N°133 Dicembre

40 Food&Beverage | dicembre 2020 MAISONRUINART Second skin è una nuova idea di astuccio che concretizza la volontà della Maison di mettersi in discussione in maniera audace e coraggiosa. È un packaging sensuale, piacevole al tatto, che spinge a un nuovo rituale del servizio al tavolo. Per ora second skin è adottata per Ruinart Blanc de Blancs e Ruinart Rosé; nel tempo sarà anche utilizzata per gli altri Champagne della Maison. Sono stati scelti quelli più rappresentativi e iconici: Ruinart Blanc de Blancs è l’archetipo della filosofia produttiva della Maison e rappresenta la luce dello Chardonnay. Nasce dalle uve dei vigneti Premier Cru della Côte de Blancs e della Montagne de Reims a cui si aggiungono vini dello Sézannais, per ottenere rotondità, e della Valle della Vesle, per la finezza e la leggerezza. Il Blanc de Blancs si giova dell’assemblaggio del 20-25% di vini di riserva delle due annate precedenti a quella prodotta. Il dosaggio è di 9 grammi per litro. Affascina per la sua raffinata struttura, equilibrata e piacevole. Gli aromi sono di estrema piacevolezza e variano dalla frutta bianca al floreale, con punte di vivacità come il limone e lo zenzero, ma anche sensazioni morbide date dai sentori di miele e pasticceria. Il palato è caratterizzato da una trama setosa, avvolgente, genuina, acida e fresca. Ruinart Rosé rappresenta il matrimonio tra gli Chardonnay Premier Cru della Côte de Blancs (45%) e il Pinot Noir Premier Cru della Montagne de Reims e della Valle della Marne (55%). Anche nel caso del Rosé il 20-25% di vini di riserva delle due annate precedenti concorrono al blend ideale. Il colore corallo brillante è frutto di una tecnica di produzione permessa solo in Champagne, ovvero l’aggiunta all’assemblaggio del 18-19% di vino Pinot Noir vinificato in rosso. Questo Rosé ha aromi di amarena, fragola, agrumi, spezie orientali, zenzero, note fumé: una complessità piacevolissima che introduce un palato ricco e polposo, ma anche finemente acido e leggero. Elegante e raffinato, leggermente tannico, Ruinart Rosé ha un lungo finale persistente con note di ciliegia. “Con second skin Ruinart propone un’alternativa sostenibile a un intero settore e auspica di contribuire all’evoluzione di un comportamento più consapevole da parte dell’industria e del consumatore -commenta il presidente Dufour- L’intelligenza collettiva è essenziale per affrontare queste sfide”. La Maison Ruinart esalta un epicureismo moderno che unisce persone, terroir e savoir-faire in cui prodotti eccellenti, estetica e umanesimo sono i pilastri di un’art de vivre essenziale. Forte è, infatti, l’impegno di Ruinart con gli artisti contemporanei: la Maison sostiene sia artisti celebri, sia talenti emergenti il cui approccio -ecologico, umanista o resiliente- inaugura una nuova era creativa. “Già nel 1896, Ruinart è stata la prima Maison a commissionare a un artista, Alphonse Mucha, la creazione di un manifesto pubblicitario per i propri vini -ricorda Silvia Rossetto- Nell’ultimo decennio gli artisti internazionali selezionati per reinterpretare i codici della Maison sono impegnati nelle cause ambientali: ad esempio il designer olandese Piet Ein Eek (2013) ha creato opere usando scarti di legno, l’artista cinese Liu Bolin (2018) ha difeso il savoir-faire dei lavoratori locali, l’artista inglese David Shrigley (2020) ha evidenziato nelle sue gouaches quanto gli uomini devono alla natura. A Reims, l’installazione artisticaRetour aux sources (2019), del duo Mouawad Laurier, unisce innovazione, creatività e sostenibilità, illustrando il cambiamento climatico nella Champagne. Nel 2018 è stato anche promosso ilPrix Maison Ruinart: ogni anno offre una residenza artistica a un fotografo emergente nel cuore della Champagne- conclude Rossetto- Attualmente si è focalizzati sul pensare al futuro, un tema particolarmente in sintonia con la sostenibilità”. Il nuovo imballaggio è nove volte più leggero di quello tradizionale e riduce l’impronta di carbonio del 60% rispetto all’attuale produzione di Ruinart. Così, la Maison conferma il suo impegno in termini di responsabilità sociale e ambientale per uno sviluppo più sostenibile del packaging in tutte le fasi della realizzazione e della commercializzazione dei prodotti, dalla cura dei vigneti all’esperienza del consumatore

RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==