N°131 Settembre Ottobre

78 Food&Beverage | settembre-ottobre 2020 alla Cantina Nicolucci, di Alessandro Nicolucci, quarta generazione di una famiglia di vitivinicoltori. Quattro i rossi in produzione: tre Sangiovese in purezza e un uvaggio con terrano, vitigno arrivato dall’Istria e dal Carso con i reduci della prima Guerra mondiale. Sono interessanti anche il Rosé da Sangiovese, il Passito da Trebbiano e Albana di Romagna e gli altri bianchi. Le cantine trecentesche erano un tempo comprese nella Rocca di Predappio Alta, di cui oggi resta solo il mastio da difesa (www.vininicolucci.com) . Invece, a Mercato Saraceno, la Tenuta Casali produce vini da singole vigne: tra i rossi prevale il Sangiovese; tra i bianchi l’Albana di Romagna, il Trebbiano romagnolo e Famoso, un vitigno originario dell’alta valle del Savio che rischiava l’estinzione e che la famiglia sta recuperando già da tempo con buoni risultati (www.tenutacasali.it) . In un territorio montuoso e boscoso come quello a cavallo tra Romagna Toscana anche il paniere dei formaggi è ricco di prelibatezze. Al caseificio artigianale Boschetto, nelle campagne di Premilcuore, i fratelli Lorenzo e Stefano Cucchi trasformano il latte di una ventina di mucche, allevate insieme a un’ottantina di capi misti da latte e vacca romagnola per la produzione di carne. Da oltre vent’anni in quest’azienda biologica gli animali sono alimentati con foraggi e cereali certificati. Tra i prodotti al banco: caciotte fresche e stagionate, ricotta lavorata con l’acqua di Fratta Terme, yogurt e il delicatissimo Raviggiolo, un formaggio fresco, presidio Slow Food, ottenuto da latte crudo appena munto, prodotto solo tra ottobre e marzo, da gustare entro pochi giorni. Un buon locale, aperto solo la sera, èAl Vecchio Convento , ristorante con albergo diffuso, gestito dalla famiglia Cameli. I due figli chef, Massimiliano e Matteo, propongono una cucina tipica e stagionale, ma anche gourmet e fusion per l’esperienza fatta in giro per il mondo. Tra i piatti: Passatelli in brodo o asciutti, Tagliatelle al ragù di selvaggina, Risotto con brodo di fieno, Tortello ripieno di ricotta e spinaci con tartufo bianco. E si possono seguire corsi di cucina o partecipare a un’esperienza inusuale, la caccia al tartufo con i cani lagotti romagnoli, razza abile ed efficiente nella ricerca dei pregiati tuberi (www.vecchioconvento.it). Si respira il fascino del tempo al ristoranteDel Ponte , gestito fin dal 1880 a San Piero in Bagno dalla famiglia Ammoniaci, in un’atmosfera casalinga, con camino in cucina sempre acceso e tre salette d’epoca con mobili dell’Ottocento e del Novecento. ITINERARI In alto, le antiche cantine dell’Osteria La Vecia Cantena d’la Pre e le culacce che stagionano nelle cantine in pietra del ristorante Corte San Ruffillo a Dovadola che propone una cucina del territorio con ingredienti di produzione propria. A fianco, in cerca di tartufi bianchi con Valerio e Fabio Cappelletti e il bracco Ringo e il Mandorlato al cioccolato, ricetta originale di Modigliantica, laboratorio di Modigliana. In alto, a destra, il borgo di Premilcuore

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