N°139 Dicembre

39 Food&Beverage | dicembre 2021 filosofia originale, come nel caso di Miseria e Nobiltà, in cui la “povertà” del pane e della cipolla incontra il “lusso” dell’ostrica e del caviale, oppure nel caso del Ramen d’autunno, dove al posto dei noodles troviamo i tagliolini, serviti con fungo cardoncello, uovo di quaglia e i classici nameboko giapponesi, che qui però sono di ricotta. La proposta enoica di Aria, curata dalla sommelier Serena De Vita, condivide la filosofia tradizionale-contemporanea di Paolo Barrale, ricalcandone i connotati essenziali: specializzazione territoriale analizzata attraverso una lentemoderna. Si rimarca il concetto di vino come alimento complementare, in grado di dialogare con l’entità della proposta gastronomica e sposare l’originalità dei suoi percorsi. Circa 300 etichette diventano l’espediente per raccontare storie di artigiani, vignaioli, personaggi simbolo del vecchio e nuovo continente che, con la propria particolare visione del vino, contribuiscono a dar voce alla stessa attività di pensiero: ecosostenibilità della produzione, vinificazioni poco invasive e piacevolezza di beva. Una particolare attenzione verso i vini naturali, biologici ebiodinamici, espressioni sincere dei vitigni e delle singole aree geografiche, dal nord al sud dell’Italia, dal Mediterraneo agli oceani. Grande spazio, naturalmente, alla Campania, vero caleidoscopio varietale italiano. Aria Restaurant via Loggia dei Pisani 2 80134 Napoli tel. + 39 081.8430195 reservation@ariarestaurant.it ariarestaurant.it La cucina di Paolo Barrale si contraddistingue per la concretezza, unita a divertimento, a ricerca di modernità e di contemporaneità perseguita senza snaturare il concetto di cucina territoriale. Come in Miseria e Nobiltà, a sinistra, in cui la povertà del pane e della cipolla incontra il lusso dell’ostrica e del caviale, nei Paccheri salsiccia e friarielli e nel Ramen d’autunno, dove al posto dei noodles ci sono i tagliolini

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