Gargaglione, fondatore di Essentia Mediterranea, con l’obiettivo di valorizzare erbe e botaniche del Mediterraneo. Un prodotto che nasce dal delicato equilibrio tra la sua componente amaricante (arancia amara, genziana e china) e la sua nota balsamica derivata dalla lenta infusione del rosmarino, dell’origano e del ginepro di cui è ricco l’entroterra della regione. Gli agrumi (bergamotto di Calabria, mandarino di Calabria, arancia rossa di Sicilia Igp e limone di Sorrento Igp) costituiscono l’indispensabile nota di alleggerimento, completata dall’aggiunta della mandorla e della liquirizia calabrese. Contraddistinto da una elegante etichetta blu e oro, l’Amaro Eroico ha un colore ambrato e luminoso, un bouquet fresco e speziato che sprigiona un’armonia di profumi; la sua texture è velluto liquido e il gusto è intrigante. Per capire le origini di questo amaro bisogna andare ad Altomonte dove la leggenda narra che nel 1059 Sichelgaita, principessa guerriera, creò la ricetta di un Elixir di Lunga Vita a base di radici, erbe e agrumi per ritemprare le truppe dopo la battaglia. I monaci di Altomonte hanno tramandato la ricetta anche grazie alla Giacobini, Reale Fabbrica di Liquori, fondata nel 1879. Qui, Carlo Moliterno iniziò il suo percorso professionale e poi costituì nel 1939 l’omonima azienda. Vittorio Gargaglione, uno degli eredi della famiglia Moliterno e fondatore di Essentia Mediterranea, nel 2020 ha intrapreso un progetto con l’obiettivo di ridare nuova vita a questa antica ricetta. L’Amaro Eroico ha visto la luce nel 2021 e ha trovato in Pietro Pellegrini la figura professionale adatta a valorizzarlo e a distribuirlo. “Un anno fa l’abbiamo messo in catalogo e abbiamo iniziato a posizionarlo con l’obiettivo di inserirne nei vari canali horeca 8 mila bottiglie, invece ne abbiamo vendute 10 mila e quest’anno puntiamo a 24 mila bottiglie”. Pellegrini da sempre importa e distribuisce vini e distillati, ed è la prima volta che sceglie di confrontarsi con un amaro, un prodotto che considera in linea con la filosofia aziendale: “Tra i liquori l’amaro è sempre stato il più vicino al mondo ristorazione e a quello delle enoteche. Bitter e gin sono prodotti adatti per essere miscelati in cocktail, ma lo è anche l’amaro: così gli si dà un’ulteriore possibilità di utilizzo e di consumo -spiega- Il trend dell’amaro con ghiaccio a fine pasto è in crescita: un prodotto con 28° alcol con l’aggiunta di ghiaccio diventa meno alcolico del vino e i consumi sono altissimi. Ci sono realtà che registrano grandi numeri e adesso siamo arrivati anche noi. Inoltre, e non è cosa da poco, la produzione di un amaro di qualità è ripetibile nell’arco dell’anno. Per ora distribuiamo l’Amaro Eroico, ma presto ne avremo un altro: se il primo è prettamente mediterraneo, il secondo sarà più alpino”.

