N°138 Novembre

80 Food&Beverage | novembre 2021 È dedicata al Food la quinta edizione della Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro che si tiene a Bologna fino al 28 novembre. Organizzata dalla Fondazione Mast (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) e curata da Francesco Zanot, si articola in 10 esposizioni nel centro storico e una nella sede dello stesso Mast. Il cibo è il protagonista di questa edizione, è una lingua per decifrare popoli ed eventi attraverso l’analisi dei processi di realizzazione dei prodotti che poi verranno venduti e consumati. Le mostre fotografiche ripercorrono un periodo che parte dagli anni Venti del Novecento per arrivare ai giorni nostri, toccando svariati argomenti come l’impatto dell’industria alimentare sul territorio, il rapporto tra cibo e territorio, l’introduzione della meccanizzazione nella lavorazione della terra e nell’allevamento, la questione del grano, l’evoluzione del cibo, l’alimentazione organica e naturale, la cucina, le tradizioni locali, i mercati, la pesca. La Biennale è accompagnata da un libro con fotografie e ricette pensate dallo chef e scrittore Tommaso Melilli, che interpreta i diversi scatti con una ricetta originale. Tre gli artisti italiani presenti con i loro scatti: Andro Gilardi, Lorenzo Vitturi e MaurizioMontagna. Andro Gilardi ha sempre documentato situazioni di vita reale accompagnate da dettagliati reportage. Quando si cimenta nel tema dell’alimentazione mette in evidenza le faticose condizioni di chi lavora nei campi, per le strade e nelle industrie. È molto attento alle donne, qui protagoniste della sua foto Giovani donne portano zucche sulla testa che fa parte di un’ampia foto-inchiesta sui braccianti agricoli di Qualiano (Napoli) del 1954. Nonostante la fatica del lavoro svolto le due ragazze sorridono di fronte all’obiettivo. La serie Fisheye di Maurizio Montagna è dedicata al rapporto tra la Valsesia e la pesca, da qui la ricetta abbinata, Trota in foglia di fico, con chiari riferimenti anche alla natura e alla trasformazione della stessa spesso in negativo da parte dell’uomo. Al cromatismo dei cibi s’ispira la serie Money Must Be Made di Lorenzo Vitturi, a cui Melilli dedica il Plateau arancione. Tra gli stranieri, Herbert List, interessato al passato e alla classicità, ama fotografare i monumenti. Nel dopoguerra si era recato nell’isola di Favignana per immortalare la tonnara della famiglia Florio con particolare attenzione a ogni passaggio della lavorazione del tonno. Questo pesce ebbe un forte momento di notorietà in seguito ai due film, usciti in contemporanea e dedicati alle isole Eolie, che ne mettevano in evidenza la mattanza e che aveFoto che raccontano il cibo dai campi alla tavola ESPOSIZIONI A Bologna dieci esposizioni mettono al centro il cibo nel periodo che va dagli anni Venti del Novecento fino ai giorni nostri. L’impatto dell’industria alimentare e il rapporto fra cibo e territorio Irene Catarella “Giovani donne portano zucche sulla testa” è una delle fotografie di Andro Gilardi che fa parte di un’ampia foto inchiesta sui braccianti agricoli di Qualiano (Napoli) del 1954. Qui sopra, “Valsesiana” di Maurizio Montagna e la foto del carretto di un ambulante di autore anonimo

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