N°133 Dicembre

69 Food&Beverage | dicembre 2020 colato salato per la quale utilizzo erbe aromatiche, come rosmarino, erba cipollina e anche il pimenton de la vera, una paprica dolce affumicata spagnola, tipica della regione dell’Estremadura. Perfette per accompagnare birra e formaggi”. Lo stimolo per trovare nuovi spunti a volte affiora dalle radici friulane. È così per Pascot, nome curioso tratto dal sovra-cognome della famiglia di Adelia. “Si usa spesso in Friuli e indica la discendenza da parte femminile o il luogo di provenienza della famiglia, come nel mio caso. Pasc è una collina della zona”. Quindi praline per le quali si impiega cioccolato “originario”, ovvero solo cru e grand cru come la Bagua, Madagascar o Ecuador, dall’81 al 74%. Gli appassionati della classica tavoletta possono scegliere tra una quarantina di tipi, comprese quelle ai fiori e frutti bio disidratati, senza dimenticare una decina di differenti creme spalmabili. Adelia però non si ferma solo a questo. Nell’ambito della sua attività organizza visite al laboratorio e degustazioni guidate. Un esempio? Quella collegata con l’antica Biblioteca pubblica Guarneriana di San Daniele per addentrarsi negli aspetti culturali e storici del cioccolato. “Il cioccolato arriva in Europa nel ‘500 e si diffonde nei due secoli successivi attraverso le case reali e la Chiesa. Basandoci su una ricerca svolta dagli studiosi Elisa Nervi e Angelo Floramo sui testi settecenteschi dell’abate Daniele Concina conservati nella biblioteca, abbiamo organizzato incontri per raccontare come fosse sorta una disputa, in ambito ecclesiastico, sul suo consumo durante il periodo di Quaresima. Agli albori, la cioccolata era una bevanda, addizionata di spezie e zucchero di canna. Proprio questi ingredienti stuzzicarono il dibattito. Concluso duecento anni dopo: due once -circa 56 grammi- al giorno non sono peccato. Per dare un’idea della cioccolata di quei tempi abbiamo creato una tavoletta ad alta percentuale con aggiunta di zucchero di canna, che apporta una sensazione di ruvidezza”. Non più panacea per tutti i mali, come nel Settecento: il cioccolato, quando raggiunge le vette qualitative di Adelia Di Fant, resta un impareggiabile comfort food. Adelia Di Fant via Garibaldi 27 33038 San Daniele del Friuli (Ud) tel. +39 348 7462879 www.adeliadifant.it La produzione di Adelia Di Fant parte dal legame con il territorio, da qui il collegamento con la Gubana friulana, ma si evolve con una continua sperimentazione. Il lavoro con le piccole realtà della zona è fonte di ispirazione per l’artigiana che completa la sua attività con visite guidate al suo laboratorio e degustazioni che raccontano anche gli aspetti storici e culturali del cioccolato

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