18 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 UOMINI&VIGNE ACQUISIZIONI Tinazzi compra Pian del Gallo nel Chianti Dal Veneto alla Puglia, pas sando pe r l a Toscana . T inazz i , importante Gruppo di cantine con sede a Lazise, si completa con un’acquisizione in una delle aree vinicole italiane più amate nel mondo: quella del Chianti Classico. Il Gruppo ha acquisito il podere Pian del Gallo a Greve in Chianti (Fi) attraverso la società agricola Campopian controllata da Tinazzi e amministrata da Francesca Tinazzi, che possiede e gestisce i vigneti in Veneto. A oggi sono tre le proprietà che ne fanno parte: Poderi Campopian a Sant’Ambrogio di Valpolicella (Vr), Cascina Montelupo nel Custoza (Vr) e Tenuta Valleselle a Bardolino (Vr). Pian del Gallo è una piccola azienda agricola biologica di 5,5 ettari con vigneto Chianti Classico Docg e Toscana Igt. Un luogo dedicato all’accoglienza, grazie alla presenza di una struttura ricettiva, in cui si produce anche un olio extravergine di oliva Dop dall’oliveto di proprietà. Tutte le produzioni agricole sono soggette da più di vent’anni a conduzione biologica certificata da Icea. ANNIVERSARI Tenuta Amodio celebra il Canova Tenuta Amodio di Possagno (Tv) ha presentato il progetto per gli anniversari Canoviani che si svolgono nel 2022-2023, a due secoli dalla morte dello scultore. L’occasione è stata l’inaugurazione della mostra Canova e il dolore. Le stele Mellerio, esposizione ideata da Vittorio Sgarbi, presidente di Fondazione Canova, e dedicata al monumento funebre realizzato su richiesta del conte Mellerio. Un evento che trova il suo apice nella ricomposizione -per la prima volta dallo smembramento- della cappella privata di Villa Gernetto a Lesmo (Mb), luogo per il quale sono stati realizzati da Antonio Canova i due bassorilievi commissionati dal conte GiacomoMellerio inmemoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco: grazie a questa esposizione, le due stele sepolcrali in marmo si sono finalmente riunite ai due originali in gesso, conservati nella Gypsotheca di Possagno. Tra i progetti di Tenuta Amodio anche un’etichetta celebrativa dell’Asolo Prosecco Superiore Docg, realizzato in una serie limitata di 1.000 bottiglie numerate. INVESTIMENTI I fratelli Cecchetto in Friuli con Aganis Dall’acquisizione di una realtà da tempo dismessa nei pressi di Borgo Salaris a Treppo Grande, inprovincia di Udine, nasceAganis, il nuovo progetto di Simone, Fabio e Alessio Cecchetto, i tre fratelli alla guida della trevigiana Ca’ di Rajo. Aganis è il termine dialettale che definisce le “agane”, figure femminili della mitologia alpina, particolarmente note in Carnia, che abitano intorno ai corsi d’acqua. Un omaggio al territorio dei fratelli Cecchetto che si sono ispirati alle leggende popolari e al vicino fiume Cormor che scorre accanto ai vigneti della tenuta, situata ai piedi delle Alpi Giulie, a ridosso dei Colli Orientali. Un investimento di cinque milioni di euro per l’avvio della nuova cantina friulana che punta su varietà autoctone, enoturismo e sostenibilità. L’azienda è composta da 22 ettari di vigneto e 15 di bosco. Il progetto prevede la realizzazione di due spumanti, una Ribolla Gialla e un Rosé da uve 100% pinot nero, e autoctoni in versione vini fermi come Friulano, Refosco, Malvasia e Ribolla Gialla. Tra i vitigni internazionali di punta, debuttano un Merlot, un Cabernet Sauvignon, un Sauvignon e uno Chardonnay. Nella foto, da sinistra, Simone, Alessio e Fabio Cecchetto. CONSORZI Lavinia Zamaro direttore del Collio Lavinia Zamaro è il nuovo direttore del Consorzio di Tutela Vini Collio. La nomina va a completare una squadra interna sempre più al femminile e capitanata dal presidente rieletto all’unanimità David Buzzinelli. Nato nel 1964 e composto da 178 soci, il Consorzio Collio è una realtà che si sta sempre più strutturando e rappresenta 1.300 ettari di superficie vitata. In occasione della nomina sono stati presentati alcuni progetti che riguardano svariati fronti, partendo dalla sostenibilità ambientale per arrivare all’enoturismo. Per la sostenibilità il Consorzio nel 2022 ha raccolto 17 adesioni da parte delle cantine associate e punta a fare da capofila in un territorio che predilige sempre più una produzione che riduce al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e punta a razionalizzare le tecniche agronomiche, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici. Nella foto, Lavinia Zamaro con il Consiglio di amministrazione del Consorzio.

