N°139 Dicembre

78 Food&Beverage | dicembre 2021 appese al soffitto, evidente passione del giovane proprietarioOlmo Fumasoni, che serve una saporita cucina tipica: ravioli ai mirtilli ripieni di ricotta d’alpe e spinaci e un piatto di Bresaola della Valtellina con sfogliata calda e porcini. La notte si dorme nel raffinato WineB&B: solo tre camere con elementi d’arte contemporanea e design, aperto nel 2017 da una giovane coppia -lui è architetto- nel settecentesco Palazzo Guicciardi, a ridosso del borgo antico di Sondrio. Il giorno successivo ci si addentra verso Albosaggia per un’immersione nei formaggi dell’agriturismo con ristorante e micro-caseificio Stella Orobica per un assaggio di Bitto, di Valtellina Casera, di latteria e della Stella Orobica, da latte intero crudo e stagionato sei mesi. Può mancare arrivati a questo punto una fetta di Bresaola della Valtellina, il prodotto più identificativo del territorio? Per soddisfare la gola basta andare nella laterale e spettacolare Valmalenco, alla corte dei norcini Fratelli Masa, nel borgo di Vetto. Dove spiegano che la bresaola si fa con carne di manzo italiano e straniero, una carne magra, di cui la parte principale, la punta d’anca (fesa), viene salata e speziata con vari aromi, tra cui pepe ed erbe, e lasciata marinare 10-15 giorni a seconda della pezzatura. Riposta in vasche dove perde liquidi, viene girata tutti i giorni per farle riassorbire gli stessi liquidi che si amalgamano con il sale. Finita la marinatura la carne è appesa in cantina a seccare per un periodo che va dai 15 giorni ai 2 mesi e mezzo. Il paese di Tirano è meta di pellegrinaggio per la presenza del Santuario della Madonna, la chiesa più importante della Valtellina (anno 1505) e tra le più belle della Lombardia per la ricchezza dei suoi stucchi e affreschi barocchi. Non è lontana dalla Mieleria Moltoni, che Giampiero gestisce insieme a moglie e figli: produce oltre dieci tipi di miele, ad esempio di tarassaco, ciliegio, rododendro, castagno e tiglio. Con 400 alveari in produzione e 200 di rimonta, è la più grande azienda della provincia di Sondrio e rappresenta il 6-7% dell’apicoltura del territorio. Infine, Bormio, cittadina famosa per le acque termali e paradiso del turismo, dello sport e del relax. Tra le esperienze da non perdere i Bagni Vecchi, lungo la strada per il passo dello Stelvio, offrono bagni romani, percorso medievale, saune, aree trattamenti e una spettacolare vasca all’aperto sulla vallata, oltre a tinozze sotto gli alberi, super panoramiche. Nel cuore del borgo invece c’è la sede storica dell’Amaro Braulio, ottenuto da erbe d’alta montagna della Valtellina secondo una ricetta originale e segreta inventata nel 1875 dal farmacista Francesco Peloni. A Lanzada, il norcino Francesco Masa raccoglie il liquido di marinatura della bresaola, il prodotto più identitario della Valtellina; accanto, la Bresaola con sfogliata calda e porcini della Trattoria Olmo, a Sondrio. A destra, Giampiero Moltoni, apicoltore e titolare di Mieleria Moltoni, a Villa di Tirano. Sotto, alcune immagini della Nino Negri, a Chiuro, tra le realtà di pregio dell’enologia valtellinese ITINERARI

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