N°133 Dicembre

67 Food&Beverage | dicembre 2020 compito (per il 60% inadeguata, abbastanza adeguata per il 30% e adeguata per il 10%). I produttori lamentano la scarsa disponibilità del canale horeca ad ampliare l’offerta (15%), a conoscere maggiormente le aziende (15%), ad affidarsi esclusivamente ai distributori (5%) sottolineando anche una cultura enologica limitata (5%) che evidenzia quanto sia necessaria la competenza del personale di sala. Inoltre, il 60% dei produttori intervistati non è mai riuscito a realizzare la promozione dei vini in ristoranti ed enoteche (il 25% solo rare volte e il 15% spesso) pur a fronte di una elevata disponibilità a farla (55%), come a dare disponibilità per formare il personale di sala e a fare consegne just in time riducendo così il magazzino ai clienti (20%). I ristoratori (30%) chiedono maggior disponibilità a fornire vini in promozione e preferiscono aziende con distributori (portfoli più completi e meno appuntamenti), a dimostrazione dell’importanza della leva del prezzo per la vendita. D’altra parte, tra le ragioni della difficoltà nella vendita del vino al primo posto, l’horeca individua i prezzi troppo elevati per le disponibilità economiche attuali (25%), la scarsa cultura enologica (20%), la modifica degli stili di vita (che non vede il consumo di vino a pranzo), la concentrazione dei soliti brand noti (20%) -la stessa lamentata dai produttori…- la preferenza di bevande più “facili”, come la birra (10%), e la difficoltà a capire il giusto abbinamento (5%). Infine, la ristorazione vorrebbe proposte dedicate (30%) per timore di vedere i vini della propria carta anche in Gdo, chiede alle aziende di raccomandare il proprio locale (25%) e sinergie nell’organizzazione di iniziative promozionali (20%). L’indagine, tuttavia, ha colto anche dei punti di incontro tra le due categorie: la necessità di una maggior disponibilità a consegne just in time (15%), di una relazione più diretta con l’azienda e meno con gli intermediari commerciali (15%) e di una migliore conoscenza delle aziende attraverso visite dedicate (15%) per comprendere meglio la loro reale identità (5%). Sempre secondo i produttori il canale horeca è restio ad ampliare le carte dei vini e a conoscere nuove aziende. Ci sono in definitiva molti operatori con poca curiosità e voglia di proporre alla clientela nuovi marchi. Un elemento che si scontra con i desiderata dei clienti che spesso si indirizzano verso brand conosciuti

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