N°139 Dicembre

74 Food&Beverage | dicembre 2021 La crescita del retail e il disastro del fuoricasa. Anche i surgelati non sfuggono alla regola del 2020 che vede un rafforzamento del rapporto con gli italiani, +5,5% rispetto al 2019, ma un’ovvia forte diminuzione delle vendite nella ristorazione. Le vendite ai consumatori, secondo il Rapporto annuale sui consumi dei prodotti surgelati in Italia realizzato da Iias (Istituto italiano alimenti surgelati), sono arrivate a 896.034 tonnellate con un trend positivo che ha coinvolto tutti i segmenti merceologici del comparto: vegetali (+10,5%), ittico (+18%), patate (+10,7%), pizze e snack (+15,6%), piatti pronti (+4,8%). Un successo che è valso il record di consumo pro capite di alimenti surgelati per il nostro Paese con 15,1 chili di media all’anno. Determinante, in questa crescita, il risultato del retail, che è aumentato del 12,1% a volume sul 2019. Significativo anche il successo del door to door e dell’e-commerce. A questo risultato positivo, però, fa da contraltare il Fuoricasa, che ha segnato un inevitabile calo del 37% sull’anno precedente. Un crollo determinato dai lockdown e dalle misure di contenimento del virus che hanno portato alla chiusura temporanea di bar e ristoranti, ma anche di mense aziendali e scolastiche. Nel 2020 i surgelati hanno proseguito il cammino di crescita già cominciato l’anno precedente, attestandosi su un valore di mercato che ha oscillato tra i 4,4 e i 4,7 miliardi di euro. Il retail con 595.379 tonnellate è arrivato a coprire il 68,5% del valore di mercato. Grande successo anche per il door to door, che ha raggiunto quota 100 mila tonnellate commercializzate, e dell’e-commerce. Favorita dalle restrizioni seguite all’emergenza sanitaria, questa modalità di acquisto ha rappresentato una comodità per molti italiani e il trend sembra destinato a confermarsi anche nella fase post pandemia apertasi nella seconda metà del 2020. L’esigenza di consumare prodotti salubri e sicuri, la tendenza al risparmio e al contenimento degli sprechi, il bisogno di una “gratifica” quotidiana, la sostenibilità sociale e ambientale sono stati i principali driver d’acquisto nelle scelte alimentari, influenzando l’andamento di ogni singolo segmento merceologico, anche nel comparto surgelati. Leader del settore i vegetali, chehanno confermato il proprio primato anche nel 2020, rappresentando oltre il 42% del totale retail, con un incremento dei volumi del 10,5% sul 2019 (251.940 tonnellate commercializzate). A trainare la crescita, soprattutto i vegetali preparati, seguiti da zuppe e minestroni, in linea con la richiesta di benessere ed elevati contenuti nutrizionali che sta accompagnando le scelte dei consumatori. Molto bene i prodotti ittici che nel retail si attestano a 111.097 tonnellate (+18% sul 2019) trainati da uno straordinario +30,1% del pesce panato o pastellato. Ottantamila sono state le tonnellate di patate surgelate vendute nel 2020, con una crescita del 10,7%, a conferma del valore di questo importante segmento produttivo. Pizze e snack hanno fatto registrare un incremento ragguardevole, raggiungendo un volume di 90.746 tonnellate (+15,6%), che ha la sua punta di diamante nella pizza; regina del segmento la Margherita, con 110 milioni di unità consumate su 240 milioni di pizze surgelate totali. I piatti pronti/ricettati e le paste ripiene surgelate hanno visto premiati i costanti sforzi di innovazione delle aziende nella direzione del gusto e della varietà dell’offerta. Le 33.940 tonnellate commercializzate (+4,8%), sono il risultato dell’impegno in qualità e innovazione. Il positivo connubio tra surgelazione e migliore tradizione gastronomica italiana sta contribuendo all’affermazione sul mercato anche di ricette a base di pasta, soprattutto ripiena (ravioli, tortellini, lasagne), che ampliano la gamma dei prodotti surgelati, inserendo specialità regionali e prodotti tipici. Si accentua, infine, la crescita anche delle carni surgelate, sia rosse che bianche, che con 14.620 tonnellate commercializzate nel retail fanno registrare un incremento sul 2019 rispettivamente del 10,5 e 9%. I prodotti surgelati, però, si prestano a svolgere un ruolo di primo piano anche nella ripartenza della ristorazione: “La fiducia negli alimenti sottozero è largamente diffusa e, ad esempio, soprattutto i gioBene i surgelati a casa ora la ripresa al ristorante RAPPORTI Anche i consumi dei prodotti del freddo sono aumentati nel 2020, mentre hanno subito un forte calo nella ristorazione penalizzata dalle chiusure. Ma in questi mesi ancora incerti possono essere di grande aiuto anche per gli chef Francesco Torlaschi In un difficile 2020 i surgelati hanno proseguito nella loro crescita. Accanto al successo del retail si segnala l’ottima performance del door-to-door che prosegue. Fra i prodotti il primato spetta sempre ai vegetali, seguiti da zuppe e minestroni, in linea con la richiesta di benessere

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