N°138 Novembre

8 Food&Beverage | novembre 2021 UOMINI&VIGNE ABRUZZO Riorganizzare la filiera In occasione della Milano Wine Week, come di Vinitaly Special Edition, il Consorzio tutela Vini d’Abruzzo ha colto l’opportunità per ritrovare operatori e giornalisti, rinsaldando il fil rouge della conoscenza che si era interrotto a inizio 2020. In questo periodo, però, il Consorzio non è stato certo inattivo e ha supportato le aziende cambiando approccio con tante attività online e altre gestite in modo diverso che sotto molti aspetti hanno rappresentato un’innovazione positiva. “Il contatto umano rimane importante, perché il vino deve essere degustato e raccontato. Oggi siamo contenti di essere ripartiti e speriamo che questo slancio continui -commenta il presidente del Consorzio Valentino Di Campli- Il 2021 sta procedendo bene, migliore del 2020 e del 2019, anche se ci sono diversità all’interno del sistema che vanno comprese e supportate. Le aziende più piccole che lavorano con l’horeca sono state maggiormente penalizzate, ma nella tarda primavera di quest’anno sono riuscite a recuperare. Le nostre Doc e Docg stanno andando bene su tutti i mercati: esportiamo il 70% della produzione. Abbiamo programmi di promozione pluriennali e questo aiuta a muoversi con una visione più lunga. Ci stiamo sempre di più organizzando per dare maggior chiarezza all’espressione del nostro territorio che ha al suo interno distintività importanti. Su questo stiamo riorganizzando la filiera e speriamo a breve di poter raccontare in modo più chiaro le nostre specificità con un modello nuovo all’interno del sistema italiano. Con un po’ di accortezza siamo riusciti a mettere d’accordo i produttori per modifiche trasversali e stiamo lavorando sul disciplinare per consentire la produzione oltre i 600 metri, uno degli strumenti per combattere il cambiamento climatico: l’idea è dare valore a entità territoriali sempre più piccole all’interno di una regione che ha tante diversità”. I tre quarti della produzione di vino in Abruzzo provengono infatti da 35 cantine cooperative che, con quelle private, arrivano a 250 aziende di trasformazione. Si producono 130 milioni di bottiglie di cui 100 milioni di Montepulciano d’Abruzzo. “Il futuro non passa soltanto dalla qualità, ma anche dall’organizzazione della filiera: è un problema culturale”, aggiunge Di Campli. BOLLICINE A Modena il successo di ChampagneExperience Oltre 6 mila accessi hanno segnato il successo della quarta edizione di Champagne Experience, la manifestazione dedicata alle bollicine francesi che si è svolta nei padiglioni di Modena Fiere il 10 e 11ottobre. Organizzata da Società Excellence, che riunisce 18 tra i maggiori importatori e distributori di vini e distillati, la quarta edizione ha registrato una crescita del 30% di assaggiatori rispetto all’ultima, svoltasi nel 2019 prima dell’arrivo della pandemia, e il sold out di tutte lemaster class. “Siamo davvero soddisfatti per la grande risposta che abbiamo ricevuto sia da parte degli espositori, ben 121 che hannomesso in degustazione oltre 600 etichette, che di tutti coloro che hanno voluto assaggiare le nostre etichette, dagli operatori ai consumatori”, sottolinea Lorenzo Righi, direttore di Società Excellence. Ottima la risposta da parte di enotecari, ristoratori, barman, esperti del del settore che rappresentano il 75% dei visitatori della manifestazione. VINI Magnetic 2019, la firma di Donne Fittipaldi Donne Fittipaldi è un’azienda tutta al femminile che si trova sulla strada Bolgherese a pochi metri dal celebre viale dei Cipressi cantato dal Carducci. Nata nel 2004, è guidata da Maria Fittipaldi Menarini insieme alle quattro figlie ognuna delle quali, pur avendo una propria distinta professione, ricopre un ruolo preciso in azienda. L’obiettivo è sempre stato quello di produrre vini di grande eleganza e armonia, ma soprattutto capaci di trasmettere tutto il carattere dei grandi nomi bolgheresi. L’ultimo nato, accanto alla loro ormai nota produzione di Bolgheri Doc e Bolgheri Superiore, è il Magnetic 2019, un Cabernet Franc in purezza. Magnetico è il sapore di questo vino, ricco di frutto nero, erbe e spezie e dal sorso fresco e persistente. Magnetica è l’etichetta, disegnata da Giulia Fittipaldi riprendendo da una foto l’occhio della madre: un occhio ammaliante che sembra voler carpire le sensazioni dalla mente dell’assaggiatore. Ad accompagnare la degustazione la simpatica e golosa cucina di Omar Barsacchi dell’Osteria Magona di Bolgheri insieme alla “ciccia” del celeberrimo macellaio di Panzano Dario Cecchini.

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