81 Food&Beverage | gennaio-febbraio 2020 Il Peregrine è il ristorante dell’albergo affidato a Joshua Levin che si ispira ai sapori mediterranei. Così può capitare di cenare con una fregola ai frutti di mare in perfetto stile sardo (in basso). Lo chef ama offrire nuovi sapori, magari leggermente reinterpretati secondo il gusto del New England e la stagionalità dei piccoli produttori locali, ma comunque riconoscibilissimi nella loro origine proprietar: “Lavoriamo per i salari e per i clienti, non per le mance”, è il motto. Per Lewin il Peregrine rappresenta un ritorno a Beacon Hill dove la sua carriera era iniziata: “A volte a tarda notte, finito il servizio, passeggio per le vie acciottolate della collina riflettendo sul mio percorso e sulle svolte da prendere”, racconta questo chef che ama studiare e confrontare metodologie e risultati come, in collaborazione con Curio Spice Co. di Cambridge, la differenza tra il metodo europeo di estrazione delle spezie rispetto al metodo indiano di infusione nell’olio. Oggi è fortemente ispirato dai sapori mediterranei, che ha sperimentato direttamente e che ama, di Sicilia, Sardegna, Corsica, Catalogna; per questo nel suo ristorante capita di cenare con una fregola ai frutti di mare in perfetto stile sardo, con i gamberi saltati con le patate, con le alici marinate, con la saltata di cozze selvagge di Chatham e vongole al pomodoro profumate alla menta, con la tagliata al rosmarino e semi di finocchio: i profumi del Mediterraneo, ormai, fanno parte del suo Dna. Perché ciò che esce dalla cucina insieme al cibo è la gioia della scoperta gastronomica, dell’offrire nuovi sapori, magari leggermente reinterpretati secondo il gusto del New England e la stagionalità dei piccoli produttori locali, ma comunque riconoscibilissimi nella loro origine. Una gioia che si trasmette in sala. Le colazioni, anch’esse à la carte, servono dei classici del breakfast americano con un tocco di raffinatezza in più, come il gigantesco croissant (che nulla ha da invidiare a quelli che escono dalle boulangerie di Parigi) ripieno di uova fritte, bacon e cheddar filante, e sono in un’oasi di silenzio frequentato da manager che stanno per tuffarsi al lavoro. Le cene sono di tutt’altro tenore: avventori al banco del bar per un aperitivo o un bicchiere di vino e gruppi -moltissimi di giovani signore- allegri e ciarlieri ai tavoli. Lo stesso ambiente che con capacità camaleontica si trasforma e si adatta alle esigenze delle varie ore del giorno. Come ovunque, al The Whitney. The Whitney Hotel 170 Charles St. Boston, Massachusetts tel +1 617-367-1866 www.whitneyhotelboston.com
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