N°134 Febbraio Marzo

90 Food&Beverage |febbraio-marzo 2021 Era il 1957 quando i fratelli Minotti, falegnami con la passione per il vino, decisero di rilevare la licenza di un locale di Meda, proprio al confine tra due province, Como e Milano (oggi Monza Brianza). Quasi obbligata la scelta del nome, a indicare il territorio di appartenenza. Sono anni di ricostruzione e di fermento, la Brianza si avvia a diventare una zona di eccellenze e un esempio di fiorente sviluppo artigianale; recuperato un po’ di ottimismo e di energie la popolazione esce, si muove, si incontra. Bar Milano, spazioso e accogliente, vanta uno straordinario biliardo che ancora oggi, coperto, fa bella mostra di sé e, in occasioni speciali, si veste di mise en place a tema per degustazioni o cene. A raccontarne la storia sono Giovanni Minotti e la moglie Michela, oggi unici titolari: posato e timido lui, esuberante e coinvolgente lei, condividono ricordi e aneddoti. Le voci si rincorrono, si punzecchiano, si correggono, insieme ricostruiscono un puzzle che è storia di una famiglia, di una città, di un territorio. I genitori di Giovanni, Fulvio e Teresa, consapevoli delle potenzialità, si aprirono a un’offerta più varia, restando un punto di riferimento per i concittadini, complice il fatto di essere il primo bar con la televisione, ma anche un’attrattiva per una clientela benestante che da Milano e Como transitava alla ricerca della genuina cucina brianzola. “All’inizio il locale era più grande, perché comprendeva il piano di sopra, perfetto per banchetti, soprattutto matrimoni -ricorda Giovanni Minotti- Non era raro che personaggi famosi o altolocati si fermassero a magiare al Bar Milano, Fausto Coppi e la Dama Bianca, ad esempio”. Sembra veramente di fare un salto nel tempo, ma la curiosità di arrivare a oggi è forte. “Giovanni, dei quattro figli di Fulvio e Teresa, era l’unico a non lavorare nel bar -incalza Michela- ma le vicende della vita ci hanno condotti qui. Del resto l’amore per il vino era una passione di famiglia”. Gli anni ’90 segnano la svolta, molti più bar e ristoranti nella zona spingono a un cambiamento, ma senza stravolgere. Michela punta sulla rivisitazione dei piatti della tradizione e porta il valore aggiunto delle origini pugliesi: “Le orecchiette broccoli e stracciatella sono uno dei miei piatti più richiesti”. Alla tradizionale offerta, dalla colazione con brioche di pasticceria e torte fatte in casa ai celebrati risotti, si aggiunge una cura particolare per l’aperitivo che negli anni è diventato, soprattutto nel weekend, una sorta di light dinner. Dalle 17.30 alle 21 la passerella è tutta per i vini di Giovanni: sensibile e attento alle piccole produzioni di nicchia non manca di vantare, nel centinaio di etichette della sua cantina, bottiglie di pregio, strizzando l’occhio alla moda ma sempre pronto, a chi lo chiedesse, a dare un consiglio, proporre qualcosa di nuovo, promuovere una cultura del buon bere che spazia nelle eccellenze di tutta Manuela Caspani BRIANZA Al Bar Milano per gustare cassoeula e orecchiette Nel locale della famiglia Minotti si parte con la colazione e si arriva ai risotti passando per l’aperitivo. Con proposte della tradizione e un tocco di Puglia Giovanni e Michela Minotti, titolari del locale di Meda. Da quando era l’unico bar con televisione e attraeva una clientela benestante anche da Milano, il Bar ha fatto molta strada. L’evoluzione è partita dagli anni Novanta valorizzando anche il momento dell’aperitivo

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