N°132 Novembre

9 Food&Beverage | novembre 2020 PROGETTI La Fondazione Banfi premiata per Sanguis Jovis Il Progetto Qualità della Fondazione Banfi per Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese ha conquistato un premio speciale dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021 , diretta da Daniele Cernilli. Sanguis Jovis, il primo Centro Studi Permanente sul Sangiovese, è un progetto nato in seno alle attività scientifiche della Fondazione Banfi, con l’ambizioso intento di colmare il gap, culturale e scientifico, di questo straordinario e, per certi versi, ancora inespresso vitigno italiano. I progetti di Sanguis Jovis si articolano sui tre fondamentali e sinergici pilastri: Formazione, Ricerca Scientifica e Comunicazione. Rodolfo Maralli, presidente della Fondazione Banfi, ritirando il premio ha commentato: “Per il futuro, ci sono molti progetti in cantiere che arricchiranno le già numerose attività svolte e che contribuiranno a rendere il nostro Sangiovese ancora più conosciuto e apprezzato dal consumatore italiano e internazionale”. CHARITY Un’asta online per San Patrignano Pandolfini di Firenze, la più antica casa d’aste italiana ha promosso un’asta benefica a favore di San Patrignano, la più grande comunità di recupero gratuita d’Europa che dal 1978 offre a chi chiede aiuto gli strumenti per costruire un nuovo percorso di vita dignitoso. L’asta online si svolge dal 30 ottobre al 6 novembre, e propone 157 lotti provenienti dalla cantina di Vite, l’agriturismo gourmet di San Patrignano (Rm), custode di una collezione, costruita negli anni con dedizione e passione, che conta oltre mille bottiglie selezionate tra le più importanti etichette italiane. I lotti proposti comprendono vere e proprie chicche per estimatori con annate e bottiglie come Villa Gemma, Montevetrano, Terra di Lavoro, Es, Paleo, Giusto di Notri, Breg, e tanti altri. L’iniziativa va a supporto di San Patrignano affinché la comunità possa continuare ad accogliere chi ha bisogno d’aiuto: attualmente ospita 1.200 giovani provenienti da tutt’Italia e dall’estero. DONNAFUGATA Rosa, un rosato per Dolce&Gabbana Dolce&Gabbana e Donnafugata rafforzano la loro partnership collaborando a un nuovo progetto: la produzione di Rosa, un inedito vino rosato, e la reinterpretazione, in edizione limitata, di Tancredi, lo storico rosso della casa vitivinicola. Rosa è nato nella vendemmia 2019. Il nome è stato scelto per enfatizzare il colore che lo contraddistingue. Per questa produzione si è puntato sul blend originale di due vitigni autoctoni, tra i più importanti della tradizione dell’isola: il nerellomascalese e il nocera. Il nerellomascalese è prodotto alle pendici dell’Etna, tra Randazzo e Castiglione di Sicilia, dove la natura vulcanica dei terreni e il microclima danno vita a note di particolare mineralità e delicatezza floreale. Rosa si contraddistingue per un raffinato bouquet di gelsomino, arricchito da delicati sentori di fragolina di bosco, pesca e bergamotto. La componente fruttata deriva dalle uve nocera prodotte nella Tenuta di Contessa Entellina dove Donnafugata ha impiantato questo antico vitigno quasi dimenticato. L’azienda esplora continuamente nuovi territori per ottenere vini straordinari che la creatività di Dolce&Gabbana racconta e promuove grazie a uno stile inconfondibile. MILANO La mostra di Pasqua per la Wine Week ATaste of Italy , è la mostra multimediale temporanea con cui Pasqua Vini ha aperto laMilano Wine Week . Il percorso espositivo, composto da sette installazioni multimediali la cui direzione creativa è stata affidata al fondatore e art director di Vacades, Timo Helgert, è stato allestito nella Sala Bonaparte di Palazzo Serbelloni ed è il risultato della collaborazione fra la cantina veronese e il giovane artista tedesco specializzato in installazioni digitali e 3D. Quando per effetto della pandemia il mondo si è paralizzato, Helgert ha sentito la necessità di raccontare la realtà ma con sentimenti di speranza, ricordando che fuori dalle nostre abitazioni continuava a esistere un mondo pieno di vita, dove la natura cresceva. Ha preso così vita il progetto The Return of Nature , dove l’artista ripopolava contesti urbani con flora e fauna. Le suggestioni elaborate da Helgert hanno conquistato Pasqua Vini che gli ha affidato il compito di raccontare il nostro Paese, attraverso una narrativa in cui antico e digitale dialogano costantemente.

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