N°131 Settembre Ottobre

27 Food&Beverage | settembre-ottobre 2020 Il poké è una scoperta recente per il nostro Paese e per i milanesi soprattutto. Eppure la sua storia italiana è iniziata già da qualche anno, da quando una giovane coppia di imprenditori decise di aprire a Milano la prima pokeria d’Italia con il marchio I love Poké . Era il 2017 e i due giovani pionieri del pokehawaiano in Italia (compagni di lavoro e di vita) sono Rana Edwards, newyorkese con “il pallino” per l’alimentazione sana, due lauree, una con lode in Farmacologia e una in Chimica Farmaceutica, un dottorato di ricerca in Nano-Biomedical per la ricerca contro il cancro, un Master in Nutrizione ad Harvard, e Michael Nazir Lewis, milanese, laureato in Economia a Londra e cresciuto in una famiglia che da oltre trent’anni opera nella ristorazione. Il padre aprì nel 1986 in zona Città Studi un ristorante-pizzeria e fu il primo pizzaiolo egiziano a vincere i campionati europei della pizza nel 1994. A Rana (trasferitasi nel 2015 da New York a Milano per conseguire il dottorato di Ricerca in Bicocca partecipando a un progetto europeo), che faticava a trovare a Milano il suo cibo preferito, va il merito di aver pensato di portare a Milano il poke , il salutare mix di cereali, pesce crudo, ortaggi e frutta che altro non è che il pasto quotidiano dei pescatori hawaiani: un piatto povero e di recupero che rivisita in chiave fusion il cirashi , ricetta tradizionale giapponese a base di riso, sushi e pesce crudo, arricchendola con altri ingredienti come frutti tropicali, verdure e ingredienti esotici (alghe marine, tobiko). Oggi I love Pokéè una realtà imprenditoriale che conta quindici punti vendita sul territorio nazionale (sette a Milano), un’ottantina di dipendenti (fra addetti in store e personale di back office) con un’età media che non supera i 25 anni, e un laboratorio (fra Pioltello e Segrate) di 1.500 metri quadrati con una dozzina di addetti che funge da centro unico di produzione e rifornisce di pesce (comprato fresco, pulito, abbattuto e spedito congelato), salse e marinature tutti i punti vendita. Cereali, frutta e ortaggi vengono invece preparati ogni giorno grazie a una filiera di fornitori ortofrutticoli. Dopo la pausa dovuta all’emergenza Covid ora la catena è pronta a ripartire con l’obiettivo di portare a 26 il totale degli store italiani. Saranno infatti nove le nuove aperture entro fine anno: sei monomarca diretti (in settembre Catania, Monza, Verona e Rozzano; in ottobre l’ottavo store a Milano al Bicocca Village; e in novembre il secondo store a Roma), e tre nuovi locali in franchising (due secondi punti vendita a Pavia e Torino-Lingotto e un new opening a Bergamo). In cantiere però ci sono altre idee con il lancio di un food truck brandizzato per eventi privati e aziendali e l’allestimento di una Dark Kitchen nel centro unico di produzione per il delivery negli uffici di Segrate e Milano2. Il lockdown dei mesi scorsi ha solo rallentato i programmi di sviluppo. Previste nove aperture entro l’anno più un food truck brandizzato e una Dark Kitchen per il delivery I love Poké supera la pandemia e riparte di slancio Federica Belvedere CATENE Insieme a Michael Nazir Lewis, Rana Edwards ha portato per prima in Italia il poké: in questi anni sono stati aperti 15 locali che propongono il piatto hawaiano, ma altre aperture sono previste a breve. L’obiettivo è arrivare a 26 locali con sei monomarca diretti e tre in franchising

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