Fatturato record per Mezzacorona

218 milioni di euro e 69 milioni ai soci

Record storico per il fatturato di Mezzacorona che sfiora i 218 milioni di euro (+2%) con oltre 69 milioni di euro distribuiti ai soci. L’utile netto di Gruppo è stato di 1.443.989 euro, mentre il patrimonio netto consolidato ha raggiunto 105.761.948 euro in ulteriore rafforzamento rispetto ai 104.602.932 dell’ultimo esercizio. L’export, in oltre 70 Paesi, è superiore all’80% delle vendite, con una forte presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo, dove opera da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports Corp, che ha vinto il premio assegnato dalla rivista americana Wine Enthusiast come “Importatore dell’anno” negli Usa, mentre in Germania opera tramite la controllata Bavaria Wein Import GmbH.  Tra gli altri principali mercati, in vetta ci sono Olanda, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est, Austria, Svizzera, l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina), ma anche mercati nuovi come Australia, Sud America, Caraibi e Vietnam. Da sottolineare anche l’ottenimento per l’ottavo anno consecutivo della Certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema di qualità nazionale per la produzione integrata e della Certificazione dei vini.  

Inoltre, il presidente del Gruppo Mezzacorona, Luca Rigotti, è stato recentemente rieletto a Bruxelles presidente del Gruppo di Lavoro Vino del Copa-Cogeca, la principale organizzazione di rappresentanza agroalimentare europea. Rigotti, presidente del Comitato del Settore Vitivinicolo di Confcooperative Fedagripesca, è stato eletto in rappresentanza di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari e sarà affiancato per il prossimo biennio da due vicepresidenti, il francese Lodovic Roux (Lca) ed il tedesco Christian Schwoerer (Dbv). Nel suo discorso di insediamento Rigotti ha sottolineato le principali criticità che il settore è chiamato ad affrontare in questo particolare periodo, e come la cooperazione vitivinicola europea, che rappresenta la maggior parte della produzione del Continente, “si stia impegnando sul fronte della qualità e della commercializzazione. Il dibattito a livello europeo è improntato sulla condivisione di misure idonee ad agevolare il settore in tutte le sue fasi sia per quanto riguarda le evoluzioni del mercato che il cambiamento dei gusti, delle modalità e dei luoghi di consumo”.