N°141 Aprile Maggio

18 Food&Beverage |aprile-maggio 2022 UOMINI&VIGNE CHAMPAGNE AlbertoMassucco diventa produttore Grande amante delle bollicine francesi, Alberto Massucco è il primo italiano a possedere una vigna. Dopo aver iniziato la sua avventura nel mondo vitivinicolo come importatore e distributore di Champagne in Italia, quest’anno, grazie all’amicizia con il produttore di Champagne Erick De Sousa, l’imprenditore piemontese fa il suo debutto sul mercato italiano con una propria etichetta: Mon idée de Cramant. È una cuvée con tiratura limitata a sole 500 bottiglie, rigorosamente numerate, prodotta nelle vigne di Cramant, villaggio Grand Cru della Côte de Blancs, grazie all’eccezionale annata 2018. Quest’autunno uscirà anche la Cuvée Mirede, un omaggio alla moglie che per anni lo ha sostenuto e seguito nella realizzazione dei suoi obiettivi. Il 2023 vedrà l’uscita del suo Blanc de Blancs 100% Chardonnay, il Millesimato Alberto Massucco Champagne Grand Cru 2018. CAMPANIA Zero e Fiano Xa le sfide di Tempa di Zoè Zero e Fiano Xa: due sfide della viticoltura campana firmate Tempa di Zoè, azienda ambasciatrice della storia delle “tempe”, ovvero le colline che attraversano il Cilento e che rappresentano l’essenza della vita: Zoe, come declinavano i primi Greci giunti in queste terre. Tempa di Zoè è un’idea imprenditoriale di Bruno De Conciliis che nasce nel luglio 2019 grazie a una cordata di amici-investitori-estimatori con l’idea di dare continuità a un progetto: lo Zero, prodotto per la prima volta nel 1997. È un vino classico, che nasce in una vigna di aglianico di oltre sessant’anni; il parziale appassimento e la fermentazione controllata sono il preludio a 30 mesi di affinamento in rovere e a un anno di affinamento in bottiglia che precedono il debutto della nuova annata, la 2018, presentata con una veste rinnovata. La naturale freschezza dell’Aglianico equilibra la beva anche nelle annate calde, la complessità e la ricchezza aromatica lo caratterizzano da sempre: un vino godibile fin dai primi anni, ma molto longevo. XA, l’altro vino di punta, è una esperienza nuova, un Fiano le cui uve provengono da tre vigne con altitudine, esposizione e suoli diversi. Il nome XA è una abbreviazione dal greco Xanthos, l’immortale cavallo giallo figlio dello Zefiro. La fermentazione delle uve si completa in tonneau nei quali il vino rimane per 12 mesi sulle fecce fini, quindi affina un anno in bottiglia: è fresco, complesso, sapido e longevo. LOCALI A Milano apre Orange Spritz Bar Da un’idea di Filippo Bosio eMarina de Bertoldi nasce nel cuore di Milano Orange Spritz Bar, la prima spritzeria al centro della movida di Porta Venezia, in via Tadino. Il locale offre 16 diversi tipi di spritz in vari formati, abbinando i liquori classici con le bollicine di Prosecco, alla spina come da tradizione. Ogni Spritz è impreziosito da una particolare guarnizione e da diversi gusti di soda: c’è il Laguna Blu con il curaçao, il Pinky con il liquore al passion fruit, il Milano con il Cynar, il China Mon Amour con il China Martini e tanti altri da scoprire. Oltre agli Spritz, sono disponibili anche i cocktail tradizionali. La cucina interna prepara piadine, toast e pizze cucinate su pietra refrattaria nel forno. Proprio come in una caffetteria newyorchese, nella nuova spritzeria di Milano è possibile ordinare lo Spritz in diversi formati. VITICOLTURA Ferrari, il primo report di sostenibiltà La Ferrari di Trento traduce la sua naturale vocazione alla sostenibilità nel primo report che ripercorre quanto realizzato nel corso del 2020 e definisce la visione di sostenibilità dell’azienda. Oltre alla conversione biologica nei propri vigneti è stato redatto il protocollo “Il Vigneto Ferrari-per una viticoltura di montagna sostenibile e salubre”. Rivolto agli oltre 600 viticoltori che conferiscono l’uva a Ferrari, il protocollo si concentra sulla naturale fertilità del suolo con il duplice obiettivo della salvaguardia dell’ambiente e della salute di chi lavora nel vigneto. Oltre ad avere raggiunto l’obiettivo di “zero contagi sul posto di lavoro”, Ferrari ha ampliato l’organico, incrementato il pianodi welfare aziendale e integrato il redditodi chi è stato costretto a ricorrere alla cassa integrazione. Ha inoltre attivato misure di supporto alla filiera e raddoppiato leproprie erogazioni liberali, che hanno raggiunto oltre 450 mila euro, ossia lo 0,7% del fatturato, per supportare la comunità in una fase particolarmente critica.

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