N°139 Dicembre

72 Food&Beverage | dicembre 2021 Accompagna ogni momento della nostra giornata, è responsabile del modo in cui percepiamo tutto ciò che vediamo, cambia in continuazione a seconda delle ore e delle condizioni ambientali, ma ci rivela sempre la realtà. La luce fa talmente parte della nostra vita che tendiamo a darla per scontata, senza pensare a quanto la nostra percezione sia influenzata dal modo in cui essa si manifesta. Per questo è fondamentale controllarla, non lasciarla al caso, ma trarne beneficio per illuminare al meglio ogni momento. Partendo da questo presupposto l’architetto fiorentino Filippo Giorgi ha dedicato al tema prima la sua tesi all’Università di Firenze, poi la sua vita professionale, arrivandoa fondare Lucenera (lucenera. com.br, @lucenera_atelier), una delle più interessanti realtà internazionali di illuminotecnica con sede a San Paolo, in Brasile (dedicandosi a ristoranti, hotel, negozi, residenze private e opere pubbliche), ma con anima, passaporto e collegamenti molto italiani. Alle spalle, Giorgi ha esperienze importanti: ha realizzato l’illuminazione del Parco Scientifico Tecnologico di Venezia Vega, ha contribuito a quella del complesso Santa Giulia di Milano (architetto Norman Foster) e di Castiglion del Bosco a Montalcino. Il conduttore di Masterchef Brasil, Henrique Fogaça, lo ha scelto per illuminare i suoi ristoranti a San Paolo e a Rio de Janeiro, così comemoltissime altre tavole importanti nel mondo della ristorazione Paulistana, nel cui ambito Giorgi ha sviluppato un know how tanto importante quanto raro nel dare la giusta luce a un business che ormai non si sviluppa più nella semplice erogazione di una cucina eccellente. “Questo aspetto è solo alla base di un’offerta che è sempre più incentrata da parte del pubblico nella ricerca di un’esperienza a cinque sensi -sottolinea Giorgi- Se l’acustica è orribile difficilmente torneremo in un ristorante, se le luci danno fastidio e non valorizzano né l’ambiente, né i piatti, la nostra esperienza sarà rovinata. La luce è uno dei più potenti strumenti che abbiamo per dare conforto, intimità e piacere estetico. È responsabile di una rete complessa e intricata di aspetti estetici, funzionali, biologici ed emozionali, che puòmortificare o sublimare la nostra esperienza culinaria. Ai ristoratori dico sempre che realizzare un bel locale e poi sbagliare la luce è come cucinare un gran piatto e poi condirlo con un olio rancido, sciupando in un attimo il grande lavoro pensato ed eseguito in cucina. Per ottenere risultati desiderati la luce deve essere pensata e progettata, non si può lasciare al caso, semplicemente scegliendo applique e lampadari”. Ma prima di tutto si deve capire il concept del ristorante. Un buon progetto di interni deve trasmettere l’anima del luogo, la proposta e l’espeBarbara Amati ARCHITETTI La luce perfetta migliora il ristorante Quale importanza ha un progetto di illuminazione in un ristorante? Come la luce cambia l’esperienza a tavola? I suggerimenti di Filippo Giorgi, patron di Lucenera, studio internazionale di light design Filippo Giorgi, proprietario di Lucenera, realtà importante nel mondo dell’illuminotecnica. Giorgi si è specializzato nel mondo dei ristoranti in cui si è fatta strada l’idea che una giusta illuminazione contribuisca a valorizzare il locale. In alto, l’illuminazione del ristorante Sal Grosso dello chef Henrique Fogaca, a Rio de Janeiro

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