N°138 Novembre

39 Food&Beverage | novembre 2021 rimane fino all’imbottigliamento. “La 2005 è l’annata dell’immediatezzae il vinoèancoragiovane, compatto, polposo: al naso è teso ed espanso, con una nota esotica di kiwi, pepe bianco, pompelmo rosa dello chardonnay e una parte balsamica del sauvignon che si espande al palato. Una grande armonia e un’ottima tenuta nel tempo”, commentaGardini. Troy Chardonnay Riserva è stato proposto nelle annate 2018 e 2015: le fermentazioni avvengono in barrique dove il vino rimane 11 mesi sui lieviti, poi matura in acciaio. È uno Chardonnay dall’acidità finissima, ben definito, dal carattere tipicamente alpino, con un’incredibile freschezza emineralità; il finale è lungo e succoso. “La 2015 è l’annata dell’equilibrio e del calore, il vino è luminoso e salino -spiega Gardini- La 2018 è l’annata della densità e il vino evidenzia maggiormente sentori floreali e agrumati”. “In questi anni ci siamo concentrati sulla distribuzione e creato la rete vendita -dice Klotz- I nostri vini erano acquistati dagli intenditori, ma erano poco richiesti dal consumatore. Così, negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato sul posizionamento, ci siamo dati una veste chiara che ci ha aiutato a farci conoscere dagli appassionati. Ma ci volevano nuovi obiettivi per rispondere alle aspettative del mercato e puntare sullo Chardonnay è stata una scelta giusta”. La Cantina si è concentrata sull’horeca con il 70% della produzione: “Nella ristorazione riusciamo a fare passare il messaggio dell’impegno in viticoltura. Il vino di qualità ha la grande fortuna di avere il filtro di ristoratori e sommelier: senza il loro appoggio sarebbe tutto più difficile”, aggiunge Klotz. La degustazione ha dimostrato l’indubbia capacità di Willi Stürz di produrre vini longevi e di essere un grande interprete delle annate: “Cosa li rende longevi? Dipende dai vitigni e dalle diverse zone e microzone, dai terreni giusti, dalle differenti escursioni termiche, e poi bisogna cercare il giorno giusto per vendemmiare. Per ogni vitigno si agisce e si reagisce inmaniera diversa”. “Il grande vino nonmigliora, cambia”, afferma Gardini. Ora, la nuova sfida -confessa Stürz- è il pinot nero che in certe aree, tra 400-700 metri di altitudine, dà risultati strepitosi… L’enologo Willi Stürz, qui a fianco e, sotto, con Wolfgang Klotz, direttore commerciale, e il sommelier Luca Gardini che ha guidato la degustazione. Dopo avere valorizzato il gewürztraminer, la Cantina ora punta sullo chardonnay: Troy Chardonnay Riserva ha dimostrato un’incredibile freschezza e mineralità in due annate, 2015 e 2018; Stoan 2005 è una cuvée ancora giovane, compatta e polposa

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