N°138 Novembre

69 Food&Beverage | novembre 2021 verso vini a Denominazione di origine, a più elevato valore aggiunto, che sono cresciuti del 17% e tra di essi gli spumanti sono stati i più performanti segnando un +27% contro il +15% dei vini fermi. In tutti i quattro mercati di lingua inglese citati, nel 2021 si è verificato un cambiamento delle tipologie di consumatori di bollicine. Coloro che hanno un’età superiore ai 55 anni hanno cominciato ad allontanarsi dai consumi di spumante nel 2016 e se ne bevono lo fanno più raramente. La tendenza è stata accelerata dalla pandemia a causa dell’impossibilità di socializzare, a causa delle chiusure dei locali e per le mancate occasioni di festa e di vacanza. Di contro, i protagonisti della crescita della categoria negli ultimi anni e la ripresa negli ultimi 12 mesi si deve principalmente ai Millennials e alla Gen-Z, in prevalenza di genere maschile. Si tratta di adulti di età inferiore ai 45 anni che abitano nei centri urbani che frequentano abitualmente locali fuori casa rispetto ai consumatori più anziani, con disponibilità Ormai le bollicine sono protagoniste di aperitivi o di situazioni più normali che non siano una celebrazione. E i consumatori sono sempre di più giovani che le gustano più di frequente e le preferiscono a birra e distillati. Sopra, le vigne di Tenuta del Buonamico a Montecarlo (Lu) TENUTA DEL BUONAMICO Spumanti Particolare, eleganti e complessi La storia delle bollicine alla Tenuta del Buonamico, a Montecarlo (Lu), prende il via nel 2010 quando si decise di iniziare una sperimentazione con 2 mila bottiglie di spumante metodo Charmat prodotte da uve a bacca nera vinificate in bianco, per l’esattezza sangiovese e syrah, vitigni utilizzati anche per il rosato in versione ferma. La famiglia Fontana era infatti convinta che le uve prodotte nella tenuta fossero adatte alla produzione di spumante e potessero dare prodotti eccellenti in una zona come Montecarlo famosa per i suoi vini bianchi. L’esperimento ebbe successo e da quel momento si stabilì che lo Spumante Particolare sarebbe diventato un prodotto importante della linea dei vini. Nel tempo la linea di Spumanti Particolare si è declinata in cinque etichette, tutte davvero “particolari” anche perché prodotte con uve differenti. Al Particolare Rosé, dal colore rosa tenue, profumo fragrante e fruttato, con sentori iniziali di rosa canina, seguiti da quelli di amarena, lampone e fragola, con una freschezza gustativa complessa a cui contrappone una spiccata acidità che gli conferisce ottima bevibilità, si accostano il Particolare Brut, che nasce da uve pinot bianco, sémillon e trebbiano, e lo Spumante Particolare Brut Inedito: un’unica spumantizzazione all’anno da sole uve di pinot bianco di diverse annate. Un omaggio al Vasario, il vino fermo top di gamma della Tenuta, anch’esso prodotto da pinot bianco in purezza. Particolare Brut Inedito ha colore giallo paglierino con riflessi dorati, profumi molto intensi di frutta gialla, soprattutto mela e pesca; al gusto risulta strutturato e complesso; con un tenore zuccherino inferiore ai 3 grammi per litro è definibile “Nature”. Questa etichetta si declina anche nella versione Rosé, da uve sangiovese e syrah: pure Particolare Brut Rosé Inedito nasce da un blend di vecchie annate. Entrambe le etichette, per una parte del vino, svolgono la fermentazione malolattica in tonneau per circa sette mesi, una lavorazione che li arricchisce. Sono tutti spumanti molto eleganti, anche grazie al perlage fine e persistente. Completa la gamma lo Spumante Particolare Dolce prodotto con uve moscato in purezza, dall’ampio bouquet aromatico.

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