N°127 Gennaio Febbraio

64 Food&Beverage | gennaio-febbraio 2020 La produzione artigianale delle Cuoche combattenti si distingue per le etichette con frasi che incitano le donne a ribellarsi alle violenze domestiche. Una scelta frutto della storia di Nicoletta Cosentino che dopo avere avuto un’esperienza difficile si è rifatta una vita con un progetto di imprenditoria sociale STORIE AUn mix di solarità e determinazione, una donna che si è riscattata e ne vuole aiutare tante altre vittime di violenza domestica: è Nicoletta Cosentino, siciliana di 48 anni, felicemente separata e rinata dal 2016, come dice lei stessa, madre di due splendidi figli, fondatrice del progetto di imprenditoria socialeCuoche combattenti (tel. 328.8418842, www.cuochecombattenti.com). Nicoletta racconta la sua storia, cominciando dal 2015, anno in cui si è recata al centro antiviolenza Le onde onlusnella sua Palermo perché da circa due anni tentava di separarsi. Al centro, racconta, ha trovato persone che l’hanno ascoltata e fornito gli strumenti per ricostruirsi. Grazie a questo percorso ha capito che la violenza non è solo quella fisica, ma soprattutto quella invisibile e sottile che distrugge l’autostima facendoti sentire una nullità, e che non ti fa neanche comprendere di essere vittima. Gli abusi, come il possesso, la gelosia, il controllo ossessivo della partner, spesso non sono percepiti come tali, anche perché si è state educate immaginando la relazione di coppia in unamaniera talmente travisata da farli considerare delle romanticherie. Alla lucedi tutto ciò, laprima ideadi Nicoletta è stata condividere con gli altri l’acquisita consapevolezza attraverso la creazione delle etichette antiviolenza, cioè degli slogan da far girare per aiutare a risvegliare le coscienze. Intanto, sempre grazie al centro antiviolenza, aveva fatto un tirocinio formativo a I peccatucci di Mamma Andrea, un laboratorio palermitano di dolci, conserve e confetture, la cui proprietaria le ha insegnato tante cose e che è stato per lei un trampolino di lancio. Nicoletta si è resa conto di valere e ha cominciato a sognare, primo fra tutti il progettoCuoche combattenti, certa che ne avrebbe fatto la propria attività nella quale accogliere anche altre donne che, grazie all’indipendenza economica, sarebbero potute uscire da relazioni abusanti. Ha iniziato a produrre in casa nel settembre del 2017 e a raccontare questa sua idea attraverso una pagina Facebook e una Instagram nelle quali ha parlato subito al plurale, anche se era sola inizialmente, promuovendosi con degustazioni in ristoranti e in circoli: “Ai partecipanti chiedevo un crowdfounding di sei euro in cambio di un vasetto di salsa, che è stata la mia prima creazione fatta con due cassette regalatedi pomodori, confezionata inbottiglie riciclate sulle quali incollavo le mie etichette antiviolenza”. La produzione artigianale di conserve, salse e pesti vari, piccola pasticceria e prodotti da forno iniziata due anni fa, oggi ha fatto passi da gigante tanto da ufficializzarsi al pubblico con l’apertura di un laboratorio e della bottega annessa, inaugurati a fine settembre in piazza Generale Cascino. Con i 20 mila euro ottenuti con finanziamento di microcredito da Banca Etica e con i 5 mila euro di Dire (“Donne in rete contro la violenza”), che eroga fondi a chi è in difficoltà raccogliendoli con donazioni tramite sms, la tenace e intrepida Nicoletta è partita alla grande, tanto che per le feste natalizie ha ricevuto richieste a livello locale, regionale, nazionale e anche dall’estero. Un successo eccezionale e meritato che parla di riparazione delle ingiustizie subite, e che in parte rivisita in modo 100% vegetale alcune ricette di famiglia. Il business plan è stato preparato con l’aiuto di Next (“Nuove energie X il territorio”) dove lei stessa aveva seguito un percorso per l’autoimpiego, indicatole dal centro antiviolenza Le onde onlus, sempre al suo fianco anche nell’accompagnamento all’impresa. Oltre alle donne vittime di violenza provenienti dal centro, tra il personale Nicoletta ha accolto anche immigrate dell’Associazione PelIrene Catarella Una dolorosa separazione, il centro antiviolenza, l’autostima che cresce grazie al laboratorio di dolci e conserve. E l’aiuto alle altre donne. Nicoletta Cosentino è oggi protagonista della propria vita Le Cuochecombattenti quando la cucina è riscatto

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