N°142 Giugno Luglio

25 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 La pizza a regola d’arte? L’importante è il forno Sara Lauro, executive committee partner di Alfa Forni, azienda che propone forni dalle ottime prestazioni, agili, che non richiedono lavori di muratura per l’installazione e sono adatti anche a spazi limitati. La società di Anagni (Fr) è impegnata anche nella solidarietà grazie a una partnership virtuosa con le scuole contribuendo alla creazione di una postazione di cucina in un istituto scolastico Federica Belvedere AZIENDE Risparmio energetico, tecnologia e design sono il segreto del successo dei forni per pizza di Alfa Forni: alimentati a legna o a gas, domestici e professionali, sono esportati in 60 Paesi Iforni per pizza, alimentati a legna o a gas, di dimensioni ridotte e capaci di raggiungere temperature di 500 gradi, cioè quella richiesta per la cottura della classica Napoletana, sono diventati unmust anche nelle case degli italiani. Lo conferma Alfa Forni, azienda specializzata nella produzione di forni domestici e professionali fondata nel 1977 ad Anagni (Fr). Oggi l’azienda occupa circa 70 dipendenti diretti, 200 lavoratori nell’indotto ed è il marchio italiano di fascia alta a livello internazionale, presente in 60 Paesi. Ma quali sono i segreti del forno made in Italy? “La tecnologia, le materie prime locali e le attività di comunicazione con i grandi nomi della pizza hanno reso possibile aprire nuovi canali commerciali in un periodo estremamente difficile come quello della pandemia -risponde Sara Lauro, executive committee e partner di Alfa Forni- I forni Alfa sono agili, non richiedono lavori di muratura per l’installazione, e sono adattabili anche in spazi limitati. Caratteristiche che ci hanno permesso di essere vincenti sui mercati”. Un successo raggiunto anche puntando su risparmio energetico, tecnologia e design: “È fondamentale il risparmio di combustibile. Sia nella versione a legna, sia in quella a gas, i consumi a regime arrivano a due chili di gas per ora di funzionamento e ad appena sette chili di legna/ora con una percentuale di risparmio del 60% -continua Lauro- La versione elettrica del forno napoletano Zeno, in particolare, è dotata di comando touch screen ed è interamente in acciaio inox, una scelta che ha portato l’azienda nell’Olimpo delle maggiori imprese esportatrici italiane nelle soluzioni per l’outdoor. La tecnologia Compact Flame permette di poter disporre di un forno per pizza con una vera fiamma anche in spazi limitati, mentre la tecnologia Forninox combina leproprietàdell’acciaio inossidabile AISI 304 con quelle dei mattoni refrattari. Il risultato garantisce forni leggeri, facilmente manovrabili e, soprattutto, capaci di raggiungere la temperatura di esercizio in appena 30 minuti”. Ma l’azienda di Anagni è impegnata anche nel sostenere attività capaci di generare circoli virtuosi nel sociale, in particolare per il futuro delle nuove generazioni. Così, l’arte della pizza è entrata nella scuola primaria con pizzaioli super premiati e chef stellati che hanno coinvolto gli studenti in un laboratorio di cucina dedicato alla pizza di qualità. L’iniziativa è nata dall’idea di Manu Food, al secolo Emmanuele Cuomo, food influencer impegnato nel sociale che ha coordinato il progetto grazie al ricavato del suo libro La Cucina del Cuore. L’idea ha trovato terreno fertile nella dirigenza dell’Istituto Comprensivo 2 Panzini e della Parrocchia dello Spirito Santo di Castellammare. Una partnership virtuosa che ha coinvolto Alfa Forni che ha contribuito alla creazione di una postazione di cucina coinvolgendo i propri Chef ambassador. Tra i professionisti che hanno aderito al progetto, Davide Civitiello, vincitore del Campionato mondiale delle pizze, e Christian Aprile, già vincitore del Campionato Nazionale Pizza Doc.

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