N°145 Dicembre

77 Food&Beverage | dicembre 2022 sulle tavole le bucce saltate in padella o impanate e fritte. Insieme alle pale, debitamente sbucciate, tagliate a fettine da gustare in insalata: similmente al Messico, dove furoreggiano da sempre gli opalitos, giovani foglie da sgranocchiare. Ma non basta. Perché dal 2020 è operativo il progetto EBioScart, finanziato dal Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), con capofila il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia. Obiettivo: riutilizzare e valorizzare gli scarti delle produzioni siciliane di Opuntia Ficus-indica, attraverso la messa a punto di tecnologie e processi di estrazione ad hoc. “Grazie alla collaborazione delle aziende partner del progetto e all’Università di Catania -spiega Carmelo Danzì, agronomo e innovation broker- abbiamo intercettato i prodotti non idonei alla commercializzazione e, simulando l’attività di un’impresa vera e propria, realizzato una serie di bioprodotti utilizzabili nella cosmesi, nella nutraceutica e nell’industria farmaceutica. Il cui valore aggiunto supera più del doppio il valore del frutto”. Tutte le frazioni dell’umile ficodindia sono state analizzate. Ecco così, ricavato dai semi, un olio preziosissimo ricco di acido linoleico. Mentre dalle pale sono state estratte pectine e mucillaggini dalle proprietà calmanti e antifiammatorie. Le bucce, riutilizzabili anche come concime, sono risultate ricchissime di indicaxantina, principio dalle potenti capacità antiossidanti, utile nel trattamento di diabete e obesità. Il ficodindia come nuovo serbatoio di nutraceuticals? Sì. “Di questo frutto non si butta via nulla -conclude Danzì- e si è in grado di restituire alla terra ciò che alla terra è stato sottratto. Ricavando per gli agricoltori un profitto aggiuntivo”. Mostarde e granite costituiscono da sempre l’utilizzo principale del ficodindia che può anche essere proposto come aperitivo con limone, pepe nero e menta, ma anche sotto forma di risotto. È un frutto del quale non si butta via nulla e anche le bucce saltate in padella, impanate e fritte sono una proposta sfiziosa. Sono alcune delle proposte di La Deliziosa, organizzazione di produttori specializzata nella produzione di eccellenze siciliane Igp e Dop

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