N°142 Giugno Luglio

76 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 tomini maltesi a latte crudo di pecora: il Gbejniet è un tomino che può essere fresco come un primo sale o stagionato un mese, anche erborinato con erbe mediterranee, con aglio Maltese e pepe nero, oppure solo pepe nero. La lavorazione prevede la filtrazione del latte, l’aggiunta di caglio vegetale e la mescola del tutto. La cagliata riposa una ventina di minuti e viene riposta in piccol i cestel l i . Dopo 3-4 giorni, man mano che cominciano ad asciugarsi, le forme v e n g o n o b a g n a t e con aceto e immerse in concia di erbe per l ’aromatizzazione. Le piccole forme di Gbejniet pesano appena 60-70 grammi l’una (Triq Ta’ Karlozzu, Siggiewi, tel +356.79496001). L’isola si apprezza anche con uno spuntino di pastizzi e qassata, il tipico fast food maltese, cioè dei tortini ripieni di ricotta salata e varie specialità. Due indirizzi per andare a colpo sicuro sono il Birgu Kafè sulle banchine del porto di Vittoriosa e il .DIHȇ 6DQ âRUã, sulla piazza principale di Victoria-Rabat, nell’isola di Gozo. Ma sono assaggi veloci in vista della cena per la quale si può scegliere tra le migliori tavole isolane. Per la cucina tradizionale il Nenu The Artisan Baker, generosa nelle porzioni, oltre che saporita e dal buon rapporto qualità/prezzo (25-30 euro). Tra i piatti lo Ziemel è una pagnottella svuotata di mollica e riempita di carne di cavallo al sugo; buono anche il Tris di carne in padella (fegatini di coniglio, trippa di manzo, salsiccia maltese (www.nenuthebaker. com). Al Verbena Wine & Dine, invece, Lucia e il marito chef Manuel Schembri deliziano con ricette mediterranee di stagione rivisitate da ingredienti locali. Sono loro stessi agricoltori e fanno miele, yogurt, pecorino di fossa e coltivano ortaggi. Tra i piatti è ottimo il risotto ai funghi selvatici, con succo di limone e semi di zucca (Triq Sant’Anna, Zebbiegh, tel +356.79062933). Il giro della tavola finisce al Noni, una stella Michelin, il ristorante creativo di Jonathan Brincat, 34 anni e varie esperienze all’estero. La sua è una cucina contemporanea e rivisitata che spazia dagli ottimi amuse bouche di crema di cavolfiore, vaniglia e olio d’erba cipollina, ai saccottini al nero di seppia con anguilla affumicata e salmone, fino alla foglia di parmigiano secco con goccioline di balsamico. Menu degustazione di tre portate a 70 euro, di quattro a 95 euro (www.noni.com.mt). Se poi si vuol chiudere in dolcezza il suggerimento è Maypole, il più importante panificio e biscottificio di Malta, nato durante il colonialismo inglese al servizio delle navi britanniche. I dolci maltesi sono essenzialmente a base di pasta di mandorle e ricotta, d’influenza araba e siciliana, come cannoli, pasticcini di pasta di mandorle, ma anche di pastafrolla, ad esempio gli Strizzi, dolcetti ripieni di mandorle e amaretti e ricoperti di fondente. E, ancora, il Maqrut: un saccottino di sfoglia impastata al vino rosso e ripieno di datteri marinati in succo d’arancia. Tra le specialità c’è anche la torta Pastina, di pasta frolla, Malta è un’isola piacevolissima, dal clima caldo e con un mare cha attira molti turisti. La Valletta è una bella città, vivace e ricca di monumenti e antiche abitazioni nobiliari. Tra i ristoranti più interessanti, il Verbena Wine & Dine dove Lucia e il marito chef Manuel Schembri propongono ricette mediterranee di stagione rivisitate con ingredienti locali. Fra i piatti principali c’è il Risotto ai funghi selvatici con succo di limone e semi di zucca. I due sono anche agricoltori e utilizzano i prodotti della loro campagna ITINERARI

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