N°139 Dicembre

29 Food&Beverage | dicembre 2021 RISULTATI Cresce del 10% il miele di Conapi Conapi, che riunisce 600 apicoltori e 110 mila alveari (il 45% bio), ha chiuso il bilancio 2020/2021 con un fatturato di 26,2 milioni di euro, in crescita del 10%. Il merito va alle produzioni caratteristiche, tra cui si registra la performance più che positiva di Mielizia Bio Italia che ha raddoppiato il fatturato. Un ampliamento complessivo della gamma e l’ingresso in importanti catene della Grande distribuzione riaffermano Mielizia al terzo posto per quota di mercato in Italia, secondo le ultime rilevazioni Nielsen, che confermano anche la crescita della brand awareness Cuor di Miele, il marchio biologico di Conapi dedicato in esclusiva alla catena NaturaSì, si riallinea ai volumi pre-Covid, quindi leggermente inferiori al 2020. La riapertura del canale horeca sta favorendo un buon andamento delle vendite dei frollini nel formato monodose. Ottimo andamento dell’e-commerce (+65% rispetto all’anno precedente). Nella foto, il presidente di Conapi Diego Pagani. PISTACCHI Nutkao acquista Antichi Sapori dell’Etna Il Piemonte va in Sicilia. Nutkao ha rilevato Antichi Sapori dell’Etna, società di Bronte specializzata in prodotti al pistacchio. L’azienda piemontese, che da trent’anni produce creme spalmabili e prodotti a base di cioccolato per conto terzi, ha chiuso l’operazione che si inserisce in un piano di ampliamento produttivo e distributivo. Antichi Sapori dell’Etna conta su due stabilimenti produttivi e una distribuzione in 52 Paesi con un fatturato che supera i 55 milioni di euro. Con questa operazione Nutkao vuole fare crescere il fatturato dagli attuali 180 a oltre 250 milioni di euro. Il progetto di sviluppo di Nutkao è iniziato nel 2015 quando ha aperto uno stabilimento negli Stati Uniti dove produce creme per il retail e l’industria. Nel 2018 era arrivata un’altra operazione ad Accra dove si lavorano fave di cacao esclusivamente ghanesi, mentre la settimana scorsa la società piemontese ha annunciato l’acquisizione della belga Boerinneke. BILANCI Le riaperture e l’estate spingono Campari L’ estate porta bene a Campari che registra una forte performance del business con crescita a doppia cifra di tutti gli indicatori di vendita e profittabilità rispetto ai primi nove mesi del 2020 e del 2019. La ripresa dei consumi ha portato a una dinamica positiva con vendite nette pari a 1.575,7 milioni, +27,3% rispetto ai primi nove mesi del 2020. La crescita organica rispetto ai primi novemesi 2019 è stata pari al 24%. L’Ebit rettificato è di 359,8 milioni, con una crescita organica del 54,2% rispetto ai primi nove mesi del 2020 e l’incremento di 410 punti base sulle vendite nette (+31,7% crescita organica, incremento di 140 punti base rispetto al 30 settembre 2019). Nel terzo trimestre, crescita organica dell’Ebit rettificato del 16,2%, in aumento di 70 punti base sulle vendite (+29,0%, +30 punti base rispetto al terzo trimestre del 2019). L’utiledel Gruppoprimadelle imposte rettificato è di 343,3milioni (+56,1%). Il debito finanziario netto è di 926,0 milioni al 30 settembre 2021, in calo di 177,8 milioni rispetto a 1.103,8 al 31 dicembre 2020. SHOPPING Granarolo compra negli Usa e in Italia Granarolo ha acquisito Calabro Cheese Corp., società statunitense del Connecticut che produce e commercializza prodotti lattiero caseari freschi, in particolare ricotta, mozzarella e burrata. Nel 2020 il fatturato consolidato realizzato da Calabro Cheese Corp., riconosciuto come uno dei migliori produttori di formaggi freschi degli Stati Uniti, è stato di circa 25 milioni di dollari, in linea con gli anni precedenti. In Italia, invece Granarolo ha rilevato Mario Costa, produttore di Gorgonzola Dop. La società possiede uno stabilimento in provincia di Novara e lavora ogni anno circa 20 mila tonnellate di latte. Nel 2019 Mario Costa ha realizzato 14,7 milioni di ricavi con una perdita di 27 mila euro. I ricavi arrivano soprattutto dal mercato italiano, mentre l’export si aggira sul 31% con l’Europa, Giappone e Stati Uniti come mercati principali. L’acquisizione dell’azienda di Novara consente a Granarolo di lavorare più latte italiano, entrare nel mercato del Gorgonzola con un brand storico, un prodotto di alta qualità e uno stabilimento all’avanguardia. In azienda rimarranno i fratelli Fileppo Zop e i 32 dipendenti storici del caseificio.

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