N°131 Settembre Ottobre

56 Food&Beverage | settembre-ottobre 2020 SPECIALE CAVIT Quattro Vicariati 2016, morbido Rosso bordolese Nome di punta del comparto vitivinicolo italiano, Cavit è un Consorzio di cooperative, situato nel cuore del Trentino, a Ravina di Trento. Riunisce undici Cantine sociali, collegate a oltre 5.250 viticoltori distribuiti su tutto il territorio, coprendo così un’area vitata pari a oltre il 60% di quella presente in Trentino. Rendere il vino di qualità un piacere quotidiano da condividere è da sempre una missione per Cavit, portabandiera di un approccio che mira ad accrescere il numero degli amanti e appassionati del buon vino. Nell’offerta dei rossi spicca il Rosso bordolese, vino di particolare pregio che prende il nome dalla zona dei Quattro Vicariati, compresa fra i comuni di Ala, Avio, Brentonico e Mori, in Vallagarina. È questa l’area maggiormente vitata di tutto il Trentino, la più meridionale e perciò spesso la più vocata per i grandi vini rossi. Etichetta storica per Cavit, nata a metà degli anni Sessanta, tutt’ora rimane un vino di grande pregio a cui vengono riservate particolari attenzioni in vigneto e in cantina. Quattro Vicariati Rosso 2016 Trentino Superiore Doc è frutto di una selezione particolare di vigneti coltivati a Guyot e a pergola semplice situati sulle pendici collinari del fiume Adige. Questo vino è prodotto per i due terzi con il cabernet sauvignon, integrato in piccola parte dal cabernet franc; il resto del taglio è rappresentato dal merlot al 30%. La vinificazione, per cabernet e merlot, è condotta seguendo lo schema in rosso con una macerazione a contatto con le bucce di 13-14 giorni. Alla fermentazione segue l’affinamento in barrique e in piccole botti in rovere per 18 mesi. Il vino che si ottiene ha colore rosso rubino intenso e luminoso con sensazioni balsamiche, di prugna, mora e tabacco. Al gusto evidenzia grande equilibrio con note di peperone verde e piccoli frutti rossi maturi, è sapido e morbido con tannini nobili; chiude speziato, con un finale lungo e avvolgente. In tavola il Quattro Vicariati Rosso 2016 Trentino Superiore Doc si sposa bene con i primi piatti di pasta con sughi saporiti, mentre tra i secondi si accompagna a carni alla griglia e a formaggi stagionati. Secondo l’enologa Barbara Tamburini in questi vent’anni si è assistito a un cambiamento nello stile dei vini rossi. E in questo caso non si parla di un mutamento dei gusti dei clienti, ma di un’evoluzione causata dal cambiamento del clima che ha portato ad avere rossi con una gradazione alcolica più alta rispetto al passato l’offerta enologica locale è degna di nota. È questo il caso della carta dello storicoDel Cambioin cui i rossi piemontesi trionfano con il 70% della cantina ricca di quasi 16 mila bottiglie e 3 mila referenze. “La richiesta della clientela è orientata sui vini rossi del Piemonte con una tendenza a bere vini meno strutturati alla ricerca di una maggiore bevibilità e freschezza -precisa Brancaleoni- Un cambiamento avvenuto anche nella produzione che, dopo i vini degli anni ’90 strutturati, opulenti e complessi, ha virato verso vini di più facile approccio”. In questi ultimi due decenni, peraltro, il cambiamento climatico è divenuto sempre più evidente palesandosi con una frequenza maggiore di eventi estremi, come temperature elevatissime, mancanza o eccesso di precipitazioni, grandine e trombe d’aria. Gli effetti del riscaldamento globale coinvolgono anche la vite e, quindi il vino. Schematizzando, le

RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==