N°140 Febbraio Marzo

92 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 QUARTIERIALTI Lo stile alpino si unisce al design intonato al contesto e, in cucina, i casunziei affiancano le lasagnetes e gli hamburger di manzo Wagyu con tartufo nero. Tra le novità, lo Chalet Serge Elena Bianco Dolomiti Lodge Alverà housing di lusso a Cortina Il Dolomiti Lodge è di proprietà della famiglia Alverà che lo gestisce in prima persona: dal fascino intramontabile e dal design raffinato, luminoso e tranquillo, si trova in uno dei luoghi più belli della conca Ampezzana Fermarsi sulla Olympia delle Tofane, pista leggendaria di Cortina. Respirare a pieni polmoni, guardarsi intorno. Le Dolomiti illuminano la grande conca d’Ampezzo con la loro roccia chiara. Sono i Monti Pallidi, sui quali gli gnomi dei boschi filarono la luce della luna affinché la principessa figlia del re della Luna nonmorisse di tristezza sulla Terra e potesse rimanere quaggiù insieme al suo sposo, principe delle Alpi Orientali. Cortina, la regina delle Dolomiti, non è mai stata così frizzante da quando, nel 1956, i riflettori si accesero per le VII Olimpiadi Invernali. Oggi fervono i preparativi per i XXV Giochi Olimpici Invernali del 2026 in partnership conMilano. Un calendario prestigioso che ha innescato la voglia di mostrarsi al meglio, in un anfiteatro di montagne fra i più belli al mondo. Quassù lo sci da discesa ha mosso i primi passi, da quando nel 1903 venne fondato lo Sport Club Ampezzo Tirol, divenuto poi Sci Club Cortina. Le vette superbe conquistarono i reali d’Europa, a partire da Alberto I del Belgio, il re alpinista, da sua figlia Maria José e da tutti i reali di Casa Savoia che qui venivano a sciare. Forte dei passati fasti e con lo smalto delle grandi occasioni, Cortina offre agli amanti dello sci una serie di novità che la rendono uno dei comprensori più cool del momento. Compresa quella fornita da uno chalet di lusso, con tanto di spa privata e cucina professionale, dove soggiornare come a casa in uno dei luoghi più belli della conca Ampezzana, lo Chalet Serge, inaugurato quest’anno dal Dolomiti Lodge Alverà, interno all’albergo. Anche l’hotel ha ancora la patina della novità, perché sono pochi anni che la famiglia Alverà, ampezzani Doc, si è traferita qui lasciando il ristorante Ospitale, per tanto tempo indirizzo sicuro per una sincera gastronomia di montagna, sulla statale di Alemagna, al confine con l’Alto Adige. Se a Ospitale si respirava una tradizione vecchio stile che ancora sapeva dellamontagna di un tempo, al Dolomiti Lodge permangono tutti gli elementi distintivi di questa zona (il legno, le pelli, la pietra) in uno stile contemporaneo. Il rischio poteva essere quello di creare ambienti di design raffinati, ma troppo slegati dal contesto naturale -di grande forza visiva- in cui sono collocati. Invece la hall, il grande ristorante, le camere, la spa, si mantengono in un gradevole equilibrio fra la modernità degli spazi ampi, della luce naturale, degli oggetti a volte buffi come il grande divano di peluche a forma di orso polare addormentato, a volte evocativi del grande alpinismo degli Scoiattoli di Cortina, una delle più famose associazioni alpinistiche italiane, come lo scarpone da Himalaya donato da uno sherpa che ha accompagnato la spedizione del 2004 sul K2. Lo stesso stile contraddistingue la spa, ampia, aperta sui prati verdissimi in estate e bianchi d’inverno, chiusi sul fondo dal muraglione grandioso del gruppo delle Tofane. Godersi un idromassaggio nella piscina a sfioro mentre il sole tramonta reiterando la meraviglia dell’enrosadira è di certo un highlight della casa da non perdere. Ed è proprio come una casa, lo Chalet Serge, un grande appartamento al primo piano completamente autonomo, ma con servizi a richiesta d’eccellenza: butler, chef, sommelier, massaggiatrice, estetista, insegnante di yoga, guida alpina, personal trainer, elitrasporto e

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