N°131 Settembre Ottobre

44 Food&Beverage | settembre-ottobre 2020 Èl’autunno la stagionemigliore per assaporare l’unicità dell’agnello gallese Igp, la carne ovinamade inWales a indicazione geografica protetta dal 2004. In questo periodo, infatti, il Welsh Lamb dà il meglio di sé in termini di gusto e tenerezza. Anche per questo l’agnello gallese sta diventando sempre più popolare tra gli chef che cercano una carne premium da inserire nei loro menu. “Nonostante la situazione drammatica e imprevedibile legata alla pandemia di Covid-19, il mercato sta rispondendo bene: oltre alla Grande distribuzione che si conferma il nostro principale canale di vendita in Italia, le macellerie stanno registrando ottimi risultati (+30%) -afferma Jeff Martin, responsabile Italia del Consorzio di promozione delle carni gallesi Hcc- Più difficile è invece la ripresa del settore della ristorazione, fra i comparti più colpiti dal lockdown, anche se qualcosa si sta muovendo. Dall’inizio del 2020 l’Italia ha importato dal Regno Unito 4 mila tonnellate di carne ovina, con un +178% nel solo mese di giugno. L’Agnello gallese Igp continua a registrare buone performance perché i consumatori ne apprezzano le indiscusse qualità organolettiche -tenerezza e gusto delicato- e l’origine garantita”. L’Ente di promozione Hcc sta inoltre puntando a offrire un servizio sempre più efficiente ai propri clienti, a cominciare da una shelf life ancora più lunga dei suoi prodotti. Alcuni tagli dell’Agnello gallese Igp garantiscono 33 giorni di conservazione, un aspetto determinante per potenziare la competitività della carne ovina gallese nel settore e per facilitare la gestione del prodotto da parte degli operatori. Infine, fra i messaggi-chiave di questa nuova stagione, è centrale la sostenibilità, poiché contraddistingue in maniera determinante le carni gallesi: il paesaggio unico e le condizioni climatiche favorevoli fanno del Galles uno dei luoghi più sostenibili al mondo per la produzione di carne di qualità. Non solo, il lavoro degli allevatori gallesi è indispensabile per la protezione e il mantenimento del paesaggio circostante, come nel caso delle siepi campestri, habitat di molte specie animali: sono proprio iWelsh farmers a prendersene cura e a sostenere il loro ruolo all’interno dell’ecosistema. “È importante che i consumatori siano consapevoli di come e dove viene prodotto il cibo che acquistano e, in questo senso, gli allevamenti ovini e bovini estensivi gallesi hanno una storia diversa da raccontare rispetto ad altre produzioni di carne che sono condannate per il loro impatto ambientale -conclude Martin- Oggi il consumatore può scegliere fra diversi tipi di carne provenienti da tutto il mondo: è importante per noi far sapere che con le buone pratiche agricole messe in atto in Galles si promuove la biodiversità, producendo allo stesso tempo carne di alta qualità che il consumatore può essere orgoglioso di acquistare” (www.agnellogallese.it). La pregiata carne Igp riscuote consensi nella Gdo e nelle macellerie in attesa della ripresa della ristorazione. Fra i plus una shelf life ancora più lunga Gusto e tenerezza spingono l’agnello gallese Bibi Monti CONSUMI L’Agnello gallese Igp sta diventando sempre più popolare tra gli chef che cercano una carne premium per i loro menu. Come lo chef Vittorio Tarantola del Ristorante Tarantola di Appiano Gentile (Co) che firma la Spalla d’agnello al vino rosso e ginepro con zucca gialla e la Sella d’agnello al rosmarino con bottaggio di cavolo nero

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