N°135 Aprile Maggio

8 Food&Beverage | aprile-maggio 2021 UOMINI&VIGNE VINO Resistono le coop Gdo ed esportazioni sostengono le cooperative. Nell’anno dell’emergenza pandemica il sistema vitivinicolo cooperativo (423 cantine per 4,9 miliardi di euro di giro d’affari e una produzione pari al 58% del vino italiano), ha mostrato la sua capacità di resistere con un fatturato che cresce dell’1% grazie al +6% della Grande distribuzione organizzata (+6%, dato Iri, 2021) e alle esportazioni (+3% contro il 2,4% in valore dell’intero sistema vinicolo). “Nel corso del 2020 il 34% delle cooperative vinicole ha mantenuto stabile il proprio fatturato e un 41% lo ha visto in calo -ha spiegato Denis Pantini, responsabileWineMonitor di Nomisma, presentando lo studio sulla performance delle cooperative vitivinicole durante il Covid al Vivite Talk del vino cooperativo, iniziativa organizzata da Alleanza Cooperative Agroalimentari- L’analisi ha anche evidenziato, di contro, come una cooperativa su 4 del campione intervistato -che numericamente rappresenta oltre il 50% del fatturato complessivo della cooperazione vinicola- abbia invece registrato un fatturato in aumento. Si tratta delle cooperativemaggiormente dimensionate, con fatturati superiori a 25 milioni di euro, che nel 6% dei casi hanno addirittura registrato un sensibile aumento, superiore al 15% rispetto alle performance del 2019, prima dell’avvento del Coronavirus”. Guardando ai singoli canali distributivi, lo studio ha messo in luce come la chiusura dell’horeca abbia portato a una riduzione delle vendite per la quasi totalità delle imprese cooperative, senza distinzione dimensionale. Al contrario, Gdo ed e-commerce hanno principalmente favorito le cooperative più grandi. Per quanto riguarda le prospettive, per le cooperative il digitale sarà una leva importante per la ripresa. L’analisi ha messo in mostra come le cooperative puntino sulla presenza su siti di e-commerce e sui canali social, cosi come sull’enoturismo e sull’ospitalità, oltre a un consolidamento della presenza nella Grande distribuzione. Un segnale di ottimismo viene anche dalla convinzione espressa da oltre la metà delle cooperative che ritiene che nel 2022 le vendite nel canale horeca ritorneranno agli stessi livelli del 2019: “Avere una strategia multi-canale si è rivelata una scelta vincente”, è il commento di Luca Rigotti (nella foto), coordinatore del settore vitivinicolo di Alleanza Cooperative. MANIFESTAZIONI La Milano Wine Week apre una divisione food La Milano Wine Week apre una divisione food affidata alle cure di Francesca Romana Barberini, che assume l’incarico di Head of Food. “Il rilancio dell’Italia sui mercati esteri post pandemia deve partire da uno sforzo sistemico che unisca il vino e il cibo nella promozione dell’eccellenza -sostiene Federico Gordini, presidente della Milano Wine Week- Ed è partendo da questa riflessione che abbiamo deciso di dedicare una divisione della nostra manifestazione al mondo del food e della ristorazione”. Barberini è conduttrice e autrice di programmi enogastronomici di successo, food writer e consulente in comunicazione e la sua trasversalità rappresenta il valore aggiunto della collaborazione che si svilupperà seguendo le tre anime del progetto Milano Wine Week: Experience, Educational e International. La manifestazione si svolgerà a Milano dal 2 al 10 ottobre con il coinvolgimento di centinaia di ristoranti. FUSIONI Da Valpantena e Custoza nasce Cantine di Verona Dall’unione tra la Cantina Valpantena e la Cantina di Custoza nasce Cantine di Verona, una nuova realtà da 65 milioni di euro di fatturato. Con circa 30 milioni di euro di patrimonio, ha una dotazione di conferimenti di 300 mila quintali di uva e un centinaio di dipendenti. Cantina Valpantena e Cantina di Custoza hanno stabilito le linee guida che fissano l’iter di sviluppo economico e commerciale della società post fusione, che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali esistenti. I soci delle due cooperative hanno approvato la fusione: per Cantina Valpantena si è registrato il 97% di consensi, mentre qualche resistenza in più si è avuta alla Cantina di Custoza che in prima battuta non aveva raggiunto il quorumdi due terzi per l’approvazione, mentre in seconda convocazione ha approvato l’operazione con 118 voti favorevoli su 156 validi. L’operazione, sottolinea il presidente di Cantina Valpantena Luigi Turco, è stata voluta per valorizzare ancora di più i territori d’appartenenza e le rispettive Denominazioni.

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