N°133 Dicembre

37 Food&Beverage | dicembre 2020 Il design di second skin s’ispira al gesto con cui il maître avvolge un tovagliolo intorno alla bottiglia di Champagne. È un involucro di grande impatto ed eleganza che protegge il vino fino al momento della degustazione, restando resistente agli usi di servizio, incluso il contatto con l’acqua: può rimanere diverse ore nel secchiello del ghiaccio refrigerata, l’involucro mantiene la propria integrità per diverse ore anche nel secchiello del ghiaccio. Second skin è figlia della natura e della tecnologia. È stata sviluppata in Gran Bretagna dall’azienda di James Cropper, fondata nel 1845, sulle rive del Lake District National Park, tra Scozia e Inghilterra. “La sfida era riuscire a immaginare un packaging unico che riflettesse lo spirito della Maison Ruinart, e che fosse riciclabile e non lasciasse rifiuti”, rivela Phil Will, presidente della James Cropper. L’azienda, a conduzione familiare, è specializzata nella carta, e sviluppa rispettosamente innovazioni all’avanguardia. L’acqua, indispensabile per la creazione della second skin case, è prelevata sul posto e il 91% di questa è sufficientemente pulita per essere reimmessa nel fiume dopo la produzione. Metà del rimanente 9% evapora durante il processo di essiccazione della polpa di cellulosa e l’altra metà corrisponde all’umidità naturalmente presente nell’involucro. All’inizio le caratteristiche primarie

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