N°142 Giugno Luglio

62 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 SPECIALE La Francia è il primo Paese produttore e consumatore dei rosé: i rosati sono vini che appartengono alla tradizione della Provenza e stanno crescendo molto in qualità. Domaines Ott è una delle Maison che propone rosati di alta qualità ottenuti con una attenzione certosina ai dettagli definisce la regola aurea della qualità: l’equilibrio nella composizione della materia prima. “Uva e mosto danno vini intrinsecamente eccellenti soltanto se naturalmente equilibrati -spiega il professore- L’equilibrio nasce dalla vocazionalità del territorio di produzione, dall’adattamento della varietà alle caratteristiche pedoclimatiche, insieme alla tradizione e alla capacità dell’uomo”. Capacità determinante nella conduzione del vigneto per preservare il profilo aromatico dei vini rosa e calibrare l’estrazione del colore, in particolare alla luce del riscaldamento globale che provoca alcune modifiche nel la composizione dell’uva, come l’aumento del pH, che mette a rischio in particolare i vini rosa, i quali non possiedono capacità antiossidanti proprie, avendo pochissimi antociani e ancora meno tannini. La misura dell’interesse che si concentra sui vini rosati, pur a fronte di numeri ancora esigui se DOMAINES OTT La freschezza dei luminosi rosé di Provenza Il sole, la luce e i profumi della Provenza sono evocati dai vini di Domaines Ott, fondata nel 1896 da Marcel Ott e cresciuta negli anni grazie all’acquisizione di diverse tenute a partire dal 1921, dopo la crisi della fillossera, di Château de Selle, a cui seguirono nel 1930 Clos Mireille e nel 1956 Château Romassan. Con decisione temeraria Marcel Ott decise di reimpiantare uve nobili per produrre, in quelle terre aride, grandi vini provenzali. Distribuita in Italia da Sagna Spa, la Maison francese è oggi guidata da Jean-François e Christian Ott. Nei Domaines Ott si pratica la coussine, l’attenzione ai dettagli. I trattamenti naturali prendono il via nel reale momento del bisogno: una o due volte l’anno, e sono solo a base di azoto e zolfo. E dal 2021 l’azienda vanta la certificazione biologica. Oltre che per la sostenibilità e la qualità della produzione che parte da una rigorosa selezione delle uve e continua con una delicata pressatura pellicolare, Domaines Ott si caratterizza per la bottiglia ideata nel 1930 che ricorda il paesaggio della Provenza: un simbolo che racchiude l’essenza della Côte de Provence che non ha mai perso la sua anima moderna. La pancia richiama il cipresso, la chiusura arcata simboleggia le palme, mentre gli scalini sono le curve da percorrere per raggiungere la riva del mare. Questa bottiglia è stata scelta anche per Château Romassan 2021 Aoc Bandol, frutto di un blend di mourvèdre (55%), cinsault (30%) e grenache (15%), un vino ampio e persistente dal brillante color pesca con profumi di agrumi ai quali si uniscono aromi di fiori bianchi e note leggermente speziate. Tra finezza e materia, il palato è denso, serico e di piacevole tensione, con sentori di pompelmo e pesca di vigna che portano a un finale persistente tra liquirizia e spezie. Diverso aspetto per By.Ott Rosé 2021, frutto dell’unione fra una parte preponderante di grenache (62%) e percentuali minori di cinsault (27%), syrah (6%) e mourvèdre (5%). Dal packaging più classico e dal colore brillante, tra il rosa e il pesca, al naso è espressivo e fruttato, con aromi di pesca della vigna e ribes rosso; al palato l’attacco è fresco e vivace, con un volume piacevolmente equilibrato, serico, con note di limone; al finale si uniscono sentori di prugna mirabella e cardamomo.

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