20 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 PIEMONTE Attraggo, due spumanti dallapiacevole freschezza Attraggo è la nuova linea di spumanti creata dall’azienda Bosca di Canelli (At) indirizzata al canale horeca. Una proposta che si inserisce all’interno di un progetto di ampliamento dell’offerta che lo scorso anno ha visto protagoniste le linee Ispiro (metodo Classico) ed Esploro (metodo Charmat). Attraggo è declinata in due versioni Cuvée Brut Nature e Cuvée Dolce. La prima si caratterizza per il sapore pieno, fresco e minerale con una sensazione retro-olfattiva lievemente fruttata; all’olfatto emerge un sentore intenso e fragrante caratteristico di crosta di pane. La Cuvée Dolce si contraddistingue per il sapore caldo e dolce, con sensazione di piacevole freschezza, così come il sentore intenso e fragrante, aromatico e fruttato. Il colore per entrambe è giallo paglierino brillante con un perlage fine e persistente. “Attraggo racchiude la passione della famiglia Bosca, perché nasce dalla rivisitazione di due storiche etichette -Madame e Monsieur Bosca- create da Luigiterzo come inno all’amore per sua moglie”, spiega Pia Bosca, Ceo della casa vinicola. Due spumanti trasversali, dalla mixology al tutto pasto, con uno stile e un packaging controcorrente. CHAMPAGNE La Cuvée n.745 di Maison Jacquesson Èarrivata sul mercato italiano, importata e distribuita da Pellegrini di Cisano Bergamasco, l’attesa Cuvée n.745 Extra Brut di Champagne Jacquesson, disponibile dopo cinque anni di élevage e di maturazione in cantina. La nuova Cuvéenumeratanascedall’assemblaggiodi vini dell’annata2017 provenienti da decine di parcelle e si completa con alcuni vins de réserve conservati in cantina per diversi anni. Fedeli alla loro “rivoluzionaria” filosofia, i fratelli Jean-Hervé e Laurent Chiquet proseguono nella produzione di una sola Cuvée n.7.. all’anno, per un’esperienza di degustazione sempre unica e speciale. Le Cuvée vengono numerate per datarle e per metterne in evidenza le differenti personalità. Ciò che conta davvero, per i fratelli Chiquet, è che il meglio di ogni raccolto venga esaltato e celebrato, in quanto ogni singola annata è diversa da quella successiva e da quella precedente. La nuova Cuvée n. 745 è stata prodotta allo scopo di ricercare l’espressione dell’annata di riferimento, la 2017, mettendone in risalto le peculiarità. L’inverno e la primavera sono stati poco piovosi, l’inizio della primavera è stato mite, ma in aprile alcune gelate tardive hanno devastato i vigneti, in particolare nella Côte des Blancs. Poi fino a luglio il tempo è stato bello e la fine dell’estate è stata calda, ma piovosa. La raccolta, nei vigneti di Aÿ, Dizy, Hautvillers (66%), Avize e Oiry (34%) è iniziata il 4 settembre ed è terminata il 13. Una selezione rigorosa delle uve ha portato a basse resema ha permesso di ottenere grappoli maturi e sani: ne sono risultati vini generosi, di struttura, densi. La Cuvée è composta dal 66% di Pinot Noir e Meunier e per il 34% di Chardonnay dell’annata 2017, poi completata con il 30% di vini di riserva. Il dosaggio è di 0,75 grammi per litro. La Cuvée n. 745 esprime tutta la freschezza dell’annata. Ha un colore luminoso giallo paglierino caratterizzato da vivaci riflessi e dal perlage fine; all’olfatto domina un fresco bouquet che rimanda ai profumi della frutta tropicale e dei fiori di campo. Il sorso è avvolgente, pieno e ben bilanciato, e chiude con una piacevolissima nota succosa. Uno Champagne elegante, fine e dinamico. Della Cuvée n.745 sono state prodotte 205.164 bottiglie, 8.082 magnum e 250 jéroboam. NOVITÀdaSTAPPARE SICILIA Contesa dei Venti 2020 omaggio al Nero d’Avola Elegante e dalla personalità avvolgente. È il nuovo Nero d’Avola prodotto nella Tenuta di Vittoria con il quale Donnafugata rende omaggio al vitigno principe della viticoltura siciliana. Contesa dei Venti è l’espressione di un territorio che dà vita a vini morbidi e dall’animo floreale, capaci di innovare il modo di bere un vino rosso. Una piccola produzione di pregio che si affianca al Floramundi Cerasuolo di Vittoria Docg e a Bell’Assai Frappato di Vittoria Doc e che vuole essere un Nero d’Avola identitario, figlio del territorio e di una originale interpretazione. Un rosso in purezza, fresco, armonico e dal tannino suadente con una nuova etichetta dai colori intensi che parlano di susine rosse e di lavanda, note che si ritrovano nel calice. Contesa dei Venti 2020 ha un nome che prende spunto dalla piacevole brezza che è sempre presente nel territorio di Vittoria.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==