N°136 Giugno Luglio

Il rebranding si specchia nello stile dei Monovarietali CANTINA PUIATTI Pulizia, freschezza, approcciabilità sono le peculiarità dei vini dell'azienda che riflettono le caratteristiche del territorio della Piana dell’Isonzo, ghiaioso e minerale. Un progetto che parte dal Friuli per estendersi anche alle altre cantine del Gruppo Bertani Domains Barbara Amati Un ristorante immerso nel verde affacciato sul Naviglio: Motelombroso, un luogo di pace e d’impatto scelto da Bertani Domains per un primo ritorno a una normalità post pandemia e presentare “in presenza” la nuova immagine dei Monovarietali di Cantina Puiatti. Ettore Nicoletto, nella sua prima uscita pubblica in qualità di Amministratore delegato del Gruppo, è stato felice di presentare la squadra al suo fianco: Eleonora Guerrini, Marketing manager, e Andrea Lonardi, Chief Operating Officer. “Abbiamo avuto l’opportunità di studiare fare check up e progettare e oggi iniziamo a vedere i primi risultati con un 2021 che è partito bene. Sono ottimista e vedo un bel futuro per l’economia in generale e per il nostro settore -esordisce Nicoletto- Quello di Puiatti è un brand rivitalizzato che ci intriga molto e riteniamo sia una bella sfida. Vogliamo riproporci alla ristorazione con uno stile nuovo, fresco e accattivante. Stiamo snellendo i vini rendendoli più facili, approcciabili, semplici ma non banali, con un packaging più giovane e potente che ammicca alle nuove generazioni. C’è un lettering minimalista come grafica, ma forte dal punto di vista cromatico che comunica in modo immediato. La veste grafica vuole ‘raccontare‘ ciò che poi si trova nella bottiglia”. La nuova immagine che si è voluta dare ai vini della Cantina friulana di Romans d’Isonzo, di proprietà del Gruppo dal 2015, è l'espressione di un'identità asciutta, solida, consistente, autentica. Il marchio dialoga con un'etichetta in cui il logo a grandi lettere gioca un ruolo da protagonista. I colori primari riprendono i toni dell’acciaio, materiale su cui si fonda il metodo della cantina, mentre i colori secondari si ispirano alla natura e alla mineralità del luogo. Insomma, l’etichetta dice tutto dello spirito di questa azienda che ha una parola d’ordine: semplicità. La stessa che praticava il fondatore che già negli anni Settanta rifuggiva dall’uso del legno per sfruttare l’immediatezza dei toni varietali e delineare le variabilità di un terroir unico, così da mantenere intatte la fragranza e la freschezza nei vini. Questa è la filosofia produttiva della cantina, racchiusa nell’ormai famoso slogan“non oak aged wines”, vini non affinati in legno. Una scelta difficile, ma che è stata capace di regalare a Cantina Puiatti grandi soddisfazioni, identificandosi con un’impronta chiara e riconoscibile. “Non è solo un rebranding -spiega Nicoletto- un esercizio di stile sul packaging, ma è anche un lavoromolto interessante dal punto di vista stilistico con un vino fresco, immediato, di facile approccio e anche disimpegnato dal punto di vista enologico che mantiene la tradizione di Puiatti di utilizzare solo acciaio”. Quarantadue ettari vitati nell’area del bacino idrografico dell’Isonzo, un territorio pedecollinare, ghiaioso e fresco, dove sono allevate le varietà che danno origine a vini eleganti e di buona struttura, caratterizzati da grande sapidità emineralità. “Il claim che abbiamo adottato, Il Friuli come non l’avete mai visto, non è un segno di arroganza, ma credo che l’Italia del vino possa essere ancora sviluppata per diventare una grande produttrice di vini bianchi, e in questo il Friuli può giocare un ruolo determinante -aggiunge Andrea Lonardi- E questo è contenuto anche nei nuovi valori di Bertani Domains, cioè trasferire ai consumatori prodotti in grado di comunicare freschezza e semplicità e i valori della convivialità. Produrre un vino così è difficile come produrre un grande vino, perché deve avere i connotati di brand e di marca e al contempo avere appeal e interessare un consumatore che vuole bere un buon bicchiere senza ricamarci troppo sopra… Un vino che deve conquistare un consumatore di questo tipo non dovrà mai essere impattante dal punto di vista olfattivo, ma dovrà essere pulito, chiaro, di facile lettura e avere delle caratteristiche organolettiche di salinità, importanti quando il vino si affianca al cibo. Il territorio si esprime in maniera molto interessante nel Pinot Grigio, nei suoi sentori di albicocca e pesca a pasta bianca. Nella Ribolla Gialla crediamo tantissimo: nella sua semplicità, nella nota di mela verde trasferisce un carattere che pochi vini bianchi hanno. Il Sauvignon Blanc si sta regalando una nuova giovinezza perché il Friuli può offrire Sauvignon di portata internazionale, in Ettore Nicoletto, Amministratore delegato di Bertani Domains, sta rivitalizzando il brand Puiatti, sia nello stile dei vini che nel packaging, più giovane e potente, che ammicca alle nuove generazioni 52 Food&Beverage | giugno-luglio 2021

RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==