N°142 Giugno Luglio

Per essere sempre connesso con i l mondo del l ’enogastronomia Foto ©rawpixel/123rf TRENTINO Un impianto higtech per Pastificio Felicetti Un gioiello di architettura industriale sostenibile. È il nuovo stabilimento inaugurato nel cuore della Val di Fiemme dal Pastificio Felicetti, storica azienda delle Dolomiti fondato nel 1908, ai primi posti nel segmento emergente delle paste di grano duro di alta qualità e biologiche. Il nuovo impianto, il secondo dell’azienda, dopo quello storico di Predazzo, nasce con l’obiettivo di produrre pasta artigianale ad alto contenuto tecnologico, per dare slancio a un piano di sviluppo ambizioso che prevede, per i prossimi tre anni, una crescita costante a due cifre, per superare i 60 milioni di ricavi netti nel 2024 (dai 41,5 milioni di fatturato realizzati nel 2021). “In una congiuntura particolarmente difficile, nella quale stiamo assistendo a continue impennate dei prezzi delle materie e di altri fattori di produzione, come energia e trasporti stiamo cercando di allargare ulteriormente il varco che abbiamo aperto insieme alla nostra filiera biologica 100% italiana, puntando all’estero e in Italia sui segmenti di alta qualità -spiega Riccardo Felicetti, Amministratore delegato dell’azienda che è una società per azioni ancora saldamente nelle mani della famiglia del fondatore- Una strategia che fino a oggi ci ha premiato. Il nuovo stabilimento ci consente di potenziare la capacità produttiva, che passa dalle 20 mila alle 35-40 mila tonnellate annue, anche se la struttura è progettata per sostenere, in prospettiva, ulteriori ampliamenti”. L’investimento è superiore ai 40 milioni di euro, stanziati per una parte consistente, superiore ai 2/3, grazie a un’operazione organizzata da Sparkasse, che ha portato all’ingresso nel capitale dell’azienda familiare di un nuovo socio di minoranza -Isa, Istituto Atesino di Sviluppo- e in parte con risorse generate dalla crescita per linee interne. L’area su cui sorge è stata messa a disposizione grazie a un accordo di cessione siglato con Trentino Sviluppo, la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Castello Molina di Fiemme. Fortemente improntato alla sostenibilità energetica, perché alimentato da un impianto di trigenerazione progettato per coprire l’intero fabbisogno dello stabilimento, il complesso industriale porta la firma dello studio Rwa (RuffoWolf associati di Rovereto), che ha realizzato un pastificio che utilizza il massimo delle tecnologie disponibili per preservare la qualità originaria dellematerieprime, senza mai tradire il territorio. L’area su cui sorge occupa una superficie di 16.500 metri quadrati, di cui 8.700 coperti.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==