N°138 Novembre

48 Food&Beverage | novembre 2021 La pizza rimane un evergreen per gli italiani. Anche se cambiano le mode alimentari per tutti noi è sempre difficile farne a meno. Lo ribadisce la Doxa con una ricerca commissionata da Eataly presentata a Impronte Pizza 2021, l’incontro organizzato dalla catena di Oscar Farinetti giunto alla seconda edizione che coinvolge i grandi nomi della pizza italiana. La ricerca ha esplorato il tema del consumo di pizza in base a diversi parametri: frequenza, tipologie preferite, comportamenti di scelta, importanza di fattori come ingredienti, filiera e leggerezza. Le risposte confermano ciò che in realtà già conosciamo, ovvero che la pizza è considerata un comfort food legato a momenti di convivialità, ma con una frequenza di consumo molto elevata. L’86% la gusta una volta la settimana, mentre il 40% arriva anche a due volte ogni sette giorni. I più giovani, che appartengono alla fascia d’età fra i 18 e i 24 anni, vanno oltre perché possono arrivare anche a tre volte. La versione preferita è quella classica, tonda, realizzata con materie prime di qualità: a guidare la scelta è la ricerca di prodotti di filiera e ingredienti made in Italy, oltre alla leggerezza degli impasti, fattori per i quali i consumatori sono disposti a pagare di più, soprattutto nella fascia di età18-24. Secondo l’analisi, gli italiani pagano volentieri un prezzo più alto se una pizza è preparata con ingredienti di qualità (84%) e italiani (76%) e se è lievitata a lungo (66%), scelta prediletta dai consumatori più maturi. Altre caratteristiche ricercate sono gli ingredienti sostenibili (56%) e le farine di grani antichi (52%), meno impattante invece la fama del pizzaiolo, che interessa un segmento più di nicchia, (24%) che sale a un 35% tra i giovani nella fascia d’età 14-34 anni. Una tendenza che mostra un cambio di passo e di mentalità: dall’analisi emerge che la pizza non è più percepita come un alimento da consumare con moderazione, perché fa ingrassare o perché pesante (lo pensano solo rispettivamente il 5% e il 3% degli intervistati), ma come un comfort food da condividere in compagnia durante una serata tra amici o in famiglia. La pizza è una, ma le sue declinazioni e forme sono tante: alta, sottile, al trancio, alla pala, gourmet. Insomma, le opzioni tra cui scegliere non mancano, ma le preferenze del 76% degli italiani vanno a quella classica, tonda, servita con condimenti che vanno dal classico al creativo (45%), o la napoletana con il cornicione alto (31%), probabilmente anche le più note e diffuse sul territorio dal nord a sud d’Italia. La romana, sottile e croccante, è scelta dall’11% degli intervistati, mentre quella al taglio, in teglia o in padella, dal 7%. La versione gourmet, tagliata a spicchi e con ingredienti ricercati, è preferita solo dal 5%. La ricerca Doxa svela una curiosità interessante: se un tempo nell’immaginario comune la pizza era normalmente legata a un consumo abitudinario, oggi più di un terzo degli italiani dichiara di essere propenso a sperimentare gusti diversi e proposte nuove quando è fuori a cena (soprattutto nella fascia di età che oscilla tra i 18 e i 44 anni). Dall’analisi si evince che gli Francesco Torlaschi INDAGINI La pizza, comfort food per eccellenza È sempre intatta la passione per questa specialità declinata in mille ricette che, soprattutto i più giovani, consumano anche tre volte la settimana. Ma sono fondamentali la qualità degli ingredienti e la digeribilità La pizza nella versione tonda rimane la preferita. All’interno di questo segmento raccoglie molti consensi la versione napoletana con il cornicione alto seguita a distanza dalla romana sottile e croccante e dalla versione al taglio

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