N°131 Settembre Ottobre

77 Food&Beverage | settembre-ottobre 2020 meria: insaccati insaporiti con sale, pepe e vino Sangiovese di Romagna affinati in cantine di pietra. E, ancora: coppa aromatizzata con sale, pepe e chiodi di garofano, ma anche spalla, lonzino, guanciale, pancetta, lonza e fiocco. Il ristorante dell’azienda propone anche una cucina territoriale rivisitata e stagionale, con ingredienti di produzione propria: olio extravergine d’oliva, vini da uve sangiovese, albana di Romagna, chardonnay, merlot e pinot nero, ortaggi e frutta, trasformata pure in confetture d’albicocche, pesche e frutti di bosco (www.cortesanruffillo.it) . Anche La Cerreta, azienda agricola e agrituristica di Rocca San Casciano, nel suo ristorante serve piatti tradizionali come i primi di pasta fresca fatta in casa e, tra i secondi, lo spezzatino d’asino, con le carni del proprio allevamento di asini romagnoli. L’attività fu avviata una ventina d’anni fa da Francesco Calli per la riproduzione e il ripopolamento di questa razza che rischiava l’estinzione e oggi conta una settantina di capi, riconoscibili dal mantello marrone bruciato o grigio-cenere e dalla criniera scura, il più grande della Romagna per questa specie. E ci sono anche una trentina di capre, alimentate con i cereali bio della tenuta (www.aziendagricolacerreta.it) . Nel cuore del borgo medievale di Predappio Alta la cucina tipica da non perdere è quella deLa Vëcia Cantêna d’la Prè-Cà de Sanzvés , storica osteria al piano superiore di cantine settecentesche, su tre livelli, trasformate in museo del vino, con antiche botti, torchi e strumenti di lavoro in bella mostra. La tradizione è protagonista in tavola: pasta fatta in casa e “piavina”, una piadina rivisitata al vino -siamo nella terra del Sangiovese- servita con formaggio, miele e affettati. Sempre a Predappio Il Mulino di Conficoni Ilario dal 1978 coltiva cereali biologici, grano, farro, segale, riso, mais e grani antichi, come il Gentilrosso e il senatore Cappelli, e li macina a pietra per trasformarli in farine nel suo piccolo laboratorio di collina, con vendita anche al dettaglio. Si possono invece degustare i vini del territorio A sinistra, il pane da farine biologiche del forno Cappelletti di Dovadola. A fianco, la chiesa del santuario di Montepaolo, sempre a Dovadola e, sotto, il formaggio raveggiolo con rametti di felce e la piavina, la piadina al vino Sangiovese accompagnata da formaggio di grotta e miele di castagno dell’Osteria La Vecia Cantena d’la Pre’ di Cà de Sanvés a Predappio Alta

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