N°137 Settembre Ottobre

24 Food&Beverage | settembre-ottobre 2021 ROMAGNA Lunaria e Le More per Ronchi di Castelluccio Nuovo corso per la cantina Ronchi di Castelluccio che punta sulla valorizzazione del Sangiovese di Romagna e dei suoi cru prodotti con vitigni internazionali. Sotto la rinnovata guida dei nuovi proprietari (i fratelli Paolo e Aldo Rametta e il socio Cristiano Vitali), presenta due etichette simbolo del territorio romagnolo delle colline fra Brisighella e Modigliana: il Sauvignon Blanc Lunaria e il Romagna Sangiovese Superiore Doc Le More 2020. Il Sauvignon Blanc Lunaria fermenta in cemento e affina in acciaio. Dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, Lunaria gioca su note fruttate e complesse di albicocca e rosmarino, con tocchi di macchia mediterranea. All’assaggio risulta teso e croccante, sapido, con ritorno fruttato-officinale; il finale è molto persistente, fresco e di ottimo corpo. Il Romagna Sangiovese Superiore Doc LeMore 2020 è un omaggio al sottobosco e nasce da una selezione delle vigne più giovani; fermenta in acciaio e affina 8mesi sulle fecce fini per poi riposare tre mesi in bottiglia. Le More è un vino “gioioso”, beverino e fruttato, fragrante, con tannini leggeri. UMBRIA L’eleganteMontefalco di Arnaldo Caprai Tradizione, innovazione e territorio sono le parole d’ordine di Arnaldo Caprai, leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco, il rosso prodotto con le uve del vitigno omonimo che cresce solo nel territorio di Montefalco da più di quattrocento anni. Marco Caprai ha creduto nella grande ricchezza di questa tradizione e l’ha recuperata in chiave moderna grazie a ricerca e sperimentazione continue e a selezioni clonali con l’obiettivo di ottenere vini potenti, eleganti e con una grande personalità. L’azienda vanta 150 ettari, di cui 136 di superficie vitata, tutti appartenenti alle zone della Docg Sagrantino di Montefalco, della Doc Montefalco e della Doc dei Colli Martani. Le varietà di uve coltivate sono principalmente quelle autoctone unite ad alcune internazionali. L’azienda punta sui vini tipici del territorio, come il Sagrantino, nei quali ha raggiunto punte di eccellenza, come ben dimostrano i suoi Montefanco Rosso, Montefalco Bianco e il Grecante. Il Montefalco Rosso Doc 2018 prodotto con il 70% di sangiovese, il 15% di sagrantino e il 15% di merlot, affina per 12 mesi in barrique e per altri quattro mesi in bottiglia. Al naso ha sentori di fiori di campo, frutti rossi e un tocco di noce moscata. In bocca entra secco, fresco, con una giusta morbidezza in contrapposizione ai tannini. Il Montefalco bianco Doc incrocia invece trebbiano spoletino (60%) e chardonnay (40%) e, dopo avere riposato sei mesi, tre in acciaio e almeno tre in bottiglia, svela delicate note di pera, agrumi e fiori bianchi avvolti da una marcata mineralità; il gusto è secco, citrino con bella freschezza e sapidità. Con Grecante Colli Martani Grechetto Doc, Caprai celebra la tradizione rinascimentale secondo la quale numerosi erano i vini definiti “Greci, Grecanti, Grechetti”. Celebrato fu anche quello di Montefalco, inviato dai podestà del Comune come prezioso dono a principi e cardinali. Il Grecante di Caprai mantiene vivo il ricordo con uve grechetto in purezza: un vino dal colore giallo paglierino brillante con intensi profumi di frutta esotica e pesca gialla, note floreali di fresia e biancospino e una gradevole mineralità; il gusto è pieno, fresco, di lunga persistenza. TOSCANA La Vernaccia Brunora di Podere Torre Terza Blend di vernaccia al 90% e chardonnay al 10%: è la Vernaccia Docg Brunora di Podere Torre Terza della famiglia Baroncini, già accreditata come produttrice vitivinicola nel Liber Aetatum del 1489, l’archivio storico di San Gimignano. Le due uve sono vendemmiate e lavorate separatamente in recipienti di acciaio inox, la fermentazione si svolge con un blando controllo della temperatura e l’utilizzo di bentonite per stabilizzare il processo. Successivamente il vino rimane tre mesi sulle fecce fini, sempre in acciaio, con batonnage non troppo frequenti. Poi si crea il blend che affina ulteriormente in acciaio per 2-3 mesi; segue il riposo in bottiglia. La Vernaccia di San Gimignano Brunora Docg 2020 ha colore giallo paglierino con riflessi dorati, profumi di bergamotto, albicocca, tocchi di timo cedrino, chiusura di eucalipto con la classica nota ammandorlata; in bocca è croccante, di eccellente freschezza, salata, con un finale dai sentori officinali-fruttati di bella persistenza e ritorno della nota ammandorlata. NOVITÀdaSTAPPARE

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