N°138 Novembre

44 Food&Beverage | novembre 2021 Quante espressioni può avere il vino di una stessa annata? Lo dimostra bene la Maison Krug con Les Créations de 2008 che si declinano in Krug 2008, che racconta la storia di quell’annata, e in Krug Grande Cuvée 164ème Édition, l’espressione più generosa delloChampagne, composta a partire dalla vendemmia del 2008. Se il primo è al suo debutto, il secondo è invece sul mercato da qualche anno, ma con intuito e lungimiranza la Maison ha riunito questi Champagne in un cofanetto in edizione limitata. A presentarli, in una bellissima giornata di sole milanese, Olivier Krug, direttore della Maison, che nel fascinoso giardino interno del Six Milano ne ha ripercorso la filosofia produttiva ricordando il pensiero del fondatore Joseph Krug per il quale “una buona Maison de Champagne dovrebbe creare solo due Champagne della medesima qualità”. È da qui che nascono quello che sarà denominato lo Champagne Numero 1, che sarebbe diventato in seguito Krug Grande Cuvée, e lo Champagne Numero 2, quello “delle circostanze”, figlio di un’unica annata: Krug Vintage. “Krug Grande Cuvée viene ricreato ogni anno a prescindere dalle variazioni climatiche, mentre Krug Vintage nasce dalla scelta dei vini che esprimono al meglio la storia dell’annata e poi riposa per oltre dieci anni nelle cantine di Krug. “Per Krug ogni millesimato fotografa l’annata con le caratteristiche dell’andamento climatico e della vendemmia e dello Champagne in sé. Il 2004 è stato definito Freschezza Luminosa, perché figlio di un anno fresco che si è rivelato in un bicchiere luminoso e lucente. Il 2006 è stato nominato Abbondanza Capricciosa come l’annata che si è dipanata tra caldo, freddo, siccità, umidità e grandine, tradotti in uno Champagne molto generoso. Il 2008 ha una Bellezza Classica, poiché è figlio di un’annata da manuale, che dal 2008 non abbiamo più visto”. Il 2008 è dunque così diverso dal 2006 proprio per l’andamento dell’annata e nel bicchiere c’è la classicità, la firma di Krug, l’unicità che la differenzia. “È stata un’annata molto delicata, con un equilibrio straordinario dall’inizio alla fine e una vendemmia con un carattere e una personalità indiscutibile, in tutti i vini base”, ricorda Olivier Krug. “Sorprendentemente, nonostante queste condizioni miti e uniformi, abbiamo osservato una grande eterogeneità da un appezzamento all’altro -puntualizza Julie Cavil, Chef de Caves della Maison- La bellezza di questo contrasto mi ha spinto ad assemblare aromi complementari di appezzamenti diversi, tra cui Aÿ, Bouzy e Ambonnay. Krug 2008 è quindi caratterizzato da una grande complessità, intensità e bella struttura, e rivela la storia complessa di un’annata costante”. Il blend è costituito da vini Pinot Noir (53%) e Meunier (25%) che apportano tensione e note agrumate, mentre gli Chardonnay (22%) infondono note fruttate. Il vino ha una tonalità dorata intensa e brillante; al naso è ricco e ampio, con aromi di miele, liquirizia, mentolo, scorza d’arancia e pompelmo. Al palato emergono note di mela cotogna, frutta candita e agrumi, kiwi gialli, carambola, miele, torta di mele, biscotti al burro, scorza d’arancia, peonie e finocchio, con sfumature floreali e al mentolo. Il finale è lungo, equilibrato e preciso. Krug Grande Cuvée 164ème Édition, composto a partire dalla vendemmia del 2008, è un assemblaggio di 127 vini di 11 annate diverse: il più maturo è del 1990, mentre il più giovane è del 2008. Il carattere specifico di ogni vino, il livello di freschezza, intensità, rotondità e profondità sono determinanti per la creazione dell’insieme. “In Krug Grande Cuvée l’orchestra al completo esegue in gioiosa armonia la musica dello Champagne -spiega Olivier Krug- Un perlage vivace accompagna un colore dorato e luminoso, profumi di fiori Les Créations de 2008 il pregio di un’annata CHAMPAGNE Krug 2008, al suo debutto, e Krug Grande Cuvée 164ème Edition, a base dei vini dell’annata 2008, sono state proposte in food pairing con i piatti dello chef Antonino Cannavacciuolo e assaggiate con la musica dell’affascinante cantante Vhelade Barbara Amati

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