N°145 Dicembre

59 Food&Beverage | dicembre 2022 SPECIALE Lo Champagne si conferma il vino più amato al mondo. Iconico, celebrato attraverso opere artistiche, letterarie e cinematografiche, adorato dalle star come dalle famiglie reali -sembra che anche la Regina Elisabetta non fosse immune al fascino delle bollicine- simbolo di raffinatezza e glamour. A conferma del mito immortale dello Champagne, che si adegua ai tempi, anche la presenza impressionante sui mezzi di comunicazione contemporanei come Instagram, su cui l’hashtag #champagne raccoglie più di 17milioni di contenuti, e TikTok, con ben 1,5 miliardi di visualizzazioni. Nuovi mezzi di comunicazione in cui l’allure dello Champagne ha trovato in ogni caso il suo posto di primo piano e verso cui guardano un po’ tutte le grandi e piccole Maison per arrivare ai consumatori più giovani in maniera più pop e moderna, senza per questo abbandonare lo storytelling legato alla sua storia, né i mezzi più tradizionali. A testimonianza dell’attenzione trasversale riservata al vino francese per eccellenza, i numeri dell’export e delle richieste da parte di tutto il comparto horeca. Sono infatti 190 i Paesi in cui arriva lo Champagne, con una produzione di 335 milioni di bottiglie. Parliamo dello 0,5% dei vigneti mondiali che rappresenta il 4% del territorio vitivinicolo francese (circa 34 mila e 200 ettari nella zona di Epernay a 150 chilometri a est di Parigi) con tre vitigni autorizzati dal Comité Champagne: Pinot Noir, Meunier e Chardonnay. Il Pinot Noir copre il 38% delle aree vitate, seguito da Chardonnay e Meunier, entrambi al 31%; mentre sono 370 le Maison, 16.200 i Vigneron e 130 le Cooperative. Sono 320,1 i milioni di bottiglie spedite nel 2021, delle quali 233,8 milioni da parte delle Maison di Champagne (73%), 86,4 milioni da parte dei Vigneron e delle Cooperative di Champagne. Il 43,9% delle bottiglie è venduto in Francia, e si divide tra un 56% di prodotti delle Maison e un 44% di Vigneron e Cooperative, mentre il 56% delle esportazioni è praticamente appannaggio esclusivo delle Maison, con l’87% di prodotti esportati rispetto al 13% dei Vigneron e delle Cooperative di Champagne. In generale, circa il 75% del mercato mondiale è presidiato dai grandi marchi di proprietà di fondi d’investimento e da storiche Maison, mentre solo il 25% è distribuito tra piccoli produttori e cooperative. Gli ultimi due anni sono stati particolarmente difficoltosi per quanto riguarda gli approvvigionamenti, a causa di due vendemmie consecutive con una scarsa produzione di uva, ma la vendemmia 2022 è stata, in generale, generosa per quanto riguarda le quantità raccolte in quasi tutta la Champagne. Nonostante la siccità dell’estate, qualche millimetro di pioggia è caduto, consentendo la giusta maturazione delle uve. Il 2022 si presenta come un’annata perfetta per la Champagne con volumi significativi, una stagione viticola intensa, ma serena e uno stato sanitario ottimo e si prevedono vini di qualità eccellente. “Grazie a una vendemmia abbondante e di qualità e con il consenso eccezionale dell’Inao, i viticoltori hanno potuto ricostituire la loro riserva interprofessionale, che era stata ampiamente utilizzata l’anno scorso per compensare le perdite della campagna 2021”, dice il presidente dei viticoltori, Maxime Toubart. “La generosità della vendemmia 2022 è provvidenziale”, ammette David Chatillon, presidente delle Maison, che nota con soddisfazione che “la domanda del mercato è forte, con il +9% a fine agosto rispetto all’anno scorso, dopo una già notevole annata 2021”. Grandi rassicurazioni, dunque per i consumatori di Champagne in Italia, che oggi sono decisamente trasversali, e che vanno dall’appassionato al giovane che si approccia al vino iniziando con le bollicine, dal consumatore aspirazionale all’esperto gourmet. Tra le tendenze più attuali, quella dei Pas Dosé o Zero dosaggio, Champagne sempre più richiesti e apprezzati, sia dai consumatori storici, che dai nuovi, anche per la loro versatilità di abbinamento. C’è da segnalare, però, un naturale aumento dei costi delle bollicine francesi che, negli ultimi trentasei mesi, hanno visto un rincaro dei prezzi delle bottiglie al consumatore del 20%, destinato Reduci da una vendemmia 2022 ottima, le bollicine francesi segnano un nuovo record di vendite con i distributori che finiscono prima del previsto le scorte nonostante l’aumento dei prezzi Carla Pacelli Lo Champagne cresce e conquista nuovi mercati Lo Champagne dimostra di sapere stare al passo con i tempi anche adeguando la propria comunicazione ai social media. Su Instagram l’hashtag #champagne raccoglie oltre 17 milioni di contenuti e su TikTok può vantare più di un miliardo e mezzo di visualizzazioni dei video. Bollicine ricche di storia in grado di utilizzare linguaggi differenti anche su ambienti come quello di TikTok che hanno target di utilizzatori più giovani e richiedono differenti modi di proporre la propria immagine

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