N°141 Aprile Maggio

23 Food&Beverage |aprile-maggio 2022 SICILIA Larcéra Vermentino innovativo e avvolgente Mandrarossa, top brand della menfitana Cantine Settesoli, da tempo ha puntato sull’innovazione dei vini siciliani attivando collaborazioni anche con i geologi dell’Università di Palermo per produrre vini innovativi come il Larcéra Vermentino 2021, Terre Siciliane Igt, 100% da uve biologiche. La vinificazione prevede che il mosto decanti per circa 36 ore, la fermentazione avviene a 10-12°C, l’affinamento è di sei mesi in acciaio a bassa temperatura per preservare profumi e fragranza. Il vino ha un colore giallo paglierino e un profilo olfattivo di grande espressività: note di fiori di campo, di paglia, di foglia di pomodoro, perfettamente integrate a sentori più tipicamente fruttati e floreali. In bocca è fresco, teso, tracciato da un’ottima spalla acida e al tempo stesso avvolgente grazie a una certa morbidezza. Chiude con un bel finale, pulito e persistente. LIQUORI Italicus, nuova vita al Rosolio di Bergamotto Giuseppe Gallo, personaggio di spicco della bar industry italiana nel Regno Unito, esperto di mixology è ideatore e fondatore di Italicus, il Rosolio di Bergamotto. Dopo il lancio tra Londra e New York, Italicus è arrivato anche in Italia dove ha una lunghissima tradizione. Partendo dal Rosolio di Torino e utilizzando come base una delicata combinazione di camomilla romana, lavanda, genziana, rose gialle e balsamo di Melissa del Nord Italia, macerata insieme per diversi giorni, Gallo ha proceduto con la “sfumatura”. Le bucce essiccate del bergamotto di Calabria e il cedro di Sicilia sono infuse in acqua fredda per rilasciare i loro oli essenziali, prima di essere mescolati a uno spirito neutro di grano italiano. Italicus è un liquore moderno che richiama i sapori di un tempo e può anche diventare l’elemento chiave di nuovi cocktail. TOSCANA Parabuio, il cru di Merlot di Castello di Meleto Luogo nascosto e luogo per chi si nasconde come chi scappava dai rastrellamenti nazisti durante la guerra, Parabuio è oggi il vino simbolo di Castello di Meleto, l’azienda di Gaiole, nel Chianti Classico, proprietaria di un castello del Duecento perfettamente conservato. Situato nella sottozona di Casi, il vigneto Parabuio porta un nome evocativo, a richiamare la sua posizione magica, nascosta alla vista dell’uomo, in una penombra dove la natura fa da padrona. Qui si è deciso di coltivare l’unico vitigno internazionale dei cru di Castello di Meleto, il merlot, che in questo clima protetto e isolato trova la libertà di esprimersi con originalità. Parabuio Toscana Rosso Igt, prodotto nella vendemmia 2018, è vino di natura, di rarità, di potenza selvaggia. Al naso, aromi di ribes nero, marasca, vaniglia, burro e crema si presentano fin dall’inizio, lasciando spazio pian piano a spezie e note grigliate. L’assaggio è pieno, potente e morbido, seguito da una freschezza importate che pulisce la bocca e allunga il sorso. L’etichetta, del designer Raimondo Sandri, cattura il luogo e il suo spirito: al contenuto della bottiglia, fatto di tempo, dedizione, cultura, sapere, l’artista appone una veste che ne esprime la personalità. PIEMONTE Prunent Diecibrente 2019, un profondo rosso Cantine Garrone si trova nella parte più a nord dell’alto Piemonte, a Oira di Crevoladossola, nella Valle Ossola. Qui, sui ripidi pendii esposti a Sud, il microclima dettato dalle montagne e mitigato dai vicini laghi Maggiore, d’Orta e di Mergozzo, si è da sempre rivelato ideale per la viticoltura. I vigneti sono disposti su terrazzamenti scavati nella roccia e delimitati da muretti a secco, e tutte le fasi della coltivazione devono essere svolte manualmente: la resa è di 60 quintali di uva per ettaro. In 14 ettari l’azienda coltiva principalmente nebbiolo, o meglio prünent, un clone antico del nobile vitigno piemontese; seguono croatina e merlot per i rossi e chardonnay per i bianchi. Prunent è dunque il vino principe su cui puntano i fratelli Matteo e Marco Garrone, quarta generazione della famiglia. Nasce così Prunent Diecibrente dal vigneto omonimo con viti di 90 anni: un cru prodotto nell’annata 2019. Dopo la pigiatura l’uva fermenta spontaneamente sulle bucce per 10-12 giorni in vasche in acciaio. A fermentazione alcolica ultimata, il vino è trasferito in botti di legno dove riposa per almeno 15 mesi. Prunent Diecibrente è rosso rubino con sfumature granato, ha note profonde di agrumi, artemisia e pepe. In bocca è rotondo, ma allungato da fini spine acide.

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