N°127 Gennaio Febbraio

33 Food&Beverage | gennaio-febbraio 2020 RISULTATI Metro Italia incrementa le vendite con l’horeca L’horeca porta bene a Metro Italia. Con un fatturato di 1,73 miliardi di euro nell’anno fiscale 2018/2019, la filiale italiana conferma la solidità della propria strategia commerciale, sempre più focalizzata sul settore horeca, in cui registra un incremento delle vendite dell’1,4%. Metro Italia cavalca il trend del mercato dei consumi fuori casa che rappresenta il quinto in Europa, per un totale di oltre 80 miliardi di euro all’anno. “Nell’anno fiscale appena terminato abbiamo registrato risultati positivi, seppur in un mercato in continua trasformazione. Questo conferma che la strada intrapresa per diventare il partner d’elezione dei professionisti Horeca è quella vincente -spiega Tanya Kopps, Amministratore delegato di Metro Italia- Per il 2020 continueremo a guidare i professionisti della ristorazione e dell’ospitalità nella trasformazione digitale della loro attività, anche attraverso un teamdi esperti a disposizione dei clienti . SUCCESSI Il mercato premia Cva Canicattì Anche nel 2019 il mercato ha premiato Cva Canicattì e i suoi due vitigni principi: grillo e nero d’Avola. L’anno appena trascorso, infatti, ha confermato il trend di crescita pluriennale, soprattutto per alcuni vini. È il caso del Fileno e dell’Aquilae Grillo Bio, per i vini bianchi e, di Centuno Nero d’Avola e Diodoros, il vino prodotto nel vigneto della Valle dei Templi, per i rossi. Vini di fascia medio alta che il consumatore trova nell’horeca a un prezzo equilibrato e competitivo, uno dei punti di forza di Cva sul mercato. Buona la situazione anche dell’export con nuovi mercati che si aggiungono a uno scenario ormai consolidato con Germania, Svizzera, Inghilterra e Francia nei primi posti, ma anche Stati Uniti e Giappone che hanno segnato nel 2019 numeri più che incoraggianti. Buone propspettive arrivano da Sud America ed Est asiatico, Nella foto, il presidente di Cva Giovanni Greco. GRUPPI Il valore del conferimento record per Mezzacorona Nonostante le tensioni sui mercati mondiali, il Gruppo Mezzacorona ha raggiunto nel 2019 due record storici. Il primo riguarda il più alto valore assoluto del conferimento a 65.578.425 euro, mentre il secondo è relativo al risultato delle rese per ettaro che hanno toccato i 19.828 euro. Il fatturato consolidato è stato di 186.636.598 euro e l’utile netto del Gruppo è stato di 3.142.992 euro. Il patrimonio netto consolidato ha toccato i 100.633.650 euro in ulteriore rafforzamento. I collaboratori del Gruppo alla chiusura del bilancio al 31 luglio 2019 erano 489. Dopo la lunga stagione degli investimenti infrastrutturali è arrivato il momento dello sviluppo commerciale con l’export che raggiunge oltre 60 Paesi e costituisce l’80% delle vendite, con una forte presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo, e in Germania, seguita da Austria e Svizzera. Nella foto, Luca Rigotti, presidente di Mezzacorona. CATENE Nuove aperture per Signorvino Il 2020 di Signorvino vedrà quattro tagli del nastro tra Milano e Roma. Nella capitale, dove la catena di ristorazione e wine bar è presente soltanto all’interno dell’outlet di Castel Romano, ci sarà la prima apertura nel centro storico e la seconda in un altro outlet, da definire, mentre a Milano si aggiungeranno gli store in piazza XXV Aprile e in zona Navigli. Un’altra inaugurazione quasi certa riguarda Parma, quest’anno 2020 Capitale italiana della cultura, e poi ci dovrebbe essere il primo opening all’estero: si parla di Austria o Polonia (Varsavia). Intanto la società di proprietà di Sandro Veronesi, presidente del gruppo Calzedonia, si appresta a chiudere l’anno con un fatturato compreso tra i 34 e 35 milioni di euro, con un tasso di crescita a doppia cifra, raccolto in 17 locali. Il risultato è dovuto alle vendite del vino, ma anche al miglioramento dell’offerta food. L’obiettivo, nel giro di due anni, è arrivare a un giro d’affari di 50 milioni di euro.

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